Capitolo 29: Regina, o nuovo ordine?

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7 Maggio

"Per favore signorina, lasci che Romy la aiuti."

Hermione si fermò sul suo lato del corridoio, con la mano alzata e pronta a bussare. La porta della camera da letto di Astoria era leggermente socchiusa, abbastanza aperta da permetterle di sentire la conversazione che si svolgeva all'interno, ma chiusa quanto bastava per tenerla nascosta.

"Va tutto bene," lo calmò Astoria. "Posso farlo. Voglio farlo."

"Ma il padrone Zabini ha detto che la signorina non dovrebbe usare incantesimi che potrebbero metterla a dura prova..."

"Oh stai zitto. Difficilmente definirei faticosi dei semplici incantesimi di glamour sui capelli."

"Forse non dovrebbe fare entrambi gli incantesimi stamattina, signorina," suggerì Romy dall'interno della stanza. "Forse dovrebbe fare solo del glamour sul viso? O solo sui capelli? Ma non su entrambi, signorina, la signorina non ha bisogno di farli entrambi."

Astoria non rispose, ma Hermione sentì quello che sembrava come se pezzi di legno scivolassero l'uno contro l'altro. Pensò che fossero i cassetti che si aprivano e si chiudevano.

"Forse la signora Zabini non dovrebbe uscire affatto oggi. Forse dovrebbe semplicemente tornare a letto e..." Dal modo in cui la voce di Romy si era affievolita, doveva aver capito che Astoria non lo stava ascoltando.

Hermione sporse la testa oltre lo stipite della porta e fissò la camera da letto degli Zabini.

Astoria sedeva al suo tavolo da trucco, fissandosi allo specchio. C'era una tristezza nei suoi occhi e un cipiglio che attanagliava i suoi lineamenti delicati, come se odiasse ciò che vedeva nel riflesso.

Sebbene fosse completamente vestita con un costoso abito lungo fino al ginocchio e tacchi incredibilmente alti, sembrava tutt'altro che raggiante. I suoi occhi erano infossati, il viso scarno e i lineamenti senza vita. Spesse radici castano scuro spuntavano dalla sommità della sua testa, e il biondo sottostante era crespo e secco.

Astoria non assomigliava per niente alla donna impeccabile che era di solito. Anche la pelle intorno alle spalle nude e alle clavicole sembrava sottile e grigia. Era la prima volta che Hermione pensava che sembrasse davvero malata.

Guardandosi attentamente allo specchio, Astoria fece un respiro profondo e prese la bacchetta.

Tremava terribilmente tra le sue dita ma quando Romy le offrì il suo aiuto, alzò l'altra mano per rifiutarlo.

Tre giri di bacchetta furono sufficienti perché Astoria assomigliasse di nuovo a se stessa, ma quei piccoli movimenti la sfinirono.

Sebbene tutte le tracce esterne della sua malattia fossero svanite, sebbene la sua pelle fosse di nuovo calda e luminosa e i suoi capelli fossero del solito biondo dorato, i semplici incantesimi tolsero il fiato dai polmoni di Astoria.
Chiunque avrebbe pensato che avesse ricevuto un pugno nello stomaco dal modo in cui si sporgeva sul tavolo e ansimava, soffocando per respirare.

Era una magia così semplice. Anche un terzo anno ad Hogwarts non sarebbe scoppiato in un bagno di sudore, eppure paralizzò Astoria. La sua bellezza aveva un costo, e anche alto. Il prezzo che doveva pagare sul suo corpo era esasperante, e sarebbe solo peggiorato man mano che gli artigli della sua malattia sarebbero affondati sempre più.

Astoria impiegò diversi istanti per riprendere il controllo del suo respiro. Quando finalmente lo fece, si mise a sedere dritta - la postura di una vera signora - e si guardò di nuovo allo specchio. Si sporse in avanti e si toccò un lato del viso, accarezzando leggermente la pelle perfettamente levigata. Sorrise dolcemente quando le sue dita sfiorarono le sue nuove radici bionde.

Secrets and Masks | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora