I miei occhi vedono solo te, ci sei solo tu

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"Papà, papà, papà!"
Il materasso rimbalza. Nicole carica di energia continua a saltare sul letto fino a quando Michele, si decide ad alzarsi per placarla.

Grazie al cielo, mi stava venendo il mal di mare.

Li osservo con dolcezza mentre le fa il solletico alla pancia, la carica a spalle e la portarla in cucina per servirle la colazione. È così amorevole.
"Oggi cosa vi va di fare?" chiede concentrato ad aprire il pacchetto di biscotti secchi per Nicole.
Faccio spallucce, non mi viene in mente nulla.
"Che ne direste di andare a fare un bel picnic?"

Lo aiuto a preparare tutto l'occorrente per il pranzo: imbottiamo panini, tramezzini, portiamo patatine e biscotti per la merenda ed aiuto Nicole a decidere quali giochi portare. Dopo circa poco più di mezz'ora arriviamo in un parco grandissimo con altalene, scivoli e giostre per i più piccoli.
Gli occhi di Nicole si illuminano e senza aspettare il consenso corre verso la zona bimbi.
"Forse è meglio se vado con lei, ti dispiace?" domanda Michele indicandomi lo zaino con il pranzo.
"Assolutamente no, vai pure! Ci penso io"
Decido di posizionare la coperta sotto un enorme albero sul soffice prato verde e mi ci sdraio sopra guardando Michele da lontano mentre spinge Nicole sull'altalena.
Non avevamo mai passato così tanto tempo insieme e questo faceva in modo che io mi innamorassi sempre più di lui.
"Ho una fame da lupi! NICOLE VIENI!" urla sdraiandosi accanto a me.
Pranziamo e finiamo tutto ciò che avevamo nello zaino, lasciando un pacchetto di biscotti per dopo.

"Dove stai andando?" Nicole indica lo scivolo poco distante, "okay, ma resta vicino"
Restiamo ben presto soli ad osservare Nicole da lontano mentre gioca con altre due bambine. Mi sdraio, Michele appoggia la testa sulla mia pancia, gli accarezzo la fronte e chiudo gli occhi facendomi coccolare dal calore del sole sul mio corpo.
"Stasera torna Giorgia" dico, "credo di voler tornare a casa da lei"
"Va bene amore" acconsente, "sai, questa settimana insieme è volata" aggiunge poi dispiaciuto.
"Lo penso anche io" rispondo baciando le sue morbide labbra.
Michele sorride guardando fisso nel vuoto.
E adesso? A cosa starà pensando?
La risposta non tarda ad arrivare.

"Dovresti venire a vivere da me"
Mi alzo sui gomiti e resto a fissarlo incredula.
È una domanda o un'affermazione?
Mi fermo a riflettere.

"È un passo importante" riesco a dire dopo una beve pausa di silenzio, "forse è meglio se ci penso con più calma"
"Prenditi tutto il tempo che ti serve" risponde mostrandomi un dolce sorriso di speranza.

Andare a vivere insieme?
Sapevo che prima o poi sarebbe successo ma non credevo che la proposta potesse arrivare così all'improvviso.
L'idea mi spaventa. È decisamente un passo importante, il passo che potrebbe rafforzare la nostra relazione e stravolgerla completamente.

Sento la presenza di Federico soffiarmi sul collo. Mi manca l'aria.

Ripenso brevemente e raggiungo una conclusione.
Ho bisogno di più tempo, ho bisogno di sentirmi sicura prima di voler voltare definitivamente pagina lasciandomi alle spalle Giorgia, Denny ed il nostro piccolo appartamento che amo tanto.

"Ci penserò"

**

Ritorniamo in auto diretti verso casa di Marta, il weekend è finito e Michele deve riportare Nicole alla sua ex moglie.
"Vengo anche io"
Michele mi guarda sorpreso, "sei sicura?"
"È giusto che mi conosca, deve sapere con chi trascorre la giornata la sua bambina" rispondo prendendo Nicole per mano per aiutarla a salire le scale dell'alto palazzo.
Suoniamo il campanello e restiamo in attesa di vedere la porta aprirsi.
"Amore della mamma!"
Nicole lascia immediatamente la mia mano per saltare in braccio a Marta, una donna bellissima.
Alta, molto magra e di una carnagione bianca latte. Porta i lunghi capelli di colore biondo ramato legati in un'alta coda di cavallo ed i suoi enormi occhi azzurri nascosti dietro a spessi occhiali da vista dalla montatura di color verde.
"Io sono Chiara" mi presento.
"Marta, la mamma di Nicole" risponde accorgendosi improvvisamente della mia presenza sul pianerottolo.
"Venite dentro! Posso offrirvi un caffè?"
Entriamo e ci sediamo attorno al tavolo in cucina. L'appartamento di Marta è molto carino ma estremamente piccolo, anche di più di quello che condivido con Giorgia.
"Non ti ho ancora salutato!" dice baciando Michele sulla guancia, "si è comportata bene?" chiede poi.
"Certo! È una brava bambina la nostra"

Nostra. Sentir pronunciare questa parola da Michele mi infastidisce. Ero consapevole che sarebbe stato per sempre legato a Marta a causa della figlia, ma in ogni caso, non mi aspettavo di trovare un rapporto così forte di amicizia tra loro.
Sarà pur fantastico per Nicole vedere i suoi genitori ancora felici insieme, ma è decisamente più dura per me dover sopportare le moine da parte della ex moglie.

Mi sento un pesce fuor d'acqua, sembrano un'allegra famigliola penso guardandoli.

"E voi? Da quanto tempo vi frequentate?"
"Da ormai quasi tre mesi" le risponde Michele prendendomi per mano.
Marta osserva le nostre mani unite e le viene un'idea, "ti mostro delle foto di Michele da giovane!" esclama prima di sparire e ritornare
un attimo dopo con il loro album di matrimonio tra le mani.
No, non può essere.

Guardo Michele spaesata ma lui è troppo entusiasta di rivedere le fotografie per accorgersi del mio disagio.
Mi subisco tutti e dico tutti, gli scatti del loro giorno più bello e cerco di ignorare quelli in cui si sbaciucchiavano senza ritegno.

Li guardo entrambi, troppo concentrati a raccontarsi i vari aneddoti della fantastica giornata per accorgersi della mia presenza.
Ne ho pieni i coglioni.

"Scusate l'interruzione ma io ora me ne vado"
Michele si alza e mi raggiunge alla porta.
"No, resta pure! Sei così a tuo agio a parlare del vostro matrimonio" gli dico fulminandolo con lo sguardo, "grazie per il caffè!" stringo la mano a Marta e dando un leggero bacio a Nicole esco dalla casa.

Nonostante Michele mi stesse rincorrendo continuando a ripetere il mio nome, scendo le scale del condominio di corsa senza mai voltarmi.
Riesce a raggiungermi ed afferrandomi il polso domanda, "CHIARA! Ti puoi fermare?"
"Cosa cazzo vuoi?"
Molla immediatamente la presa sorpreso della mia reazione.
"Non mi avevi detto ci fosse ancora del tenero tra voi" riesco a dire infuriata.
"Non c'è"
"Non dire stronzate!"
"Okay. Hai ragione, forse l'album del matrimonio poteva risparmiarselo"
Alzo un sopracciglio, "dici?" chiedo poi sarcastica.
"Io conosco Marta, non è cattiva, solo un po' egocentrica. Sicuramente si sarà sentita minacciata dalla tua presenza e ha reagito male"
"Non mi interessa lei!" dico, "lei può fare ciò che vuole! Sei tu il mio unico problema. Prima di venire a stare da te devo essere certa che tu non sia ancora innamorato di lei"
Michele guarda il marciapiede senza rispondere.
"Se è così devi dirmelo. È la madre di tua figlia, non ci sarebbe nulla di male! Anzi" sussurro senza riuscire a trattenere le lacrime.
Inizio a piangere senza controllo.

Michele mi afferra e mi porta tra le sue braccia, mi asciuga il volto con le morbide mani.
"I miei occhi vedono solo te, ci sei solo tu"

Non gli credo.

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora