Caro cuore infatuato vai a farti un giro.

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Guardo la sveglia, ore 10.02 ed io dovevo ancora terminare le valigie riempiendole con più roba possibile. Mi alzo e mi affretto a far colazione così da per poter terminare le ultime cose che avevo lasciato in sospeso prima della partenza.

Accendo il telefono. Un nuovo messaggio ed una notifica su Instagram.
Prima leggo il messaggio, era di Natalia.

Natalia
Sicura che sia tutto okay? 😐 Guarda che l'ho capito, ti conosco da una vita!
Credi ne valga la pena? È fidanzato!
Non voglio farti la ramanzina ma semplicemente dirti che se ne vuoi parlare io ci sono! 💓
Tranquilla non ho detto nulla a Marco! Sarà il nostro piccolo segreto 😉

Perfetto. Natalia aveva già capito tutto.
A chi altri non è sfuggito che sono una scema?

Le ero grata che si fosse interessata ma, allo stesso tempo non sentivo il bisogno di doverne parlare con qualcuno. Conosco Federico da solo tre giorni (e tre non è un numero messo a caso), sono certa che sia una stupida cotta e che mi passerà alla svelta.

Dopo averle risposto di non preoccuparsi e che sapevo gestire la cosa apro Instagram:
- therealfedez ti ha tag in una foto.

Appunto ... si parla del diavolo ed ecco che la sua presenza si fa sentire subito.

Aveva caricato la nostra foto, la foto della discoteca, sempre quella e che inizio ad odiare.
L'aveva postata con tanto di dedica:
Oggi il pop-hoolista tour a Brescia oltre ad aver spaccato di brutto, ha festeggiato anche  il compleanno di una mia cara amica! GRAZIE RAGAZZI. SIETE FANTASTICI!

14.358 mi piace e 975 commenti, decisamente troppi da leggere.

Mi limito ad aggiungere anche io un cuore alla foto, sicura che non non avrebbe fatto la differenza insieme a tutti gli altri e lancio il telefono sul letto, decisa che non mi sarei più fatta sentire.

**

Passano i giorni e finalmente arriva domenica. Domani sarebbe stato il mio primo giorno di lavoro ed io sono felicemente agitata.

Di carattere mi ritengo una persona molto ansiosa e con la strana mania di voler piacere alle persone ad ogni costo.
So che non è corretto, ma è più forte di me.
E per questa ragione, credo di essere più in ansia all'idea di conoscere i nuovi colleghi piuttosto del lavoro a cui sarò addetta.
Riguardo a Fede non lo sentivo dal giorno del concerto, e forse era meglio così.
Avevo fatto qualunque cosa pur di non pensarlo, cercando di riempire i momenti liberi con qualsiasi attività (ero uscita perfino a fare jogging), perciò, ero contentissima di tornare a Milano anche perché, nonostante gli fossi più vicina, ero sicura che non avrei avuto più così tanto tempo libero da sprecare pensando a lui.

**

Ci siamo, stava per iniziare la mia vera convivenza con Giorgia a Milano.

Eravamo arrivati in stazione con due enormi valigie stracolme di roba, ero riuscita a svuotare i tre quarti dell'armadio, mentre il restante l'avrei recuperato il weekend successivo.

"Ok, allora io vado" dico ai miei.
"Va bene tesoro! Chiamami quando arrivi. O mandami un messaggio!" si raccomanda mamma come al solito.
"Ci vediamo il weekend prossimo. Ciao amore" mi bacia papà.

Il treno per Milano è in partenza sul binario 2 annuncia l'odiosa voce dell'altoparlante.

Mi affretto a raggiungere il treno, salgo il primo gradino e quanto cazzo pesano queste valigie?!
Cerco di tirarle con forza verso di me, su per i gradini ma niente, sono troppo pesanti.
"Le do una mano signorina!"

Altissimo, moro e con due enormi occhi marroni. È lui l'angelo venuto a salvarmi.

"Oh! Grazie"
"Di nulla. Piacere Luca"
"Chiara"

Prendiamo due posti vicini, Luca portava con se' ancora la mia valigia.
"Appoggio qui?" chiede riferendosi al bagaglio.
Annuisco, "non so proprio come ringraziarti!"
"Non devi, non è un stato un peso"

Per forza! Con i muscoli che ti ritrovi !!

Ha veramente un bel fisico. Spalle larghe, braccia enormi e muscolose, pettorali definiti e scommetto che sotto la maglia aderente nera ci siano nascosti anche gli addominali.
Insomma, un bel ragazzo.

"Scusa la mia curiosità, ti stai trasferendo?"
"Sí. Ho trovato lavoro come grafico e ho preso da poco un appartamento che dividerò con una mia amica. Tu cosa fai ?"
"Sono avvocato o meglio, sto ancora studiando ed imparando il mestiere. Lavoro in due studi legali: uno Milano ed uno a Brescia quindi, faccio avanti ed indietro molto spesso"
"Capisco. Ora tocca a me farti una domanda da gran ficcanaso!"
"Va bene!" ride divertito, "dimmi"
"Fai palestra? Quanti anni hai?"
"Non vale, queste sono due domande! Comunque sì, da diversi anni ormai e ne ho 26"

Il viaggio procede veloce e Luca si rivela essere un ottima compagnia.
In un ora avevo già scoperto parecchi dettagli della sua vita. È di Roma e la sua famiglia è rimasta nella capitale mentre lui aveva preso da poco un piccolo appartamento che distava dieci minuti dal mio.

Siamo arrivati e Luca mi aiuta a portare le valigie fuori dalla stazione. Chiamiamo un taxi e carichiamo insieme tutti i bagagli nel baule della piccola macchina gialla.
"Bene, dal momento che siamo parecchio vicini direi che potremmo anche vederci per un caffè" propone di punto in bianco prima di andare.

Ci stai provando con me forse?

In quel momento il viso di Federico mi appare nella mente, come se la mia testa mi stesse dicendo di dover rifiutare.

"Certamente!" rispondo con convinzione, decisa ad ignorare di proposito i miei pensieri.

Caro cuore infatuato, vai a farti un giro!

Volevo dimenticare Federico.
E ci sarei riuscita, in un modo o in un altro.

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora