4 luglio
Le battaglie iniziano sempre nello stesso modo.
C'è sempre un urlo, un richiamo all'ordine, un segnale che indica che il tempo della conversazione civile è finito e che lo spargimento di sangue sta per iniziare. L'attacco di Narcissa era stato proprio questo. Quell'ondata di fuoco che le era uscita dalla bocca era stata la chiamata alle armi, il segnale che tutti potevano abbandonare le finzioni dei convenevoli umani, potevano togliersi la maschera e rivelare le loro vere intenzioni. Potevano incanalare tutto il dolore e la rabbia che provavano per l'opposizione, quella rabbia che di solito tenevano in gabbia. Potevano liberare quella parte carnale che esisteva in ogni persona, ma che di solito era tenuta a freno e sepolta, e potevano scatenare il caos sul loro nemico.
Quando Bellatrix aveva urlato, ogni mostro aveva risposto alla chiamata. Iniziarono tutti a caricare. A tutta birra. Nessun timore o pietà nei loro occhi. Non si curarono del drago che si trovava di fronte al loro premio o delle fiamme che ancora bruciavano sul pavimento. Cominciarono ad attaccare, cominciarono a correre... dritti verso Hermione.
Dopo anni di questo, Hermione pensava di sapere tutto quello che c'era da sapere sulle battaglie. Pensava che i suoi occhi stanchi avessero visto tutto quello che c'era da vedere quando si trattava di guerra. Pensava che il suo cuore stanco avesse provato tutte le emozioni che si potevano provare in quel tipo di situazioni di vita o di morte.
Aveva visto persone decapitate e aveva sentito rimorso per quelli che aveva ucciso. Aveva visto la vittoria essere strappata in un batter d'occhio, anche quando sembrava così certa, e aveva provato lo strazio che l'aveva seguita. Aveva visto morire tanti suoi amici e aveva provato la rabbia insopportabile che accompagnava una cosa del genere.
Hermione pensava di aver visto tutto, pensava di aver sentito tutto, ma quando quei mostri cominciarono a caricarla, non aveva mai provato nulla di simile. Perché non aveva mai visto un'ondata di nemici che correvano tutti verso di lei– e solo verso di lei– con l'unica intenzione di catturarla.
Voldemort non era venuto qui con l'intenzione di vincere la guerra, era venuto qui solo per catturarla. Voleva Hermione. La voleva viva e in suo possesso. Probabilmente voleva nasconderla in un posto dove nessuno sarebbe mai stato in grado di trovarla, dove sarebbe stata sola e isolata, ma nutrendo la sua immortalità per il resto dei suoi giorni– probabilmente pensava che fosse un privilegio per una persona come lei.
Prendete la ragazza, dovevano essere le uniche istruzioni che aveva dato ai suoi mostri, e loro seguivano ciecamente il suo comando.
I Dissennatori apparvero dal nulla. I Mangiamorte rimasti estrassero le loro bacchette. I giganti corsero verso di loro. Creature oscure e deformi che Hermione non aveva mai visto prima, e di cui non aveva nemmeno letto, apparvero dall'ombra. Centinaia e centinaia di Acromantule di ogni dimensione cominciarono a sgusciare fuori dagli edifici e dalle vetrine dei negozi intorno a loro. Il loro nemico si stava avvicinando–
Ma quel poco che restava dell'Ordine si difese altrettanto ferocemente.
Daphne e Theo cominciarono a lanciare maledizioni mortali una dopo l'altra contro i loro aggressori–
Narcissa sprigionò un altro soffio di fuoco punitivo che incendiò il primo muro di ragni in carica–
Harry apparve sul lato destro del campo di battaglia– Ginny pochi secondi dopo– ed entrambi andarono immediatamente all'attacco. Lo stesso fece Ron. E poi Fleur. E poi Luna e Neville. Persino Shacklebolt apparve dall'ombra per prendere l'ultima posizione.
Anche se non erano rimasti in molti, nessuno era fuggito. Nessuno pensò nemmeno di scappare. Uno dopo l'altro, tutti i membri superstiti dell'Ordine della Fenice vennero a combattere con feroce determinazione.
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Secrets and Masks | Traduzione in ITALIANO
Fanfiction9 anni dopo la battaglia di Hogwarts, la guerra infuria ancora e tutti sono cambiati molto dai loro giorni a Hogwarts. Hermione è il soldato più letale dell'Ordine, trascorre le sue giornate in missioni di recupero per liberare gli schiavi Babbani e...