Àncora di salvezza

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"Sei riuscita a dormire?" le chiedo prendendo una tazza per fare colazione.
"Più o meno" risponde Gio aggiungendo una seconda dose di zucchero al suo latte.
Camilla che è all'oscuro di tutto, mi guarda in attesa di ricevere spiegazioni.
Si sono lasciati dico scandendo bene per fare in modo che capisse.
Davvero? leggo il suo labiale, le faccio un cenno con la testa e ritorniamo a sgranocchiare le nostre fette biscottate.
"Allora, visto che sono a casa, che ne diresti di andare a fare shopping?" le propone Camilla per spezzare il rumoroso silenzio.
"Non mi va"
"Non accetto un no come risposta!"
"Ha ragione Camilla! Gio, devi distrarti"
Ci vollero ben dieci minuti, ma alla fine eravamo riuscite a convincerla.
Uscire poteva farle solo che bene.

**

"Buongiorno collega"
"Buongiorno a lei, oggi la trovo terribilmente sexy"
"Sei un cretino" rispondo sedendomi alla mia scrivania.
"Ci sono novità?"
"Nessuna" indica amareggiato la sua email. Ancora nessuna risposta della giuria.
"Niente panico, l'hai inviata ieri ed il concorso scade tra una settimana! Abbiamo tempo!" dico per rassicurarlo.
Un leggero sorriso di speranza appare sul viso di Michele ed io mi sento subito meglio.

Torno a casa, convinta di trovare Giorgia nascosta in qualche angolo della casa a piangere invece, una volta entrata, mi ricordo dell'uscita programmata con Camilla.
Sono sola.
Approfitto del momento di pace per farmi una lunga doccia, accendo Spotify e faccio partire la riproduzione casuale.

Sono sotto l'acqua intenta a cantare l'ultimo successo di Tiziano Ferro intitolato Lo Stadio quando il campanello interrompe la mia performance suonando con insistenza.
Fanculo!
Esco dalla doccia con ancora i capelli insaponati, mi avvolgo nell'asciugamano e cerco di raggiungere la porta senza scivolare.
"HO SENTITO, ARRIVO" urlo.

Il suono martellante del campanello mi sta facendo impazzire. Sono proprio curiosa di scoprire chi è sto coglione.

Spalanco la porta con rabbia ed aggredisco l'uomo con l'indice ancora appoggiato al tasto.
"Si può sapere cosa cazz ... FEDE!" esclamo riconoscendo il ragazzo tatuato in piedi sul mio pianerottolo "sei qui!"
Fede entra senza chiedere permesso, chiude la porta dietro di sé e mi abbraccia.
Le sue labbra sfiorano le mie "ciao piccola" Prendo subito le distanze, la voglia di baciarlo è tanta ma riesco a controllarmi senza rovinare il momento, "dammi dieci minuti" dico indicando i miei capelli rovinati e crespi.
Fede scoppia a ridere, evidentemente non si era accorto di aver interrotto la mia rilassante doccia.

Riesco finalmente a districare i nodi, mi vesto e dopo aver osservato il mio riflesso allo specchio per una quindicina di volte, prendo coraggio e lo raggiungo in cucina.
Nell'attesa aveva preso una birra e se la stava gustando seduto comodamente su una sedia.
"Ti ho portato una cosa" si mette la mano nella tasca dei jeans, "però, voglio quello in cambio" dice poi indicando la mia collana.
Tolgo dalla catena il suo anello d'oro e lo appoggio sul tavolo, "come puoi vedere è sano e salvo!"
"Ci mancherebbe! In caso contrario saresti morta" mi minaccia passandosi il pollice sulla gola.
"Addirittura Sgozzata?" chiedo io mentre il prezioso anello ritorna all'indice della sua mano destra.

"Avanti, aprilo"
Afferro il piccolo pacchetto e lo agito per cercare di capire cosa contenesse.
Fede resta in silenzio trattenendo la sua bellissima risata mentre cerco in tutti i modi di indovinare il contenuto.
"Le chiavi di una Lamborghini!"
Fedez sorride, chiaramente mi sbagliavo.
"Un'altra bellissima borsa"
"Spiegami come fa a starci in un pacchetto così piccolo!"
"E che ne so! Magari l'hai ripiegata mille volte"
Ride a quella mia insensata affermazione, "potrebbe essere un'idea, dai apri!" incita.

Slego il laccio rosa che tiene stretto il pacchetto e lo apro.
Un ciondolo, un'àncora per l'esattezza.

"Ti piace?"
"Lo adoro"
Lo aggiungo subito al mio Pandora e lo osservo in mezzo a tutti gli altri ciondoli che avevo già da tempo.
"È bellissimo"
"Quando l'ho visto ho pensato subito a te"
"Come mai un'àncora?" chiedo sorpresa della scelta.
"Molti tatuaggi hanno un significato. L'àncora simboleggia la sicurezza, la fedeltà e la stabilità. Secondo me, li possiedi tutti" spiega, "sei fedele, sei una di quelle poche persone di cui mi fido ciecamente. Sei la mia stabilità, ciò che mi fa rimanere coi piedi per terra ed infine sei sicura e questa tua sicurezza la trasmetti a chi ti sta intorno. In parole povere tu sei la mia àncora di salvezza"

Sorrido mentre mi aiuta ad allacciare il bracciale intorno al polso.

"Grazie Fede" lo stringo in un abbraccio e mi godo il momento.
D'altronde lo attendevo da tanto tempo.

"Figurati, per te questo ed altro"
Sento il suo dolce respiro solleticarmi il collo. Ci guardiamo e restiamo in silenzio, la sua fronte tocca leggermente la mia e le nostre labbra si inarcano in un sorriso imbarazzato.
"Sei fantastico" sussurro mentre gli do un leggero bacio sul collo, finalmente assaporo sulle labbra il profumo della sua pelle.
"E tu sei bellissima" dice spostandomi una ciocca di capelli ancora bagnati dal viso.

Si avvicina lentamente alle mie labbra.
Resta a fissarle indeciso per un secondo che mi parve un'eternità, e finalmente le sfiora con le sue. Mi da un leggero bacio, nulla di più.

Vado in confusione.
Il cuore scoppia, lo stomaco si restringe e le gambe mi cedono.
"Mi devo sedere" dico prendendo la sedia accanto a me.
"È tutto okay?" chiede preoccupato.
"Sí, sarà un calo di pressione. Avrò fatto la doccia troppo calda" mento.

Mi ha baciato.
Oddio, definirlo bacio è esagerato.
Si era limitato ad appoggiare delicatamente le sue labbra sulle mie, ma in ogni caso era bastato per mettermi k.o.

"Non ti preoccupare, sto bene!"
"Sei pallida"
"È solo un calo di pressione, ora mi passa"
Fede mi prepara un bicchiere d'acqua con qualche cucchiaio di zucchero, "bevilo tutto" ordina poi indicando il miscuglio.
"Va meglio?"
"Fa schifo!"
"Non ho mai detto che fosse buono!"
"Grazie"
Federico sorride e si rilassa vedendo il mio viso riprendere colore.
Sentiamo la porta aprirsi, Giorgia appare sulla soglia con due enormi occhi rossi e tre borse di negozi differenti.
"Ciao Fede"
"Ciao Gio" la saluta sorpreso di trovarla in quello stato, non aveva smesso di piangere nemmeno per un secondo.
Il mio tentativo di avvertirlo della rottura con Denny fallisce miseramente e Federico ignaro della gaffe che stava per fare, le domanda "come sta il mio socio? Lo tratti bene?"

È fatta, ormai l'ha nominato.

Guardo Giorgia in attesa di vedere le mille lacrime rigarle il volto, ma per mia sorpresa mantiene il controllo.
Si siede al tavolo con noi limitandosi a rispondere alla domanda senza alcuna  sceneggiata.
"non stiamo più insieme. Mi ha mollato"
Come noi anche Fede resta sorpreso, non poteva crederci.
"Ma come? Come è successo?"
Giorgia è pronta per sfogarsi, prende un lungo respiro e racconta per la prima volta, la loro discussione.

"Tra me e Denny non c'era una relazione vera e propria, eravamo d'accordo: solo amicizia e sesso.
Inizialmente mi bastava, ma col tempo mi sono lasciata trasportare dai sentimenti. Ho iniziato a diventare gelosa ed è stata proprio la mia gelosia la causa della nostra separazione.
Ieri sera stavamo guardando un film quando mi ha detto che oggi non ci saremmo potuti vedere, sarebbe andato a trovare una sua vecchia amica. Per capire meglio chi fosse ho chiesto di parlarmi un po' di lei, ed è saltato fuori che questa zoccola lui se l'era scopata. Non ciò più visto, ho cercato di impedirgli di andare e quando ho urlato Se ci vai, tra noi è finita la sua risposta è stata Non so che idee strane tu ti sia messa in testa, ma tra noi non è mai iniziata"

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora