Miss&Mr Hyde

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"Ricordi? Io e te a Courmayeur. Cantavi questa canzone sotto la doccia, ignara che io fossi in stanza ad ascoltarti"

Sorrido stringendo le mie braccia intorno al suo collo e prima di mollare la presa gli do un affettuoso bacio sulla guancia.
"Che ci fai qui?"
"Sono venuto a vedere il mio socio Ax"
Non gli credo. Resto a fissarlo in silenzio per qualche secondo, un sopracciglio più alto ed attendo pazientemente che mi racconti la verità.
"Okay, sono venuto a cercarti"
"Sei partito da Milano?"
"Oddio no, sono davvero con Ax! È tutto il giorno che sono dietro nel backstage"
"Potevi dirlo prima! Saremmo passate a salutarti"
"Ho preferito farti una sorpresa, contenta di vedermi?"
Non rispondo, mi limito a fargli una linguaccia e voltandomi cerco di concentrarmi di nuovo sul concerto.
Anna non faceva altro che guardarmi, sorridere in direzione di Federico ed io non posso fare a meno di chiedermi se fosse così evidente della mia felicità in questo momento.

Siamo noi
che il tempo ci fa il solletico
mentre gli altri si sistemano
e si sposano, poi si spengono
ma noi non siamo come voi.

Le nostre donne invecchiano con gusto
le vostre coi fusò, cameltoe e chirurgo
ma la bellezza pura dura più di una stagione
le vostre kim kardashian
le nostre Sophia Loren!

Le nostre donne sono il vento
che rende un mozzicone incendio
senza ci sentiamo frankenstein
dei mostri ai quali manca un pezzo
lei è l'ultimo frammento
mix letale più di Bonnie & Clyde.

Federico mi afferra il polso ed insieme alziamo le mani verso il cielo urlando, "Siamo Miss&Mr Hyde!"
Restiamo mano nella mano per tutta la durata del concerto, cantiamo insieme le canzoni e ci scateniamo nonostante il poco spazio a disposizione.
La sua mano stretta alla mia mi fa stare bene, le sue dita si muovono sul dorso della mia mano come a farmi tante piccole e dolci carezze. Lo lascio fare, nessuno eccetto noi sapeva di queste nostre coccole nascoste.
Lo guardo mentre mi sorride da sotto l'enorme felpa nera con il cappuccio, indossata senz'altro per non farsi riconoscere troppo dalla gente.
"Sono contenta che tu sia qui"
In tutta risposta Fede si avvicina e mi schiocca un rumoroso bacio sulla guancia.
Guardiamo l'orologio.
È tardi, non durerà ancora molto, penso.
"Chiara io vado, raggiungo il backstage prima che finisca! Solo per raggiungerti avrò fatto un milione di foto, non oso immaginare se dovessero riconoscermi all'uscita. C'è davvero troppa gente" spiega agitato.
"Certo, vai tranquillo e fammi sapere se arrivi sano e salvo" dico baciandolo sulla guancia, "ci vediamo quando torni a Milano" aggiungo poi.
"No, non hai capito. Quando sei fuori di qui mi chiamami" urla Fede cercando di sovrastare le urla dei fan di Ax, "OKAY?"
Faccio un cenno con la testa e lo guardo indossare un paio di occhiali da sole prima di avviarsi, cercando di non attirare l'attenzione, verso l'uscita.
"È completamente matto" dico ad Anna.
"No Chiara, è completamente pazzo di te"

Sulle ultime note di Maria Salvador J-Ax ringrazia il pubblico urlando un GRAAAAZIE BRESCIAAAA con tutta l'aria che gli era rimasta nei polmoni.
Il concerto è terminato e la folla, come una grossa mandria di mucche, si avvia verso l'uscita.
"Non è possibile, pugni e cazzotti anche per uscire! Eccheccazzo!" esclama scocciata Anna cercando ammortizzare con le gambe gli spintoni che arrivavano da dietro.
Riusciamo ad uscire, restiamo per qualche minuto nel vicolo buio accanto per sgranchire le gambe e sciogliere i muscoli.

Non sembra, ma stare in piedi per più di due ore, compressi uno addosso all'altro è stancante.

"Non mi sento più i polpacci! Non vedo di sedermi in metrò" dice avviandosi verso la fermata.
"Sicura di voler andare via subito?" chiedo io.
"Perché? Hai qualche idea in mente?"
"Dovrei chiamare un amico"

Compongo il numero e resto in attesa di sentire la sua voce.
- Chiara! Dove sei?
- Siamo appena uscite, tu sei salvo?
- Certo! Mi ha riconosciuto solo una tipa ed ho dovuto fare la foto con tutte le sue amiche.
- Ti è andata bene allora!
- Direi di sí. State tornando a casa?
- Sí
- Oh, va bene
risponde con tono amareggiato.
- Perché Fede, che c'è?
- Aspetta un secondo

Resto in ascolto. Urla, risate, rumori di sottofondo e l'inconfondibile voce di Fede che dice tieni, parlaci tu.

- Pronto?
- mmm si?
- uuue zia, sono Ax.

Spalanco gli occhi. Anna mi osserva curiosa, allontano l'iPhone e metto la chiamata in viva voce per farle sentire.
Non appena riconosce Alessandro Aleotti dall'altro capo del telefono, trattiene il respiro restando silenziosamente in ascolto.

- Senti un po', il mio socio Fedez chiede se tu e la tua amica avreste voglia di raggiungerci per una birretta! Dai su, non si può dire no allo zio!

Guardo Anna. Sul suo viso si allarga un sorriso mai visto.

- ehm... Va bene, a dopo
- bene! Bello! A fra poco
dice Ax terminando la chiamata.

Resto incredula a fissare il telefono.
Non ci posso credere, ho davvero parlato al telefono con J-Ax?

**

Cerchiamo di trattenere l'emozione mentre ci incamminiamo verso il backstage.
"Non ci credo. Chiara sto davvero per incontrare J-Ax? Dammi un pizzicotto!"
"non ci credo nemmeno io" riesco a dire.
"Non è possibile, sto sognando... AHIA!" urla non appena le pizzico il braccio.
"A quanto pare no, non stai sognando"

La zona è ovviamente transennata e non vedendo nessuno di loro venirci a prendere, decidiamo di scavalcare.
"HEY VOI! Che state facendo?" domanda un omone vestito di nero.
"Dovremmo passare"
"Avete il pass?"
"ehm no, ci siamo dimenticate di portarlo" mentiamo.
"Mi spiace. ma non potete entrare. Andatevene prima che chiami qualcuno"
"Ma lei non capisce!"
"Mandatemi Jim, ci sono due che stanno cercando di entrare nel backstage" comunica il bodyguard attraverso l'auricolare posto nel suo orecchio destro.

In quel momento lo vedo passare ed inizio ad urlare come una pazza, "FEDE! SIAMO QUI"
"Ragazze, che state facendo?" domanda sorpreso.
"Non ci fa passare" rispondiamo noi indicando l'uomo.
"Samuel tranquillo, stanno con me" lo avverte ed il bodyguard si sposta aprendoci il passaggio.
"La prossima volta portatevi il pass" ci rimprovera scocciato mentre sgattaioliamo vittoriose sotto al suo naso.
"Potevi venirci a prendere!" rimprovero Fede colpendolo con un pugno.
"In realtà stavo aspettando la tua chiamata" risponde massaggiandosi il braccio.
Che stupida! Perché non l'avevo chiamato? "Non ha più importanza, ormai siete dentro. Venite di qua" dice poi facendoci strada.
Entriamo sotto l'enorme tendone, lo stesso in cui ero stata dopo il concerto di Fedez.

Ormai ero abituata all'aria del backstage ed una volta dentro, mi lancio sul solito buffet allestito per la band, lasciando Fede da solo a tener compagnia ad Anna.
"Prima volta che vedi il retroscena?" le chiede.
"Sí" risponde lei timidamente.
"Tranquilla, qua nessuno ti dice niente! Guarda tua cognata, non le interessa se qualcuno pensa che è UN INGORDA!" urla lui per farsi sentire. Torno da loro con il piattino colmo di roba da mangiare, prendo il panino al prosciutto e lo spremo sulle sue perfette labbra.
"Stai zitto e mangia!" ordino ridendo.

Il sospiro spezzato, lo sguardo fisso ed il colore rosso sulle guance di Anna mi avvertono che J-Ax dev'essere appena entrato nel tendone. Guardo nella sua direzione ed ogni mio sospetto diventa realtà.

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora