Capitolo 25: Soffocato? O decapitato?

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30 Aprile

Rebecca Stewart: decapitata.

Daryl Ivy: squarciato a metà.

Josh Harper: petto squarciato.

Hermione sferrò un pugno contro il muro della sua camera da letto. Non le importava che la sua violenza distruggesse una sezione del suo murale, o che il mattone invecchiato sotto di lei le lacerasse le nocche mentre colpiva la pietra.

Voleva solo rompere qualcosa, distruggere tutto quello che poteva!

Stephanie Cole: decapitata.

Si girò, le vesti di Mangiamorte le vorticarono intorno mentre la sua rabbia cercò un altro bersaglio. Un'altra preda in cui affondare i denti e distruggere.

Era l'unica cosa che aveva sempre voluto fare quando usciva dalla Maledizione.

Distruggere qualcosa.

Uccidere.

Rompere cose.

Uccidere.

Fare tutto a pezzi.

Uccidere.

Uccidere.

Uccidere.

Il suo istinto omicida era ancora accentuato, la sua sete di sangue era ancora in superficie e cercava di liberarsi. Si sentiva come un bollitore portato a ebollizione, che sobbolliva ed era pronto a scoppiare, ma il coperchio era ancora troppo stretto. Non aveva dove andare, non aveva spazio per esplodere.

Milo Lopez: cranio fratturato da una sua maledizione.

Era così arrabbiata, cazzo, e non aveva nessuno su cui sfogarsi. Aveva bisogno di qualcosa; qualcuno in cui affondare i denti e strappare finché il dolore non spariva.

Peter Eilish: schiacciato da un carro armato che Hermione gli aveva lanciato contro.

Le vesti erano troppo pesanti, sature del sangue di troppe persone. La stavano trascinando giù, sul pavimento.

Marcus Pollard: petto squarciato.

O gli aveva tagliato la gola? Aveva trasformato la punta della bacchetta in catene, le aveva avvolte intorno al suo collo e aveva soffocato il povero bastardo? O lo aveva fatto a Chloe Gray? O Kevin Allen? Non ne era sicura, ne aveva uccisi così tanti oggi.

Calciò il comodino e fece cadere un vaso pieno di fiori per terra. Un dolore pungente le salì al piede, le fece male l'alluce, ma non servì a placare la rabbia. Non spense le fiamme del senso di colpa che sentiva torcersi nello stomaco. Così lo fece di nuovo. E ancora.

Questo raid era stato peggiore di tutti gli altri a cui Hermione era stata costretta, e non sapeva se sarebbe riuscita a sopravvivere a un altro.

Perché l'Ordine aveva mandato streghe e maghi oggi?! Perché mandavano persone che conosceva?! Persone che aveva salvato in battaglia?! Persone a cui teneva?! Cosa stavano cercando di fare?! Costa stavano provando ad ottenere?!

"Hermione, non sei obbligata a farlo!" Urlò Harriet Stone, supplicandola con uno sguardo fiero, prima che Hermione la aprì in due con un colpo secco di bacchetta.

"Fermati Mione! Smettila e vieni a casa con noi!" aveva ringhiato Marcus deviando uno dei suoi implacabili attacchi. "Sappiamo che sei lì dentro! Questa non sei tu!".

Hermione si fermò, la punta dello stivale ancora incastrata nel comodino.

Si erano accorti che era sotto un qualche tipo di incantesimo mentre li massacrava tutti? Avevano visto oltre i suoi abiti da Mangiamorte? Avevano visto oltre il sangue che le colava dai guanti e avevano capito che non lo stava facendo di sua spontanea volontà?

Secrets and Masks | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora