Capitolo 18: Una strega morta che cammina

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TW: rappresentazioni grafiche di violenza e sangue, sfigurazioni e suicidi.

10 Marzo

"La carrozza la sta aspettando, principessa."

"Sei fottutamente pazzo se credi che verrò da qualche parte con te!"

Nott ebbe l'audacia di fare una smorfia e alzare gli occhi al cielo. "Cristo Santo...Malfoy aveva detto che saresti stata difficile da convincere. Senti, Granger, sarò onesto con te, non ho tempo per cazzeggiare e giocare stamattina." Si spinse via dalla cornice della porta a cui era appoggiato nella stanza di Hermione. "Normalmente," disse in un tono lento, giocoso, "Mi piacciono i giochi, li adoro cazzo. Non c'è nulla di più soddisfacente che giocare con una strega."

Nott attraversò la stanza in tre semplici passi ed Hermione fece qualche passo cauto verso sinistra, mettendo il grande letto a baldacchino come scudo tra loro, ma Nott fu fin troppo veloce ad aggirarlo.

Si fermò a un soffio di distanza da lei, con un sorriso sornione che gli si affacciò sui lineamenti. "E credimi quando dico che vorrei davvero, davvero tanto giocare con te dolcezza." I suoi occhi si scurirono mentre passarono su Hermione lentamente, con calma. "Non c'è niente di più soddisfacente che vedere una bella cosina contorcersi mentre cerca di analizzare ogni mia parola, pensando che ogni movimento della mia mano possa essere una maledizione o una carezza". Alzò la mano verso il viso di lei come se stesse per nasconderle un ricciolo dietro l'orecchio, Hermione cercò istintivamente di schiaffeggiarlo.

Ma Nott si mosse più velocemente di lei. Afferrò il polso di Hermione prima che lo schiaffo potesse toccarlo e lo trascinò giù all'altezza della sua pancia. Cercò di schiaffeggiarlo con l'altra mano, ma lui afferrò anche quella. Lei si dimenò mentre lui le bloccava i polsi con una mano, poi estrasse bruscamente la bacchetta ed evocò una serie di manette di metallo intorno ai polsi.

"Ammiro la tua tenacia, davvero," disse Nott stuzzicandola, con occhi bassi per controllare le cinghie e rimettendosi la bacchetta sotto la veste. "Ma il Signore Oscuro è abbastanza incazzato con me, e semplicemente oggi non abbiamo tempo per cazzeggiare." Lui guardò su e incrociò di nuovo gli occhi di lei, con un ghigno malvagio in volto. "Sta pianificando un annuncio pubblico a Whitby, e tu sei l'ospite d'onore. Mi ha assegnato il compito di portarti lì, tutta splendente e in forma. Niente scuse, nessuna eccezione. E mi infilzerà il cazzo se faremo tardi."

Dopo essere stata trascinata per la tenuta da Nott, scalciando e urlando per tutto il tragitto, Hermione trovò una carrozza nera e due Thestral nel giardino ad aspettarla.

Non appena furono in aria, passò l'intero viaggio in cerca di un punto debole nelle sue manette cercando di trovare un collegamento arrugginito o un punto debole nell'incantesimo. Purtroppo, l'incantesimo di Nott era impeccabile, proprio come lo era stato a scuola. Le catene erano infrangibili, forti come la pietra.

Il viaggio in carrozza fece sentire Hermione male. Non era mai stata brava a volare. L'aveva sempre odiato; le dava vertigini e nausea. Era troppo analitica per volare, questo era il problema. C'erano troppe cose che potevano andare storte. Troppe equazioni che non quadravano. Troppi fattori che potevano far pendere l'ago della bilancia e farla precipitare verso il suolo senza rete di sicurezza e a testa in giù verso una morte orribile.

Non credeva di poter odiare il volo più di quanto già non facesse. Pensava che il breve volo di ritorno sui draghi dopo la rapina alla Gringott fosse stato il momento peggiore della sua vita. Poi fu costretta a dividere la carrozza con due maschere d'oro feroci e assassine, e capì che avrebbe volentieri viaggiato di nuovo sull' Ironbelly ucraino, da Londra all'Australia con il sorriso sulle labbra, mille volte ancora.

Secrets and Masks | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora