23. Grace

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La voce di Andrea era angelica, riusciva a lasciarmi a bocca aperta ad ogni singola parola che gli usciva dalle labbra.. ero incantata da lui e dalla sua voce.
Non riuscivo a nascondere l'enorme sorriso che mi aveva provocato e la situazione normalmente mi avrebbe messa un po' in imbarazzo, ma in quel momento poco contava, la sua voce mi cullava e mi teneva al sicuro, l'effetto che Andrea mi faceva mi mandava in confusione.
Il tempo passò in fretta, forse anche troppo, l'idea di trascorrere tutto il mio tempo ad osservare Andrea concentrarsi sulla musica e aggiustare alcune parole o ritmi mi trasportava in una dimensione surreale, poi sentirlo cantare mi faceva sentire cose se tutto il resto non contasse, come se tutto il resto fosse scomparso ed esistesse solo la sua voce .
Quando finì venne da me e mi strinse forte a se.
Andrea: Che ne pensi?
Chiese titubante, ma in quel momento avevo lo sguardo che era in grado di parlare per me.
Mentre Andrea mi abbracciava passo' Pietro, io e lui eravamo diventati amici, ogni tanto mi chiamava per raccontarmi della sua giornata, nonostante fosse passato poco da quando lo avevo conosciuto gli volevo davvero bene.
Pietro: Guarda che non scappa
Disse allungando l'ultima vocale facendo ridere Duccio e fra le risate comincio'
Duccio: Dai scendiamo, il karaoke ci aspetta!
E fu seguito da un Marco contento.

Ordinammo della pizza dato che si erano fatte le 8 di sera e cenammo tranquillamente, con varie battute sul come mai mia sorella Jasmine avesse addosso i vestiti di Dario, o battute da parte di Jacopo su gli altri.
Jacopo era l'unico con cui non avevo ancora legato o avuto un discorso completo, aveva i capelli ricci e labbra molto carnose, sembrava un bravo ragazzo ma speravo che ci sarebbe stata l'opportunità per legare.
Finimmo di mangiare, alcuni presero anche un dolce ma io rifiutai, c'erano bottiglie di birra aperte e vuote un po' dappertutto.
Notai Andrea un po' più distaccato dalle altre volte, ma nonostante ciò ogni volta che ero distratta lo trovavo lì a fissarmi, non riuscivo a percepirlo questa volta; a distogliermi dai miei pensieri fu Pietro dicendomi che era ora del karaoke.

Ci spostammo nel salotto, e accesero la tv, il primo a cantare fu Marco con una canzone di Kanye West, non ero proprio una fan di quell'artista ma dovevo ammettere che se la cavava davvero bene, successivamente andarono Duccio e Pietro, in un duetto, con una delle più belle canzoni di Lucio Dalla.
Tocco' a Dario e Jacopo, che si erano divertiti a fare ironia su " sarà perché ti amo" dei ricchi e poveri, si fingevano innamorati e facevano degli stupidì balletti.
Jasmine nonostante la situazione fosse alquanto imbarazzante non riusciva a smettere di guardare completamente persa Dario, ero felice per lei.
Andrea era sull'angolo del divano a bere, non riuscivo ad avvicinarmi perché in qualsiasi momento venivo bloccata da uno dei suoi amici.
Io e mia sorella cantammo insieme " Maledetta primavera" stonando quasi tutte le note, ma ci divertimmo molto, se non ci fosse stato quel pizzico di alcol nel mio corpo non avrei mai cantato, ma in quel momento mi sentivo libera e assieme a delle persone speciali.
Gli altri continuarono a cantare, variavano genere, dagli one direction così da cantare tutti assieme, compreso Andrea, ad arrivare a delle canzoni di cartoni animati demenziali.
Jacopo e Marco insistettero in un duetto tra Dario e Jasmine e loro scelsero " Ghost of you" dei 5SOS, cantarono quella canzone quasi abbracciati, non distogliendo lo sguardo l'uno dagli occhi dell'altro.
Ero così innamorata di ciò che avevano loro, mentre li guardavo estasiata, Duccio venne vicino a me e mi chiese come stessi, adoravo il quanto fosse premuroso, così gli raccontai un po' della mia piccola paranoia del momento, trovavo Andrea distante.
Il rosso mi ascolto' e mi consolo', non appena i due finirono di cantare anche io e lui finimmo di parlare.
Marco mi squadrò, aveva bevuto qualche birra di troppo e inizio' il suo discorso.
Marco: Grace, che canzone non dovrebbe mancare nel tuo karaoke dei sogni ?
Ci pensai un po' su e risposi che le canzoni della Disney erano necessarie.
Marco sorrise e disse.
Marco: Bene, facciamo un duetto disney , io e te, la canzone la scegli tu.
Mi lascio' senza parole, sorrisi anche alle sue parole, ma non ero sicura di volerlo fare, cercavo lo sguardo di Andrea che purtroppo non trovai, e dopo che gli altri mi ebbero quasi pregata accettai.
Iniziai a cercare la canzone che avevo scelto quando Andrea si alzò e disse.
Andrea: Non se ne parla. Marco faccio io,permetti?
Guardai mia sorella confusa e lei alzò le spalle in segno della sua stessa confusione.
Marco sorrise e rispose al moro
Marco: Non canteresti mai la Disney amico!
Andrea fece finta di non sentirlo e prese il microfono dalle sue mani.
Cambiai subito canzone e scelsi quella che mi ricordava lui.
Riuscivo a sentire tutti gli altri bisbigliare ma non riuscivo a comprendere ciò che stessero dicendo.
La musica parti', e dopo qualche secondo iniziai a cantare, scelsi " I see the light" del film " Rapunzel", mi ricordava di lui perché paradossalmente lui era la mia luce, il mio sole.
Mi sentivo  piuttosto in imbarazzo, Andrea sembrava avesse uno sguardo ammaliato, cantai la mia parte e poi parti' il ritornello, amavo quella canzone, nonostante non avessi una bella voce con quella canzone riuscivo a cantarla.
Successivamente parti' la strofa di lui, non gli levavo gli occhi di dosso, amavo sentirlo cantare, accompagnavo alcune parole con la mia voce, così da rendere il tutto ancora più armonioso e perfetto, ma semplicemente avendolo lì davanti mi sentivo nel proprio dove ero destinata a stare.
Il secondo ritornello lo cantammo insieme, e proprio come nel film, lui mi spostò una ciocca di capelli dal viso, sembrava come se ci fossimo solo io e lui.
Come finimmo la canzone gli altri applaudirono, mi sentii in imbarazzo e Andrea lo noto', così non perse tempo a stringermi forte a se.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora