Capitolo 57: Click, click, click

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31 marzo

"Ooooooooooh, piccolo Crouchy, infilami un coltello sotto le costole!"

Ci fu un movimento alla sua sinistra, un'agitazione nell'ombra del seminterrato poco illuminato in cui era tenuto.

"Sono stato un ragazzo terribilmente cattivo, piccolo Crouchy, quindi sbrigati a sventrarmi stasera!"

Theo non si preoccupò di guardarsi intorno, non sarebbe servito a molto. Non poteva vedere, e comunque non è che potesse scappare da qualsiasi cosa fosse.

Corde bastarde.

Corde bastarde e sedia bastarda.

Corde bastarde che lo legavano alla sedia bastarda.

Poteva andare peggio, pensò. Almeno Crouch non gli aveva lanciato un incantesimo di silenziamento. O imbavagliato. Se non poteva cantare, come avrebbe potuto divertirsi in questo buco di merda?

"Piccolo Crouchy, un coltello da sette pollici andrebbe bene, o da sei, ti aspetterò amico, quindi sbrigati a sventrarmi!"

Il suono del metallo che sfregava riempì il piccolo spazio. Due coltelli, o forse machete, se era fortunato, venivano sfregati l'uno contro l'altro, ognuno usato come strumento per affilare l'altro.

"Ooooooh, il Signore Oscuro si arrabbierà, ma pensa a quanto ti divertiresti se i Dissennatori mi dessero il bacio!"

Barty Crouch Jr uscì dall'ombra e camminò lentamente verso Theo, con un coltello affilato e scintillante in ogni mano. Si fermò di fronte a Theo e gli sorrise.

E tutto ciò che Theo riuscì a pensare, mentre guardava Crouch roteare i coltelli in mano come se fossero manganelli insanguinati, fu che sperava in Dio, o in Merlino, o in qualunque divinità inventata si trovasse tra le nuvole, di non avere mai, mai, mai, mai, mai, MAI, un'aria così fottutamente stupida quando torturava qualcuno.

"Ora," disse Jr lentamente.

Aspetta, stava impostando una voce? Theo era sicuro che la voce di Crouch di solito non era così profonda e acuta.

"Cominciamo, che ne dici?"

Theo scoppiò in una risata. Non cercò di trattenersi. Il suo corpo voleva rannicchiarsi in avanti mentre forti risate gli ribollivano nel petto e nella gola, ma le corde intorno al busto gli impedivano di muoversi molto.

"Mi - mi dispiace -" riuscì a dire tra le risate. "Ho provato a trattenermi - davvero - ma amico - amico! Hai un'idea di quanto cazzo sei ridicolo in questo momento?! Oh mio..." Le guance cominciarono a fargli male, riusciva a malapena a respirare per le risate, ma proprio quando cominciò a calmarsi, uno sguardo al volto di Crouch lo fece ripartire. "Cosa... è successo alla tua voce? Hai... fumato un intero pacchetto di sigarette prima-"

"Basta!" Urlò Crouch. "Ho sentito abbastanza! Patetico-"

Si, stava decisamente impostando la voce.

"-verme insignificante-"

Chi mai parlava così?

"-un porco di uomo-"

Sembrava che il tizio stesse leggendo un brutto copione.

"Ti definisci un Mangiamorte?! Non sei nemmeno degno di leccare gli stivali del mio padrone!"

Un copione fottutamente orribile.

"- parassita! Ti taglierei come un pesce! Ti strozzerei-"

Persino il porno aveva dialoghi migliori di Crouch.

Secrets and Masks | Traduzione in ITALIANODove le storie prendono vita. Scoprilo ora