7. Grace

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Mi svegliai con ancora tutti i libri aperti e il computer quasi scarico ma ancora sul sito di ricerca, diedi un'occhiata all'orario ed erano le 11 passate, mi sorprese che mia sorella non mi avesse svegliata, ma poi pensai che forse fosse stata mia mamma a dirle di non farlo per via della situazione poco piacevole del giorno precedente.
Accesi il telefono: avevo ricevuto fortunatamente solo notifiche da parte di Andrea
" Che ci fai ancora sveglia?"
" Come mai l'unica cosa positiva cosa è successo?"
Entrambe le notifiche poco dopo avergli risposto ma a cui non avevo potuto rispondere perché avevo messo la modalità aereo, poi un'altra notifica alle 4 di notte
" Credo tu ti sia addormentata, sogni d'oro stellina"
Sorrisi istintivamente a quei messaggi sembravo davvero interessargli;
" Storia lunga.. buongiorno a te "
misi con una faccina sorridente..
Feci per alzarmi ma sentii mia madre discutere con Leonardo riguardo la mia situazione
Genevieve: E a cosa crede che serva tutto questo? tanto vale restavamo a bari !
Sbraitò con Leonardo e lui riprese
Leonardo: Non abbiamo scelta, Lui è l'unico che magari può aiutarci a tutelare la sicurezza della ragazza, Non possiamo denunciare nulla ma per una volta magari lui potrebbe farle sia da padre che da custode visto che lavora in caserma!!
Capii di cosa stessero parlando, mio padre era un poliziotto e quindi Leonardo per proteggermi aveva pensato di chiamarlo, informarlo di tutto ciò e farlo trasferire qui. Aveva senso, almeno avevamo delle armi in casa ma non avrei mai accettato, mi alzai così che potessero discuterne con me, ormai ero maggiorenne.
Grace: Buongiorno vi ho sentito dalla camera, no non prendere neanche in considerazione il trasferimento di papà qui, magari lo chiamerò e gli racconterò ciò che sta succedendo e avvertirà qualche suo amico di qui.
dissi avvicinandomi al frigo pre prepararmi latte e cereali.
Leonardo sospirò e disse che alla fine erano affari nostri e che lui voleva solo aiutarci, poi prese le sue robe e andò a lavoro frustato.
Mia madre mi chiese come mi sentissi e per merito di quei 3 messaggini da parte di Andrea stavo bene.
Feci per raccontarle di Andrea e di quanto fossi grata di averlo conosciuto, ma mia madre mi interruppe
Genevieve: Grace sono felice che ti piaccia questo ragazzino ma non potrai uscire fino a quando non inizierà l'Università e meno usi i social meglio è.
Mi cadde il mondo addosso, non poteva farlo, Daniel poteva solo picchiarmi nuovamente o tentare di uccidermi ma non avrebbe mai avuto il coraggio di completare l'atto.
Mi arrabbiai e le spiegai il quanto tutta questa decisione fosse senza senso
Genevieve : Quando sarai madre capirai.
Erano le uniche parole che riusciva a dirmi dopo avermi negato la libertà. Presa dalla rabbia andai in camera mia e scoppiai in lacrime.
Ancora una volta Daniel aveva rovinato la mia vita.
Nel frattempo Andrea mi aveva scritto,
" Se vuoi puoi raccontarmela oggi pomeriggio al bar questa lunga storia "
e piansi ancora di più, sapendo di non poter uscire.
Decisi di non pranzare come protesta per la situazione venutasi a creare ma a mia mamma poco importava, Jasmine venne in camera mia e mi abbracciò.
Jasmine : Anche a me ha limitato le uscite, ma frequentando ancora scuola dirò che uscirò più tardi e uscirò con Dario, se vuoi posso dirlo ad Andrea...a meno che non perdano interesse... non so quanto possa essere utile come cosa
Disse dispiaciuta.
Era tutta colpa mia. Mi sentii così sola nonostante non lo fossi, sarei solo voluta scomparire e paradossalmente l'avrei fatto, ma non nel modo in cui volevo io.
Mia sorella tornò nella sua camera e io iniziai a pensare a come far arrivare il messaggio ad Andrea prima che lo dovesse fare Jasmine .. Mia madre era una persona intelligente perciò aveva già eliminato il wi-fi e qualsiasi tipo di rete col mondo esterno.
Presi la giacca di Andrea, così da poter sentire il suo odore e mi buttai sul letto immaginando di averlo lì con me .

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora