12. Grace

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Avevo passato davvero una bella giornata e a quanto pare anche Jasmine era rimasta soddisfatta, non faceva altro che parlare di quanti amici si fosse fatta a scuola e di come fosse stata bene con Dario.
Lei rimase sorpresa del mio essere riuscita a studiare  con Andrea in quanto Dario le aveva raccontato di Andrea:   lui era una persona più pratica che teorica, e si annoiava abbastanza facilmente. Per tanto quando le raccontai del quasi bacio rimase a bocca aperta.
Jasmine: E tu non me ne hai parlato come prima cosa?!
Chiese in un  modo ironico/offeso e scoppiammo a ridere .
Trascorremmo il percorso da scuola a casa continuando a parlare di Andrea e Dario come delle tredicenni.
Arrivate a casa nostra madre e Leonardo ci salutarono , ci mettemmo comode e pranzammo insieme.
Leonardo raccontò di quanto stesse andando bene il suo lavoro, mamma parlo' delle sue nuove classi e delle prime impressioni che avesse avuto, Jasmine parlò della scuola e io raccontai di esser andata in biblioteca e aver studiato.
Appena terminammo di pranzare nostra madre ci disse che aveva una novità da dirci
Genevieve : Ragazze, ci ho pensato un po' su e potete riavere i telefoni, i social però non utilizzateli ancora.
Disse in modo premuroso.
Non vedevo l'ora di poter sentire Andrea telefonicamente, sorrisi a mia madre e la ringraziai mentre mia sorella rimase meno sorpresa, oltre tutto per la scuola poteva utilizzarlo.
Non appena ebbi il telefono fra le mie mani decisi di scrivere ad Andrea, l'unico problema ora era decidere il testo del messaggio.
Non volevo apparire banale ma mi mancavano le idee, mentre pensavo a cosa potessi scrivere mi arrivo' una notifica, era lui, mi aveva preceduto.
" So che non mi risponderai, ma volevo che sapessi che ti trovo davvero fantastica".
Sorrisi istintivamente al messaggio, io lo trovavo perfetto, era dolce, gentile e premuroso.
Gli risposi dicendogli che lui lo era altre mille volte più di me.
Lui mi rispose subito dopo aver premuto invio.
Scrivemmo molto, non mancavano mai argomenti nuovi, e soprattutto non mancavano temi su cui non eravamo d'accordo, passai tutto il pomeriggio a scrivere con Andrea.
Poco prima di cena passo mia sorella in camera.
Jasmine: Senti Grace, ma di chi è quella giacca?
chiese indicando la giacca di Andrea ancora vicina al mio letto, feci un sospiro e le spiegai di chi fosse la giacca, le chiesi di non dirlo a Dario anche perché non avrei voluto riconsegnarla ad Andrea, ormai la notte non facevo più incubi, era come se Andrea fosse lì con me, come se io fossi con la testa sul suo petto e lui con un braccio intorno alla mia vita e con la mano del braccio opposto mi accarezzava i capelli e il viso. Come se riuscissi a percepire il suo calore. Come se percepissi lui.
Sentii squillare il telefono mentre Jasmine era ancora in camera: era Andrea. Risposi e Jasmine insistette purché mettessi il vivavoce ed acconsentii.
Grace: Pronto Andrea dimmi
Andrea: Ciao stellina, tutto okay?
chiese e le mie guance si riempirono di rosso, amavo quel nomignolo.
Jasmine notandomi arrossire mi prese un po' in giro ma le feci cenno di non fare rumore .
Dopo un po' di banale chiacchierata Andrea inizio'
Andrea: Senti, mi dispiace ma stamattina mi sono completamente dimenticato di aver una roba piuttosto importante con gli altri domani, quindi se potessimo vederci direttamente mercoledì o vederci nel pomeriggio, mi renderesti le cose meno litigiose, soprattuto con Jacopo.
Disse con tono preoccupato, lo trovai adorabile.
Grace: Stai scherzando? Stai tranquillo, non preoccuparti, abbiamo tanto tempo per vederci quindi non preoccuparti davvero.
Gli dissi rassicurandolo.
Andrea: Sei davvero fantastica, ti scrivo dopo, ciao stellina.
E riattacco' prima che io potessi rispondergli.
Jasmine mi guardò e disse che anche Dario le aveva detto la stessa cosa.

Come sabbia e neve // Faster Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora