Solo un'amica

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"Federico? Intendi Fedez?"
"Scusa ma quanti altri Federico conosciamo?"

Giorgia mi fissa pensierosa, di certo non si aspettava tutto questo.
"Ma lo conosci da poco! Ed è il ragazzo di Giulia. Hai pensato a tutto questo?"
"Sí, non ho fatto altro che pensare per due settimane. Mi dispiace, so che Giulia è tua amica ma non riesco più a mentirti. Dopo stasera non so più come comportarmi, vorrei non essere mai andata in discoteca, vorrei non averlo mai incontrato"

Inizio a piangere in una maniera incontrollata, avevo finalmente lasciato uscire tutte le mie emozioni. Crollo in un mare di lacrime davanti allo sguardo triste di Giorgia.

"Hey! Calmati, respira e ragioniamo insieme. Per prima cosa stai tranquilla per la serata, non hai rovinato nulla. Se ti può consolare, la festa è andata avanti e nessuno ha più parlato dell'accaduto. Sopreman era contento e Federico anche, quindi è tutto okay"
Sorrido.
"Nessuno ce l'ha con te, nemmeno io. L'unica cosa che mi ferisce è che non mi hai detto di Fede fin dall'inizio! È vero, Giulia è mia amica, ma anche tu lo sei! Dovresti saperlo, io non ti giudico. Ci sono sempre stata per te e continuerò a farlo"
Mi prende il viso tra le mani ed asciugandomi le calde lacrime sussurra, "andrà tutto bene. Troveremo una soluzione insieme! Non ti preoccupare. Tu non sei sola"

**

Erano passati tre giorni dalla festa e non avevo risposto alle mille chiamate ed ai mille messaggi che continuavano ad arrivarmi sul cellulare. Mi ero chiusa in me stessa.

Sapevo che il mio comportamento era del tutto sbagliato, ma non avevo voglia di ripensare alla festa ed a Federico.

Come previsto ero tornata dai miei per il weekend, e nonostante fossi stata via meno di una settimana, erano contenti di vedermi.
Non avevo fatto nulla di entusiasmante, avevo visto i miei amici ed ero uscita con loro il sabato sera.

Con un sospiro salgo sul treno, non ho nessuna voglia di tornare a Milano.
Prendo posto vicino al finestrino, metto le cuffie nell'orecchie e schiaccio play.
La riproduzione casuale fa partire L'amore Eternit ed io mi rilasso ascoltando la sua voce.

"Gli opposti si attraggono ma amano i propri simili, sentimenti tossici per loro non c'è cura perché l'amore eternit finché dura"

Non potevano esserci parole più adatte per quel momento.

**

Il treno rallenta, mi preparo a scendere.
Si apre la porta e trovo Denny ad aspettarmi.
"Cosa ci fai tu qui?"
"Sono venuto a prenderti"
Mi guarda pazientemente in attesa di una risposta, ma resto pietrificata a fissarlo senza dire una parola.
"Dammi qua. Te le porto io" mi ruba dalle mani le valigie e saliamo sulla sua auto.

"Si può sapere perché non rispondi? Perché non rispondi più a nessuno?" inizia a rimproverarmi, "guarda che è tutto okay! Siamo solo preoccupati per te. Smettila di pensare alla festa e ritorna in te, sono cose che succedono!"
"Non è questo il punto"
Denny distoglie lo sguardo dalla strada solo per un secondo, in modo da riuscire a guardarmi in faccia.
"E allora cosa hai?" domanda ritornando a concentrarsi sulla guida.
"Da quando conosco Fede non sto bene, è tutto un casino. Continuo a pensare a lui nonostante abbia una splendida la ragazza al suo fianco, continuo a sperare ed a interpretare male le sue attenzioni, mi illudo ogni volta per poi scoprire che per lui sono solo un'amica. Sai, dopo un po' diventa deprimente"
"Lui ti vuole bene davvero, non è giusto il tuo comportamento nei suoi confronti. Questo weekend non ha fatto altro che pensarti, a preoccuparsi per te! Durante il concerto ha cercato di chiamarti ogni volta che poteva, nonostante le prove, i cambi d'abito e tutto il resto, ma tu non hai risposto nemmeno una volta. Non ci si comporta così Chiara"

Ha pienamente ragione. Non meritava un trattamento tale ed ora mi sento terribilmente in colpa.

"Scusatemi tutti, davvero. Non so cosa mi sia preso. Luca che fa il coglione con una sceneggiata, io che mi lascio trasportare dalla gelosia nei confronti di Giulia ed il continuo mal interpretare le intenzioni di Fede mi hanno fatto crollare. Ho reagito male"
"L'importante è che tu sappia che ti vogliamo bene"
"Grazie Den"

**

Arriviamo davanti casa, Denny mi aiuta a scaricare le borse ed a sistemare il tutto.
Avevo finalmente finito con il trasloco, il che significa che non avrei mai più portato le valigie avanti ed indietro da Milano. Fantastico!

"Festeggiamo la fine del trasloco?" chiede Denny con una bottiglia di aranciata in mano, "non ho trovato di meglio in frigo"
"Andrà bene lo stesso" rido mentre me ne versa un bicchiere.
Brindiamo e ritorno ad essere felice.
"Ti andrebbe di fermarti a cena? Ci sarà anche Giorgia"
Denny mi guarda con aria spaventata.
"Tranquillo, non dovrai cucinare! Ordiniamo una pizza" dico per tranquillizzarlo.
Ci sediamo sul divano ed aspettiamo il rientro di Gio guardando cartoni animati.

"Dopo aver mangiato tutta la pappa a letto presto! Non si discute" ci prende in giro una volta rientrata.
"Ma è Adventures time! Non è un cartone per bambini. È più complesso di quello che credi, si parla di bombe nucleari, mutazioni genetiche..."
"Si certo" lo interrompe Gio.
"Pff! Non capisci proprio nulla"
Denny la ignora ritornando a guardare la tv mentre io mi alzo e la raggiungo in cucina.

"Si, tre pizze! ... Per le sette un quarto? ... Ok! Va bene grazie"
"Hai ordinato ?" le chiedo mentre riaggancia il telefono.
"Sí, come mai c'è Denny?"
"È venuto a prendermi in stazione per parlare un po' "
"E come è andata?"
"Bene. È stato gentile"

Restiamo per qualche minuto in silenzio. Sentivo la sigla del cartone animato, evidentemente era iniziata un'altra puntata.

"E Federico l'hai sentito?"
"Oggi non mi ha ancora chiamata e non credo nemmeno che lo farà, ha un concerto stasera"
"Potresti mandargli un messaggio"

Potrei, ma non voglio.

Ci sediamo a tavola, le pizze erano arrivate ed il profumo riempiva la stanza.
Denny entra in cucina saltellando, "si mangiaaaaaa!" esclama buttandosi a capofitto sulla sua tonno e cipolle.

"Qualcuno vuole?" chiedo dopo cena, accendendo la macchina per il caffè.
Il display si illumina ed il mio cellulare inizia a suonare. Federico.
Sia Denny che Giorgia restano immobili a fissarmi.
Prendo l'iPhone e lo guardo, indecisa su cosa fare.
Rispondi continuano a ripetermi.
Trascino il dito sullo schermo e porto telefono all'orecchio.

- allora esisti!
- si, ciao Fede come stai?
- io sto benone! Ero in pensiero per te, che fine hai fatto? Sei sparita.
- si lo so. Mi spiace.
- ma è tutto ok? Stai bene?
- si davvero, volevo sparire per qualche giorno dopo quello che è successo alla festa.
Sento sospirare Federico dall'altra parte della cornetta.
- non è stata colpa tua! Era ubriaco. Non hai fatto nulla di male, anzi. Non farlo mai più, non ti permetto di abbandonarmi così, senza motivo, senza una spiegazione.
- okay.
- Non ti voglio perdere, sei importante per me! Promettimi che non lo farai mai più!
- mmm
- è già un'inizio, ora devo andare! Sono nel backstage e tra poco iniziamo.
- in bocca al lupo
- grazie. Ci sentiamo dopo se non sei già a dormire oppure domani, okay?
- okay

Entrambi mi fissano curiosi di sapere.
"È inutile che mi guardate così, non mi ha detto nulla di speciale! Mi ha fatto lo stesso identico discorso che mi avete fatto voi: non è stata colpa tua, non sparire mai più così senza darmi una spiegazione, sei importante e non ti voglio perdere e Blablabla" recito.
"Sei importante e non ti voglio perdere?" chiede Denny sorpreso, ripetendo parola per parola quello che avevo appena detto.
"Sí, che c'è di strano?"
"C'è che io conosco quel ragazzo e so per certo che mai a nessuno ha detto frasi del genere, soprattutto ad una ragazza. Fede è uno che pesa bene le parole che usa, quindi fidati se ti dico che forse non sei proprio solo un'amica"

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora