Il locale era più grande di quanto sembrasse e la musica era davvero alta , vidi mia sorella salutarsi con un ragazzo alto e magro, per niente suo tipo, capelli rasati e colorati, però tutto sommato non era male, ma come già detto PER NIENTE SUO TIPO.
Sconosciuto: "Piacere Dario"
disse il ragazzo che aveva salutato mia sorella poco fa
gli sorrisi e mi presentai
Grace: Grace piacere mio, non vorrei sembrare sgarbata ma stai tranquillo non so chi siano ma non mi interessa conoscere i tuoi amici, sono qui solo per rendere felice la mia sorellina
Dario e Jasmine si guardarono increduli e poi Dario riprese : Ma va tranquilla però puoi restare con noi anche se non vuoi conoscere gli altri
Grace: apprezzo ma mi farò un po' il giro del locale, sembra abbastanza grande e sono una persona curiosa,
sorrisi e salutai i due.
La musica era orrenda, si sentiva fossero tutti remix ma la base in sé non era delle migliori. Mi accorsi che c'era un'area all'esterno e mi precipitai, stranamente era vuoto, o quasi c'era un ragazzo dai capelli scuri, probabilmente alla sua seconda birra se non di più mentre fumava non so cosa seduto su un divanetto.
Mi affrettai a mettermi dall'altro lato del terrazzo sperando non mi notasse e guardai il panorama.
Sconosciuto: troppo rumore lì dentro?
disse il ragazzo dopo aver fatto un lungo tiro alla sua sigaretta, la puzza si sentiva fin là , e non so se era il vento ma la puzza sembrava proprio quella di una canna... mi preoccupai un po' ma cercai di mantenere la calma
Grace: si iniziava a farmi male la testa
dissi con nonchalance
lo sentii ridacchiare e mi domandai cosa avessi detto di così divertente, ma non sembrava troppo rischioso quindi chiesi ma prima di formulare la domanda incomincio'
Sconosciuto: Sai conosco il Dj, tutti, o meglio tutte lo adorano, fa strano sentire una ragazza non apprezzarlo
feci una risata isterica e restai in silenzio, lui nel mentre aveva finito la sua sigaretta, la spense nel posa cenere
Sconosciuto: è stato un piacere
ed entro' dentro prima che io potessi rispondere
Era davvero strana tutta quella situazione, ma ancor prima di poter iniziare a riflettere entrò un altro ragazzo, molto più ubriaco
Sconosciuto 2: che abbiamo qui, una bella ragazza senza accompagnatore
capii di non essere più in una bella situazione e cercai di andare via ma quest'uomo si mise davanti alla porta e mi bloccò
Sconosciuto 2: Dove pensi di andare? sono appena arrivato, non vuoi mostrarmi cosa nascondi sotto questa magliettina?
iniziai ad avere molta paura, e la situazione era molto simile a una delle tante brutte esperienze con il mio ex ragazzo Daniel , cercai di spostarlo e andare via ma credo che questa mia reazione lo avesse fatto arrabbiare e mi bloccò per il collo proprio come Daniel.
Ero terrorizzata e non riuscivo ad urlare, quest'uomo inizio' a strusciarsi e a complimentarsi del mio profumo, mentre io cercavo in qualsiasi modo di spostarmelo da dosso .
Grace: ti prego togliti
dissi iniziando a piangere, lui mi guardò e fece cenno di no, non mi arresi e continuai a cercare di urlare e chiedere aiuto fino a quando il ragazzo di prima arrivo' e me lo levo' di dosso, gli diede qualche pugno e gli sputo' addosso, ordinandogli di andarsene .
Io ero traumatizzata, ancora una volta ero vittima di violenza e non riuscivo a parlare, l'unica cosa che riuscii a dire fu grazie.
Il ragazzo mi tese la mano e mi diede la sua giacca notando che stavo tremando, anche se più che per il freddo era per la paura, mi sedetti su un divanetto e lo ringraziai di nuovo, non volevo sembrare scortese ma volevo che se ne andasse. Volevo restare sola e piangere, volevo tornare in macchina e piangere. Volevo tornare a casa e piangere. Lui mi guardò negli occhi e sembrò quasi percepire cosa io volessi fare.
Sconosciuto: È finita, stai tranquilla.. se vuoi ti accompagno a casa, beh no non accetteresti sono uno sconosciuto, emh posso chiamare qualcuno? oh a proposito io sono Andrea... quello di prima
disse quasi balbettando, mi fece sorridere
Grace: Grazie ma ora andrò in macchina e aspetterò mia sorella, sono Grace comunque
dissi alzandomi e dirigendomi verso l'uscita .
Solo in macchina mi resi conto di avere ancora addosso la sua giacca.. Chiamai mia sorella e le dissi che mamma aveva chiamato e che dovevamo tornare a casa, era una bugia a fin di bene .
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Come sabbia e neve // Faster
Fanfiction" Eravamo diversi come sabbia e neve, ma diversi solo all'apparenza, dentro di noi, sapevamo entrambi che eravamo fatti della stessa e identica pasta." Può il ricordo di un amore tossico rovinare una nuova storia d'amore?... Riuscirà Andrea a ritrov...