Grace era diventata monotona ormai, non faceva altro che oziare sul divano o sul letto, aveva addirittura smesso di studiare nonostante tutta la fatica che aveva affrontato per arrivare lì.
Normalmente era meglio evitare l'argomento Andrea a casa per evitare che lei passasse l'intera giornata tra le sue lacrime, non lo davo a vedere, ma ormai mi stava stancando, perciò decisi di smuoverla un po'.
Dario agli inizi mi chiedeva spesso di andare nel bunker assieme agli altri per divertirci un po', ogni volta espandeva l'invito anche a mia sorella, nonostante tutto lui le voleva bene, ma evitai così dal fargli capire di dover aspettare prima di richiedermelo.
Si dimostrò sorpreso nell' ascoltarmi chiedere lui di vederci qualche giorno anche nel bunker.
Dario: Pensavo che per solidarietà a tua sorella volevi evitare.
Furono le parole con cui spezzo' il mio silenzio, ed io credevo la stessa identica cosa, ma vedere mia sorella autodistruggersi e tornare a quando frequentava le superiori, mi fece cambiare idea, nonostante la reazione di Grace nel sentire dove sarei andata, mi aveva quasi fatto dubitare di tutto.
Ero convinta che mi sarebbe crollata sotto gli occhi ma sorprendentemente non lo fece, molto probabilmente ora starà in lacrime nel suo letto, per colpa mia, ma è per il suo bene..pensai.
Dario mi stava aspettando sotto casa fuori dalla sua auto, non appena mi notò sorrise ed esordio'
Dario: Ecco che fine aveva fatto la mia giacca.
Disse mentre lo abbracciai, soffocai una risatina e conclusi con un semplice " ops" facendolo sorridere ancora di più, poi si affrettò ad aprirmi lo sportello dell'auto proprio come un vero gentiluomoDario: Allora, come sta Grace?
Mi chiese con un tono diverso da solito, ed io glielo feci notare.
Dario: Interessa anche a me ma Andrea mi sta tartassando da giorni con sta domanda, non dirgli che te l'ho detto.
Disse esausto dal suo amico, io gli sorrisi, entrambi stavamo vivendo la stessa situazione, gli raccontai così come stesse mia sorella, ed altre cose riguardanti lei e le mie opinioni su tutta quella situazione.
Jasmine: Andrea invece?
Gli chiesi infine, lui mi guardò con lo stesso sguardo che avevo io poco prima.
Jasmine: No Grace non mi chiede nulla ma sta distrutta e ciò è palese.
Dissi capendo al volo quale sarebbe stata la sua domanda.
Dario: Beh Andrea non sta parlando con nessuno e non sta neanche esternando il suo "dolore" scrivendo qualcosa, non riesce a star fermo quindi beve molto e va spesso in palestra.
L'unica frase che gli ho sentito dire in questa settimana è stata " chiedi a Jasmine come sta Grace" a ripetizione ogni volta che mi vedeva.
Alzai lo sguardo
Jasmine: Wow.. Beh in breve sono sempre i soliti... I soliti 2 poli opposti.
Dissi accennando un sorriso, cercando di scordarmi che la persona che in quel momento stava soffrendo molto era mia sorella.
Dario: Beh si, due poli opposti che non riescono a star lontani..
Disse con un tono drammatico, lo stesso che si utilizza in uno spettacolo teatrale .
Io sorrisi e conclusi con
Jasmine: Non so chi dei due stia messo peggio.
E il mio ragazzo annuì con un accenno di tristezza nello sguardo.Arrivammo e Dario parcheggiò, poi salimmo le scale e Dario apri' la porta, disse che se avessimo aspettato gli altri saremmo rimasti lì per giorni.
Non appena entrai vidi il viso di Pietro e Duccio, prima comodamente spiaggiati sul loro divano, illuminarsi non appena videro la mia figura entrare in casa.
Duccio: Stai vestita benissimo, sei bellissima Jas!
Disse per poi darmi un bacio sulla guancia a mo' di saluto, Dario lo squadro' e successivamente mi strinse a se'. Non era la persona più gelosa del pianeta, ma diceva che troppi complimenti nella stessa frase fossero sospetti.
Successivamente mi si avvicinò Pietro, anche lui salutandomi col bacio. Aveva uno sguardo
disperso come se stesse cercando qualcosa. o meglio qualcuno.
Pietro: Grace non viene?
I due avevano legato molto, e l'allontanamento di mia sorella verso il cellulare e il genere umano, aveva fatto star male anche il biondo.
Gli feci le spallucce non sapendo come comportarmi e Pietro mi disse di unirmi a loro.
Eravamo io, Dario, Pietro e Duccio, poco dopo si unì anche Jacopo con uno sguardo esausto, fui abbastanza sorpresa nel non trovare Marco, ma soprattuto Andrea.
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Come sabbia e neve // Faster
Fanfiction" Eravamo diversi come sabbia e neve, ma diversi solo all'apparenza, dentro di noi, sapevamo entrambi che eravamo fatti della stessa e identica pasta." Può il ricordo di un amore tossico rovinare una nuova storia d'amore?... Riuscirà Andrea a ritrov...