27. Grace

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per favore leggete anche la nota autrice 🙏🏻

La sveglia suono' per le otto del mattino, ero davvero molto stanca, così decisi di ritardarla di 15 minuti così per dormire un po' di più.
Quindici minuti di trasformarono in trenta e infine diventarono quarantacinque.
Erano le 8.45 e Andrea sarebbe passato a prendermi più o meno per le nove in punto.
Nonostante fossi in ritardo, il mio cervello non era ancora attivo e iniziai a sistemare le ultime cose non con la velocità che avrei dovuto utilizzare .
Mi alzai dal letto e lo sistemai un po', avevo addosso un pigiama viola abbastanza largo  e carino, era il mio preferito, l'unica pecca era che data la temperatura della Toscana lo trovavo un po' troppo leggero, l'avrei utilizzato, ma non più da quella sera perché nonostante il sonno pesante e la copertina avevo dormito male perché infreddolita.
Non ero abituata a quel cambio di temperatura, ma adoravo l'idea che il freddo fosse arrivato prima.
Leonardo era già andato a lavoro, eravamo solo io e Simba a casa. Salutai il gatto di mia sorella, che come al solito incomincio' a strusciarsi sulle mie gambe e a farmi le fusa.
Gli feci un po' di coccole e poi diedi un'occhiata all'orologio, erano le 8 e 50, spalancai gli occhi, e in quel istante la rotella a del mio cervello che doveva occuparsi di farmi arrivare in orario si attivo'.
Corsi in bagno e mi feci una doccia veloce, fortunatamente avevo preparato la sera preferente ciò che mi sarei dovuta portare.
Avrei voluto passare più tempo in doccia ma ero già troppo in ritardo. Guardai l'orario ed erano le 9.00, Andrea non aveva mai fatto ritardo, sarebbe stato sotto casa dopo pochi minuti ed io non avevo idea di cosa mettermi e se truccarmi o meno.
Mentre mi lavavo i denti il mio telefono squillo' e notai il nome di Andrea al centro.
Grace: Pronto?
Cercai di rispondere senza far sentire troppo lo spazzolino sui miei denti.
Andrea: Buongiorno stellina, sono quasi giù da te
Disse con tono allegro ed entusiasta sembrava quasi impaziente di vedermi, io sputai il residuo del dentifricio nel lavandino e ancor prima che io potessi rispondere mi precedette e continuò.
Andrea: Non sei ancora pronta vero?
Accennai una risata quasi isterica e risposi
Grace: Da cosa l'hai dedotto?
Chiesi mentre mi spostavo nell'altra stanza in cerca di un paio di pantaloni comodi.
Andrea: Ti aspetto per tutto il tempo che vuoi, tranquilla.
Disse facendomi sorridere e quasi dimenticare di ciò che stessi facendo prima. Era sempre dolce con me e quelle sue parole furono come se stesse abbracciando e dando bacini sparsi al mio cuore ormai perso di lui.
Andrea: Ho parcheggiato, ti aspetto giù va bene?
Chiese facendomi ritornare alla realtà.
Grace: No Andrea, se vuoi sali, ci metterò una mezz'oretta, non voglio che tu aspetti giù tutto questo tempo, a casa ci sono solo io e il gatto di mia sorella.
Proposi ad Andrea, lo sentii silenzioso,poi tirare un sospiro, poi accettare.
Sentii suonare il campanello ed andai subito ad aprirgli.
Lo vidi inizialmente sorridere ma non appena mi mise a fuoco il suo viso assunse un'espressione sorpresa, all'inizio non capii ma subito dopo mi resi conto di avere addosso solo un asciugamano rosa chiaro e la pelle ancora bagnata dall'acqua della doccia.
Grace: Oh scusami.
Gli dissi cercando di metterlo un po' a suo agio, mi diede uno sguardo che esprimeva tutto tranne che pensieri casti e poi sorrise, mi diede un dolce bacio a stampo sulle labbra. Ogni volta sentivo il mio cuore impazzire e riuscivo a percepire un brivido percorrere il mio corpo per mille volte, facendomi sentire coi piedi su una nuvola.
Andrea: Sei davvero bella con i capelli legati.
Disse infine, guardando i miei ricci rossi racconti su con un fermaglio grande, facendomi arrossire.

Andammo in camera mia, scelsi i vestiti, optai per un qualcosa di comodo così decisi di mettermi dei pantaloni neri a zampa e una felpa nera con una scritta sul di dietro, andai in bagno e mi vestii.
Andrea era intento ad osservare le varie foto che mia madre aveva appeso di me e mia sorella da piccole.
Andrea : Quale delle due sei tu?
Mi chiese non appena uscii vestita indicando una foto di me e mia sorella abbracciate.
Siamo sempre state molto simili, e da piccole sembravano quasi gemelle.
Grace: Quella con i capelli più lunghi.
Dissi e lui mi guardò ,
Andrea: Hai gli stessi e identici occhi colmi di colore, per non parlare del sorriso.. Il nasino era ed è ancora così minuscolo.
Continuo' a farfugliare facendomi ridere, presi il beauty case e feci per iniziare a truccarmi.
Andrea mi squadrò e mi guardo' male.
Andrea: Cosa fai? Staremo tutto il tempo in una piscina...
Disse e capii dove volesse andare a parare.
Grace: Lo so ma ultimamente mi vedo orribile, ho il viso colmo di imperfezioni, meglio nasconderle, per non parlare degli occhi.
Il mio discorso fece arrugare le sopracciglia al moro ed incomincio'
Andrea: Hai degli occhi fantastici Grace, e so che lo sai, non ha senso per oggi. Sei bellissima sempre.
Ci pensai un po' su, era davvero strano come lui, con poche parole, riuscisse sempre ad arrivarmi dritto al cuore ed ad accarezzarmelo facendomi sentire al sicuro. Lo abbracciai e seguii il suo suggerimento.
Ci misi poco a sistemare i miei capelli, aggiustai un po' la frangetta con la piastra, e mi misi un burrocacao.
Ero ormai pronta, presi la borsa dove avevo sistemato il costume e scendemmo insieme .

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora