16. Andrea

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Ero un po' stressato, passai tutta la mattinata ad aggiustare la mia camera, sapevo che non si sarebbe fermata a dormire ma non volevo sembrare disordinato in ogni caso, Marco passo' l'intera mattinata a guardarmi male e a sbuffare, era totalmente in disaccordo.
Non riuscivo a smettere di pensare a ciò che mi aveva detto Grace da ubriaca, ero sempre stato dell'idea che da ubriachi si dicesse la verità ma in quella situazione non sapevo più se pensarlo.
Grace era fantastica mi sembrava strano che volesse baciare proprio me, ed il giorno prima le stavano girando attorno ragazzi molto più belli di me.
Andai in cucina e trovai Duccio e Pietro, decisi che era il momento di chiedere loro un consiglio.
Andrea: Come si capisce se si è innamorati?
Chiesi ancor prima che si accorgessero che fossi nella stanza. Mi guardarono increduli, sicuramente non pensavano che io potessi fare loro una domanda del genere..
Pietro: È per la rossa? Grace?
Accennai e chiesi con lo sguardo di rispondere alla mi domanda
Duccio: Andrea è un qualcosa che non si può spiegare, semplicemente lo senti..
Disse e Pietro continuò
Pietro: Non vedo l'ora di conoscere la ragazza che è riuscita a far innamorare il nostro Andrea
Disse entusiasta ma ricordai loro che non lo ero.
Duccio mi guardò ridendo.
Duccio: Grace sembra una persona fantastica, innamorarsi di lei sembra quasi inevitabile, stai tranquillo.
E in quel momento lo fulminai con lo sguardo, nonostante sembrasse volesse farmi sentire a mio agio mi innervosì. Non doveva parlare così di Grace, era fantastica ma poteva anche evitare di proseguire il discorso.
Quando mi girai e andai verso la camera di Dario senti' i due scoppiare a ridere.
Trovai Dario concentrato nello scrivere e decisi di non disturbarlo. Mancava mezz'ora e sarebbero arrivate le ragazze, avevamo invitato anche altri nostri amici ma in quel preciso istante mi interessava solo di Grace.
Dopo 10 minuti suonarono e sperai con tutto il mio cuore che non fossero loro, anche Dario uscì' dalla camera come se fosse successo qualcosa di terribile.
Jacopo: Okay si vado io.
Aprii il portone e lo guardammo aspettando di sapere chi fosse.
Lui ci guardò e disse " sono le birre tranquilli"
E in quel momento tirammo un respiro di sollievo. Eravamo entrambi in ansia. Suonarono di nuovo e rispose sempre Jacopo che ci guardò.
Jacopo: Sono Grace e Jasmine.
Il mio cuore perse un battito, erano in anticipo.
Mi avvicinai alla porta e appena l'aprii trovai Grace a dir poco divina.
Solo in quell'istante mi resi conto di avere i pantaloni della tuta e una canottiera nera con le ciabatte mentre lei aveva una gonna che le stava così tanto aderente da farmi notare per la prima volta di quanto fosse formosa e bella.
Avevo sempre amato le sue forme ma quella gonna gliele valorizzava davvero tanto.
L' abbracciai e le feci conoscere un po' gli altri.
Jasmine li aveva già conosciuti la prima sera alla serata.
Sembrava che Jacopo le stesse simpatico e viceversa ero davvero felice di ciò.
Poi la portai in cucina dove trovammo Duccio, che aveva già conosciuto e lui la salutò con un bacio, e Pietro.
Pietro: Quindi sei tu la così famosa Grace, non vedevo l'ora di conoscerti
Disse suscitando un po' di incomprensioni da parte di Grace e uno sguardo pieno d'odio da parte mia.
Marco era nel salotto e gliela presentai, era la persona che temevo di più ma Grace sembrava aver rapito anche il suo di cuore.
Marco mi si avvicinò e mi disse all'orecchio
Marco: Potevi dirmelo che era così carina e simpatica.
E poi andò via. Grace mi guardò e disse che le piacevano i miei amici, ne ero davvero felice ma non ero d'accordo con alcune reazioni da parte loro.
Con l'avanzare del tempo arrivarono gli altri e c'erano due opzioni di attività, giochi da tavolo o film, la maggioranza fu per il film e decidemmo di vedere un horror.
Ci accomodammo sul divano, Dario era all'angolo con Jasmine accanto, poi c'era Marco, io e Grace, accanto a lei c'era Pietro e gli altri si erano sistemati su varie poltrone o accanto a Pietro.
Avrei preferito che Grace accanto avesse avuto la sorella ma fui felice che avesse avuto accanto Pietro e non Marco. Iniziavo a temerlo.
Prendemmo una coperta per rendere più intrigante l'atmosfera e spegnemmo le luci, sul tavolino c'era qualsiasi tipo di cibo.
Chiesi quasi bisbigliando a Grace...
Andrea: Ti piacciono i film horror?
e mi misi nell'incavo del suo collo, lei fece una lieve risata e annuì.
Nonostante non fossimo da soli per me era come se lo fossimo, mi misi abbracciato a lei come un bambino con la sua mamma e poggiai la testa sulla sua spalla, lei mi mise un braccio intorno al collo e inizio' a farmi i grattini sul collo. Ero certo di non esser mai stato bene quanto lo ero in quel momento.
Ero a casa e mi ci sentivo.
Forse era questo quello che intendevano Pietro e Duccio quando mi parlarono del cosa si prova da innamorati..
In quel momento poco importava, l'importante era che stavo accanto a Grace.

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Spazio autrice
Scusate se l'altro giorno non ho aggiornato ma sono stata con il mio cagnolino che è passato oltre, fatemi sapere cosa ne pensate della storia in sé e de capitolo, ho molte idee che sto mettendo per iscritto, ce ne saranno delle belle🙊
Se volete parlare, sfogarvi o qualsiasi cosa contate su di me❤️
vi voglio bene

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora