10. Grace e Daniel 1 parte

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Era da poco iniziato il secondo quadrimestre scolastico ed io avevo da poco cambiato scuola.
Frequentavo il primo liceo in una scuola dove per entrarci dovevi avere almeno la media del 9, solo che fui costretta ad abbandonarlo per colpa del ragazzo che mi piaceva, Joseph. Lui mi chiedeva delle foto intime per un po' della sua compagnia, io ero stata così sciocca da non capire che le foto le avrebbe girate in tutta la scuola in meno di un mese.
Fui così costretta a denunciare l'accaduto e a cambiare scuola. Non frequentai per il mese di novembre e dicembre un po' per l'imbarazzo e un po' perché scoprii di aver riscontrato una fobia sociale.
Abbandonai il mio liceo dei sogni in città e mi trasferii in una scuola in un quartiere poco abitato.
Non conoscevo nessuno e nessuno mi conosceva.
La prima persona con cui parlai una volta arrivata in classe fu Miriam, era la rappresentate di classe, era molto alta e magra, portava un caschetto scuro e aveva degli occhi verdi.
Mi accolse in una maniera davvero dolce e mi fece inserire nel suo gruppo di amicizie.
Una delle sue amiche era ossessionata da un ragazzo di quarto, occhi neri e capelli castani, abbastanza alto e secondo loro anche simpatico.
Io non avevo per niente voglia di conoscere ragazzi, ne avevo avuto abbastanza.
Passai il primo mese di scuola con Miriam e le sue amiche, ma mi affezionai molto di più a lei.
Le cose cambiarono quando Miriam decise di voler andare a seguire una partita di calcio del suo ragazzo e mi propose di accompagnarla.
La cosa non mi elettrizzava molto ma decisi di accompagnarla come una brava amica.
Miriam durante tutta la durata del secondo tempo non faceva altro che dirmi che il capitano della squadra mi aveva puntato e che secondo lei gli interessavo.
Al ritorno a casa trovai dei messaggi da parte di uno sconosciuto
S-" Ciao, sei nuova a scuola?
G- " Ciao si chi sei ?"
S- " Mi chiamo Daniel, frequento il 4 e oggi ti ho notata alla partita".
Ero sconvolta, chiamai subito Miriam e le raccontai tutto.
Non risposi più a Daniel per non fare un torto all'amica di Miriam anche se sembrava aver trovato un altro ragazzo di cui ossessionarsi.
Daniel non faceva altro che scrivermi, scriveva qualsiasi cosa, per esempio cosa stessi facendo, come gli era andata la giornata, ma soprattutto voleva che scendessi e lo incontrassi alle macchinette.
Miriam mi disse che alla sua amica non sarebbe dispiaciuto se mi fossi vista con Daniel, ma io non volevo.
Passò qualche mese e trovai un mazzo di rose rosse dietro la porta, sul bigliettino  c'era scritto:
" Mi ricordavano te  - Daniel "
Decisi che si fosse meritato una chance e finalmente gli risposi.
Daniel era gentile, buono, simpatico e un vero e proprio gentiluomo, sembrava impossibile che una persona come me avesse trovato un ragazzo così speciale.
Mi inviava sempre mazzi di rose rosse, ormai per lui ero bella come una rosa.
Mi chiese di diventare la sua ragazza proprio con un mazzo di rose e un bigliettino, solo che queslla volta era stato lui a portarmele e non a lasciarmele dietro la porta di casa.
Ero finalmente felice. Avevo trovato la persona giusta. La persona che mi avrebbe portato all'altare.
Miriam era felicissima per me.
Daniel era dolce, non mi faceva mancare mai nulla, e teneva davvero tanto a me, non voleva che gli altri mi potessero guardare troppo così inizio' a regalarmi le sue felpe.
Lo trovai un gesto davvero carino e ogni volta che parlavo con Miriam della gelosia di Daniel lei dava ragione a lui.
Daniel inizio' a dirmi come vestirmi a seconda della situazione per esempio scuola jeans e felpa, inizio' ad essere geloso anche delle mie amiche ..
Non riuscivo più a reggere la situazione e decisi di lasciarlo, credendo di porre un punto a quella situazione ma accadde l'esatto contrario.
Daniel inizio' a scrivermi messaggi dove diceva che "io ero malata, che sarei rimasta sola per il resto della mia vita, che ero una poco di buono e che si vergognava di essere stato con una ragazza così sporca".
Alternava questo tipo di messaggi a messaggi meno offensivi tipo :
" Amore mio, curati e poi torniamo insieme, Mi manchi mi dispiace , So che era la tua malattia mentale a farti essere così, vediamoci così risolviamo tutto Ti amo ".
Mia madre lo odiava e voleva addirittura denunciarlo, ma non c'erano motivi...
Una sera di maggio, andai a fare una passeggiata e incontrai Daniel sotto casa, in lacrime.
Non volevo vederlo stare male, infondo anche io stavo molto male senza di lui e decisi di parlargli, mi portò in un posto isolato e inizio' dicendomi
Daniel: Sei davvero bellissima Grace, sarò diverso, ti prego.
Disse iniziando a baciarmi, io ero bloccata fra il muro alle mie spalle e lui.
Non volevo baciarlo, non così, non in quel momento.
"Mi sei mancata tantissimo" Ripeteva mentre mi teneva bloccata con una mano sul collo e l'altra sulla coscia con cui provava a salire.
Avevo solo 14 anni e lui 17.
Non sapevo come gestire la situazione.
Non volevo che lui mi toccasse così.
Non era per la situazione in cui eravamo, non volevo e basta.
Mi sentii così impotente, cercai di dire qualcosa ma la stretta al collo era così potente che mi fece emettere solo un piccolo verso.
Lui lo scambiò come un gemito e continuò .
Volevo piangere ma non ne ero in grado, volevo solo che finisse al più presto così da poter andare a casa e magari dirgli tramite messaggio che non ne volevo più sapere di lui.
Il mio cuore batteva davvero forte, le mie mani sudavano e il mio respiro era affannato, le mie gambe sembravano quasi che volessero urlare e scappare.
Ero terrorizzata, volevo andare a casa, mettermi a letto e non uscire mai più.
Non ero neanche in grado di capire quanto tempo fosse passato, ma fui grata che si fermò, mi sembrava esser passato un secolo.
Daniel: " Ti amo amore"
disse dandomi un bacio sulla fronte e poi se ne andò .
Corsi verso casa e piansi.
C'era solo mio padre a casa in quel momento ma lui era il tipo di persona a cui non fregava nulla a meno che lui non ne fosse il protagonista o dovesse uscire dei soldi.
Piansi davvero tanto.
Anche perché in Daniel io avevo trovato l'amore della mia vita .

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora