Non staró correndo troppo?!

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Citofono a Giorgia per farmi aiutare con le valigie mentre in mano tenevo stretto il biglietto da visita di Luca con il suo numero di cellulare.

"Eccoti finalmente! Hai fatto tardi"
"Si lo so, la verità è che ho conosciuto un tipo carino in stazione e si è offerto di accompagnarmi fino a casa"
"Davvero? E chi è?! Voglio sapere tutto!"

Saliamo in casa a fatica, era davvero difficile rispondere alle mille domande di Gio sparate a raffica e portare contemporaneamente le due pesanti valigie su, per due rampe di scale.

Per poco mi scoppia un polmone.

"Uhm.. Luca.. Avvocato che abita qui in zona.. Sai che non ho presente?! CHE RABBIA. Sono troppo curiosa" continuava a ripetere come un disco rotto.
"Ma sì Giorgia, non importa! Stai calma" le rispondo ridendo, "ci sono state novità da quando sono partita?"
"No, nulla di importante. È venuta a trovarmi Giulia, mi ha raccontato del concerto e della sorpresa che ti ha fatto Federico! Immagino la tua faccia" ride divertita pensando al mio totale imbarazzo.
"Si appunto, lasciamo stare" taglio corto io che non avevo nessuna voglia di tornare sull'argomento.

Questo Federico mi sta assillando la vita. Inizia a diventare davvero complicato lasciarselo alle spalle se la sua presenza torna ogni volta imperterrita a farsi sentire.

Fortunatamente Giorgia era tornata pensierosa e stava concentrando tutte le sue forze per capire chi fosse questo misterioso Luca di cui le ho parlato.

**

Avevamo trascorso il resto del pomeriggio a sistemare le mie cose ed a oziare insieme sul divano.

Amo stare in compagnia di Gio è una ragazza così solare.

All'ora di cena ci sediamo al tavolo, petto di pollo ed insalata nel piatto. Sto per portare la forchetta alla bocca quando, "LUCA IL ROMANO!" urla facendomi cadere il boccone di carne.
"Ma sei impazzita?!"
"Luca! Quello di Roma! Ci sono arrivata finalmente, ho capito chi è! Ora posso darmi pace. È un figo assurdo, bel colpo amica mia!" esclama ammiccando.
"Quindi lo conosci?"
"Certo! Viene nella mia palestra. È molto gentile, o almeno mi da l'impressione di esserlo"
"Ti farò sapere, se davvero andremo a prendere un caffè insieme"

Finita la cena vado in camera e recupero il biglietto che mi aveva lasciato quel pomeriggio. Gli invio un messaggio in modo che anche lui potesse avere il mio numero salvato sul telefono.

Chiara
Dove è il mio portaborse preferito?

*bip-bip
La risposta non tarda ad arrivare

Luca
Presente! Finalmente ti sei fatta sentire anche se, più che portaborse preferirei supereroe. 😝

Chiara
Addirittura?! Non esageriamo adesso.

Luca
Ahahahah tanto sappiamo che è così 😉
Allora per quel caffè ?

Chiara
Mi va bene qualsiasi sera, dimmi tu.

Luca
Domani? Mi piacerebbe rivederti subito.

Chiara
Va bene domani 😊

Luca
Non starò correndo troppo? Ahahahahahah

Chiara
Macché Ahahahah 😊 ho detto che va bene ☺️

Resto con il telefono in mano per diversi minuti ma di Luca nessuna traccia.
Decido quindi di leggere un libro, lo afferro dallo scaffale e riprendo da dove avevo messo il segno.
Giusto il tempo di leggere un paio di pagine ed il suono del telefono torna a distrarmi.

*bip-bip

Luca
Ed ora? Sei ancora sicura che io non stia correndo troppo?

Rileggo il messaggio più e più volte senza comunque capirne il senso.

Chiara
???

Luca
Affacciati.

Scendo dal letto, apro la finestra e guardo giù. Non ci potevo credere, Luca.

"Se davvero pensi che non stia correndo troppo esci con me adesso!!" urla.

Mi sento il viso in fiamme.
Ringraziando il cielo che fosse sera e che era impossibile che si fosse accorto del mio imbarazzo. Decido di raggiungerlo.

"Buonasera signorina" mi abbraccia.
"Ciao"
"Dove andiamo?"
"Io mi sono trasferita ufficialmente oggi. Non conosco molto di Milano"
"Vorrà dire che ti dovrai fidare di me"

Camminiamo per una decina di minuti fino ad arrivare in un piccolo locale nascosto infondo ad un vicolo buio. Al suo interno sedevano tante coppie di innamorati.

"Buonasera, sapete già cosa ordinare o vi porto le liste?" domanda la cameriera a Luca mostrandogli un sorriso a 32 denti.
"Due caffè. Per me in tazza grande, grazie" risponde lui non accorgendosi di come la ragazza volesse una maggior attenzione da parte sua.

"Si può sapere perché ridi?"
"Perché non è possibile che tu non ti sia accorto di come ti ha guardato la cameriera"
"In che senso?" chiede preoccupato.
"Nel senso che le stai carino! Svegliati amico" rido mentre con delicatezza gli do un leggero colpo sul gomito.
"Davvero? Appena torna verifico" risponde con un sorriso, "sono contento che tu abbia accettato il mio invito" aggiunge poi accarezzandomi la mano.
"Grazie per avermi invitato"

La cameriera è di ritorno con due caffè fumanti sul vassoio.
"Ecco, uno a te ed uno a te"  le brillano gli occhi mentre appoggia la tazzina sul piccolo tavolino di vetro.
Luca le tocca un fianco e guardandola in viso le sussurra ammiccando, "grazie mille"
La ragazza rossa sulle guance indietreggia ed andando a sbattere contro il tavolo vicino rovescia il thè freddo del cliente sul pavimento.
"Mi perdoni! Gliene porto subito un altro!"
starnazza imbarazzata prima di fuggire dietro al bancone.
"Avevi ragione! Ma non credevo che avrebbe distrutto metà locale. Mi sento terribilmente in colpa" esclama Luca cercando di trattenere le lacrime agli occhi. Non riusciva a smettere di ridere e nemmeno io a guardarlo.

La serata era trascorsa piacevolmente e dopo il caffè avevamo deciso di concederci una lunga passeggiata in centro.

"Quindi domani è il gran giorno?" chiede riferendosi al lavoro.
"Esatto"
"Sei in ansia?"
"Un pochino, ma è normale no?"
"Andrà bene vedrai!"

Lo osservo.
Non so dire se per Luca riuscirò mai a provare qualcosa di più di una semplice amicizia, anche perché non è il genere di ragazzo con cui esco di solito, ma devo ammettere che sto bene in sua compagnia.

"Bene, siamo arrivati" annuncia una volta arrivati davanti casa.
"Grazie per la bella serata, sono stata bene!" sorrido prima di voltarmi e dargli le spalle per poter infilare la chiave nella serratura.
Apro il portone.

"Buonanotte Luca, ci sentiamo!" lo abbraccio ma prima di poter entrare in casa lui mi afferra per un braccio riportandomi a sé.

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora