Dopo una decina di minuti ci fermiamo in un piccolo bar fuori Milano.
Scendo dall'auto e mi guardo attorno, ma dove siamo finiti?
"Tranquilla, non mi sono perso" rassicura prendendomi per mano e dirigendoci verso l'ingresso.Il titolare ci viene incontro a braccia aperte, "ue Fede, che bella sorpresa! Ti preparo il solito?" domanda con tipico accento meridionale.
"Si grazie Salvo, ci sediamo fuori" risponde indicando il tavolino poco distante.
"Venivo in questo bar ogni domenica mattina per far colazione con papà" confida prendendo posto accanto a me.
Ora capisco perché è stato accolto in questo modo così speciale.
"Quindi è un posto importante per te"
"Direi di si" risponde con un sorriso.
"Eccomi! Prima la signorina"
Salvo mi porge davanti al naso una granita siciliana ed una brioches ancora calda.
Uno spettacolo per gli occhi, chissà per lo stomaco penso osservandola.
"Puoi anche iniziare a mangiare" dice, "stai iniziando a perdere la bava" aggiunge scherzando indicando la mia bocca.
Rispondo con una linguaccia e mi butto a capofitto sulla colazione.
È la fine del mondo. Squisita."Il miglior modo di iniziare una giornata!" dico grattando con il cucchiaino il fondo per raccogliere le ultime gocce, "mi è piaciuta"
"Me ne sono accorto" ride guardandomi.
Lascio che Federico offra la colazione e resto seduta al tavolino ad aspettarlo mentre saluta e ringrazia il titolare del bar.
"Salutami tuo padre."
"Senz'altro! Grazie ancora"
Saliamo in auto, "bene, ed ora?"
"Dritti agli studi di X Factor!" annuncia vittorioso, "credevi davvero che avrei guidato fino a Courmayeur? Ci portano loro"
"Fino a dove?" chiedo con gli occhi sbarrati.
La geografia non è mai stata il mio forte.**
Dopo più di due ore e mezzo di viaggio, scendiamo dall'automobile personalizzata con tanto di logo x factor sulle portiere.
Stiro le gambe indolenzite e mi guardo attorno.
Il panorama è mozzafiato, immersi nella natura si respira un aria decisamente più pulita rispetto a quella della città a cui siamo abituati.Dietro di noi una seconda automobile, guardo la portiera aprirsi ed apparire Mika.
"Fedez!" ci viene incontro agitando la mano per salutarci. È altissimo.
Lo osservo raggiungerci con passo veloce e non posso fare a meno di pensare a quanto sia strano averlo di fronte.
Un cantante internazionale come lui ero abituata a vederlo solo in tv ed ora, averlo accanto, è qualcosa di fuori dal normale, inconsueto, soprattutto se con aria curiosa e l'accento tipicamente inglese mi domanda "tu chi sei?"Non ci posso credere, Mika mi sta parlando.
"Una mia amica, si chiama Chiara"
"Michael Holbrook Penniman Junior" si presenta stringendomi la mano.
Okay, non me lo ricorderò mai.
"ma chiamarmi Mika"
"Direi di si, è più semplice"
Arrivano altre due macchine, Elio e Skin.
"Buongiorno colleghi, siete pronti?"
"Non proprio" risponde Fede.
"Hello guys" Skin li bacia, "she is your girlfriend?" chiede poi indicandomi.
"Oh, nono. She is my friend Chiara"
"Nice to meet you" le stringo la mano prima di voltarmi verso l'ultimo giudice.
"Che cosa ha fatto signorina Chiara a quel suo adorabile faccino?" Elio si avvicina per osservare meglio il livido sulla mia guancia.
Sto per rispondere ma il curioso Mika mi interrompe con una domanda decisamente più importante, "cosa è faccino?"**
Trascorro tutta la mattina sul set, rimanendo in disparte durante le riprese.
"Non è stata una grande idea portarti, ti stai annoiando" ammette Federico vedendomi seduta con le mani in mano.
"Nient'affatto! È interessante vedere come si realizza un programma"
Anche se ha ragione, non è divertente.
"Sei qui per lavorare, immaginavo che sarebbe andata così" continuo per tranquillizzarlo.
"Mi dispiace vederti annoiata. Potresti andare a fare un giro, tanto abbiamo quasi finito con le riprese! Quando poi andremo in hotel sarà tutta un'altra storia, vedrai"
Seguo il suo consiglio. Faccio una lunga passeggiata per il paese e mi godo la vista delle montagne e dell'aria fresca sulla pelle.
Dopo circa un ora ritorno per vedere a che punto erano e per mia fortuna avevano finito.
"Ora pausa pranzo, ci vediamo più tardi. Grazie a tutti" annuncia il produttore mentre il cameraman spegne la telecamera.
"Si va in albergo finalmente" sospira Federico prendendo posto accanto a me sull'auto, "non abbiamo ancora iniziato e sono già stanco"
Okay. Nemmeno lui si sta divertendo.Arriviamo in albergo e resto affascinata dal lusso. Un hotel ben curato e con una vista mozzafiato.
Veniamo accolti da una folla di fan urlanti, evidentemente si era già sparsa la voce di dove avremmo soggiornato.
"Si vede che non sei abituata" sorride Fede riferendosi alle urla, ai flash ed alla confusione a cui avevo appena assistito.
"Non so come fai a sopportare tutto questo"
"È il mio lavoro. È grazie a loro se guadagno" Mi giro verso la porta d'ingresso per osservare le ragazzine urlanti. No, non lo sopporterei. Dover rinunciare alla privacy ed alla tranquillità quotidiana è impensabile per me.Ci sediamo nella hall in attesa di ricevere le chiavi delle camere.
"Ecco a voi" il produttore le appoggia sul tavolino. Le conto 1,2,3,4.
Sono solo quattro.
"Ehm, mi scusi, ma la mia di chiave?" domando timidamente.
"Abbiamo prenotato solo quattro stanze per i giudici. La vostra è matrimoniale" risponde.
"Dev'esserci un errore" esclama Federico al mio posto.
"Nessun errore! Avete detto che sareste stati in due e noi davamo per scontato che l'ospite fosse la signorina Giulia"
Federico si alza di scatto dalla poltrona ed inizia a suonare con insistenza il campanello appoggiato al bancone.
"Posso aiutarla?"
"Buongiorno. Avremmo bisogno di un'altra camera per la mia amica"
"Un attimo solo" risponde la ragazza della reception controllando sul computer, "mi spiace ma siamo al completo per questa notte. Posso darle una camera da domani"
Grandioso. Non ci voleva.
Federico si gira guardandomi rassegnato.
"Prendo una camera in un altro hotel"
"Assolutamente no, non ti lascio sola" risponde prontamente, "vedrai, riusciremo a sopravvivere ad un giorno di convivenza" aggiunge sforzando un sorriso.
Sopravvivere? Io non ho dubbi, è proprio questo il problema.Prendiamo tutti insieme l'ascensore e saliamo fino al terzo piano, dove ogni giudice prende strade diverse a seconda di dove è posizionata la propria camera. Rimaniamo ben presto soli.
"Siamo arrivati" avvisa infilando la chiave nella serratura ed aprendo la porta.
Non è affatto male, elegante e raffinata. Sbircio il bagno, il box doccia, l'armadio, il lussuoso letto matrimoniale e sento lo stomaco chiudersi al pensiero di doverlo dividere con lui tra qualche ora.
"Vado a prendere i bagagli, tu mettiti pure comoda" dice prima di sparire.
Torna poco dopo con le valigie, le appoggia ai piedi del letto e si sdraia accanto a me.
"Che ti va di fare?"
"Non ne ho idea, anche perché uscire è impensabile" rispondo facendo notare le urla delle ragazze sotto la nostra finestra.
"Sono ancora qui?" chiede sorpreso gattonando per scendere dal letto e spiando fuori dalla tenda.
"Sí. Non hanno smesso un secondo di urlare il tuo nome"
"Povere" sospira, "per contratto non mi è permesso uscire" dice fermandosi a riflettere, "ma non credo possano vietarmi di salutarle dalla mia camera" aggiunge aprendo l'anta e facendo entrare un boato dalla finestra.
Lo raggiungo e guardo curiosa le sue fan.
"CIAO A TUTTE! RAGAZZE, MI SPIACE MA NON POSSO SCENDERE PRIMA DI STASERA" urla.
Torno a sedermi sul letto e lo guardo mentre cerca di rispondere alle mille domande che gli vengono fatte.
È estremamente dolce da parte sua.**
"Senti, per stanotte dobbiamo trovare una soluzione. Non voglio che litighi con Giulia per causa mia" dico mentre torna a sedersi accanto a me sul letto.
"Io non litigo proprio con nessuno! Innanzitutto, Giulia non lo sa. Ho intenzione di omettere questo dettaglio dal momento che non è colpa nostra se hanno finito le stanze"
"Io non sarei così contenta se il mio ragazzo dormisse con un'altra"
"È proprio per questo motivo che non voglio dirle niente! Ma, a meno che tu non voglia dormire sul balcone cullata dalle urla delle mie fan, io non vedo altra soluzione"
Sospiro.
"E poi non faremo sesso! Cosa c'è di così sbagliato nel dormire insieme come amici?" domanda scandendo bene l'ultima parola.
"Si, forse hai ragione" sussurro in risposta.Federico sorride, "perfetto, allora è deciso! Saremo coinquilini per una notte"
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Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||
Fanfiction"ho sempre pensato che fosse un bel ragazzo ma ero anche dell'opinione che in televisione non si è mai come dal vivo. Lo ascolto parlare, ha una voce sensuale, profonda ed un modo di fare gentile e socievole. Lo ammetto, è bello. Continuo a fissarlo...