9. Andrea

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Ero senza parole. Grace era bellissima, era come  una creatura divina creata per invogliare gli umani alla vita, perché se era possibile creare un qualcosa di così bello, allora la vita andava vissuta a pieno anche solo per trovare qualcosa bello almeno la metà di lei.
Non mi era mai capitato di non sentirmi abbastanza per una ragazza, normalmente neanche ci pensavo, ma con Grace, non riuscivo a non pensarci.
Era la prima volta che la vedevo con addosso dei jeans, in una tenuta pratica, ma nonostante la banalità del suo outfit io riuscivo a trovarla raffinata e preziosa, quei jeans le fasciavano perfettamente i fianchi in un modo che mi faceva impazzire.
Avevo organizzato una colazione varia in un giardino non molto conosciuto ad Empoli, era un posto tranquillo, ma soprattutto c'era molta fauna, animali di quasi tutti i tipi, come per esempio, paperelle, cigni, scoiattoli, pesciolini...
Grace: Siamo arrivati?
chiedeva costantemente, come quando un bambino chiede ai genitori se siano arrivati al lunapark.
"Non ancora"  le rispondevo ogni volta, ero entusiasta della sua curiosità, in una situazione diversa, con una compagnia diversa avrei risposto in modo scocciato ma ero con lei, e tutto sembrava essere al posto giusto.
Grace: Comunque il tempo qui è davvero strano, a bari la temperatura sarebbe stata minimo sui 26 gradi e sono solo le 9 del mattino.
Disse guardando un po' il cielo e un po' i 20 gradi segnati sul display della macchina.
Volevo conoscerla quindi le chiesi come era la sua vita, o meglio, giornata tipo a bari.
Grace mi guardò e disse " No non vuoi saperlo" e poi fece una risata spezzata.
Andrea: Perché non dovrei? Dai sono curioso
le dissi guardandola e facendo il musetto.
Lei mi sorrise e io mi persi nei suoi occhi...
Grace: Va bene, allora, sai i tipici film americani dove la protagonista è bellissima, ma bullizzata a scuola, esclusa da mezzo mondo per colpa di una ragazza?
mi chiese e io le risposi dicendole che li avevo presenti.
Grace: Beh più o meno era così la mia vita a bari, solo che non sono bellissima e non avevo in programma un lieto fine.
Non era bellissima? Davvero non si vedeva bella?
Andrea: Non condivido, tu sei bellissima stellina.
Mi piaceva chiamarla stellina, alla fine lo era davvero nonostante avesse un atteggiamento un po' cupo spruzzava luminosità da ogni parte, era come una fonte di luce nell'oscurità, proprio come le stelle.
"Ma smettila" disse sorridendo, il suo sorriso era più bello di tutte e 7 le meraviglie del mondo. Era perfetta.
Andrea: Arrivati.
Grace guardò intorno
Grace: Non è che vuoi farmi fuori?
Disse in modo ironico e io continuai
Andrea: Oh no mi hai scoperto
Scoppiammo entrambi in una rumorosa risata.
Scendemmo dalla macchina e la condussi dentro il parco.
C'era una mamma gatta che aveva dato da poco alla luce dei gattini e Grace sembrava felicissima.
La portai nella parte che avevo sistemato, vicino il laghetto dei cigni, avevo sistemato un telo grande e nascosto il cibo, così da evitare che le papere potessero rubarlo.
Grace era sorpresa, ero felice di averla sorpresa.
Grace: L'hai fatto tu?
chiese ma ancor prima di poter rispondere mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia, si scusò immediatamente e le dissi che non era un problema e glielo dimostrai dandole anche io un bacio sulla guancia, lei sorrise.
Andrea: Non sapevo se preferivi la colazione dolce o salata perciò ho portato entrambe..
Le dissi in imbarazzo
Grace: Oh andrea, sei davvero un cuoricino
Disse sorridendomi.
Sentii il mio cuore esplodere.
Poi riprese dicendo che di norma la mattina non mangiava ma quando lo faceva preferiva il dolce.
Andrea: Ti va bene il cornetto cioccolato e crema? è uno dei miei preferiti ma se non ti piace tranquilla, ho anche altri gusti..
Dissi in completo imbarazzo, non riuscivo a comprendere l'effetto che mi faceva.
Grace fece una espressione sorpresa ma non capii
Grace: Anche il mio cornetto preferito è cioccolato e crema, primo punto in cui non siamo in disaccordo
Disse tutta allegra.
Era sempre più bella.
Mangiammo osservando i cigni, proprio davanti a noi c'era una coppia di cigni che stavano creando un cuore con i loro colli, Grace si avvicinò a me e poggio' la sua testa sulla mia spalla. Non potevo essere più felice. Avrei voluto stare in quella posizione per ore.
Andrea: Allora, cosa successe il giorno in cui ti ho scritto che ha rovinato la tua giornata?
Dissi per creare conversazione ma mi pentii subito, Grace si distacco' e fece un' espressione triste ..
Grace: Beh, Daniel, proprio quel giorno mi scrisse.
Ero molto curioso di sapere cosa fosse successo ma non volevo che lei non si sentisse a suo agio, volevo solamente che stesse bene.
Andrea: Se non vuoi parlarne, tranquilla.
Lei ci penso' su e poi mi disse
Grace: Mi basta sapere che non mi vedrai in modo diverso.
Disse seria e preoccupata così le presi la mano, la guardai negli occhi e le dissi:
Andrea: Grace, nulla al mondo può farmi vedere te in un modo negativo.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora