Riconosco chiaramente Michele dalla finestra. Lo osservo da lontano mentre ignaro della mia assenza festeggia tra un brindisi e l'altro.
"Siamo stati via quasi un ora e nessuno se n'è accorto" sussurra stupito indicando Giulia intenta in un accesa conversazione con altre due signore.
Apro la portiera pronta a tornare alla festa quando Fede, afferrandomi saldamente per il polso domanda, "Sicura di non voler rimanere un'altro po' con me?""Non credevo saresti riuscita a farlo" mi confida più tardi riferendosi al tatuaggio.
"Nemmeno io" ammetto.
"Hai già pensato a che scusa inventarti con Michele? Prima o poi lo vedrà" mi ricorda.Cazzo.
"Tu cosa dirai a Giulia?"
"Stai scherzando?"
Lo guardo confusa.
"Credi davvero che con tutti i tatuaggi che già possiedo si accorga di una piccola àncora sulla schiena?"
Non ci avevo pensato.
"e comunque, è abituata alle bravate improvvise. Non avrà nulla da ridire" aggiunge non contento.
Sospiro.
"Mi stai dicendo che il problema è solo mio?"
Annuisce divertito ed io paranoica come sono, mi lascio prendere dall'ansia.
"Cosa gli dico? Perché sono così stupida!"
"Non devi spiegargli proprio niente! L'hai fatto perché ti andava, punto" Federico mi stringe le guance impedendomi di dimenarmi ulteriormente.
"Non mi dirai che ti sei già pentita" chiede interrompendo il mio lungo silenzio.
"Nient'affatto. Non potrei mai pentirmi di qualcosa che mi riconduce a te" rispondo rossa in viso.
Mi osserva con occhi estremamente dolci mentre la sua mano accarezza la mia.
"Saremo uniti per sempre"
"Per sempre" ripeto ammirando il suo sorriso.
Mi avvicino lentamente al suo viso perfetto, annuso il suo profumo ed osservo da vicino le piccole lentiggini date dal sole sulla sua pelle liscissima. Il suo respiro mi solletica le labbra.Ci siamo, il cuore mi martella in petto.
Ci siamo, mi ripeto attendendo il suo bacio."Sai, io credo di"
"GIÙ" esclamo all'improvviso rovinando il momento.Qualcuno era appena uscito dall'ingresso della mostra.
Mi alzo lentamente, quanto basta per riuscire a spiare fuori dal finestrino.
"È Denny" lo informo prima di rimetterci comodamente seduti sui sedili della sua auto.
Lo osserviamo mentre ignaro della nostra presenza, fuma una sigaretta guardandosi attorno nervosamente.
"Ma che sta facendo?"
All'improvviso si dirige con passo deciso verso un gruppo di persone poco distanti.
Strizzo gli occhi e riconosco chiaramente Giorgia, sua madre e suo fratello a braccetto.
"E ADESSO CHI È STO QUA?" starnazza Dennis come un pazzo infuriato.
"Datti una calmata!" gli risponde Gio a tono sotto lo sguardo spaventato dei suoi famigliari.
"No. Non mi calmo, io sono stanco Giorgia! Non ne posso più"
"Ma chi è questo pazzo?" interviene sua madre.
"Mamma lui è Dennis, il mio fidanzato" le risponde, "ti presento mia mamma Lucia e mio fratello Lorenzo" aggiunge lei ignorando lo sguardo stupito e mortificato di Denny.
Oddio, non ci credo. L'ha detto davvero?Increduli restiamo in silenzio a goderci la scena, senza poter fare a meno di ridere guardando la faccia sconvolta di Denny.
"Come scusa?" domanda lui.
"Hai capito bene. Lei è mia mamma, lui mio fratello Lorenzo e tu sei il mio ragazzo" ripete Giorgia decisa.
Sul volto di Denny si allarga un sorriso e la sua rabbia improvvisa scompare.
"Mi scusi signora, permette che l'accompagni?" chiede imbarazzato tendendo alla mamma di Giorgia il braccio tatuato.
Lucia lo afferra ed a braccetto e si dirigono verso l'ingresso della mostra."Non ci credo!" esclamo non appena le porte si richiudono.
"È stata grande!"
"Hai visto la faccia di Denny?"
"Memorabile" risponde trattenendo le risate.
"Senti" ritorno seria, "cosa mi stavi dicendo prima che Dennis ci interrompesse con la sua performance?" domando curiosa.
Federico torna a concentrarsi su di me.
"Non è nulla di importante"
"Sicuro?"
"Perché non andiamo a fare due passi?"**
Illuminati solo dai lampioni, io e Federico passeggiamo silenziosamente in un parco poco distante.
"Quindi?" chiedo curiosa di sapere.
"Quindi niente" risponde più testardo di me.
Sbuffo e prendo posto sulla panchina di marmo, Federico si siede accanto a me accendendosi una sigaretta.
"Perché è così importante?" domanda.
"Perché sono una persona estremamente curiosa. Mi interessa tutto di te, tutto ciò che hai da dire"Aspira una lunga boccata per poi lasciar uscire il fumo passivo dalle narici, "se per te è così importante posso anche dirtelo" dice infine rassegnato.
Lo guardo impaziente.
"Prima ti stavo dicendo che credo di essermi innamorato di te" sussurra imbarazzato tirando della sua amata sigaretta.Il cuore mi si ferma.
Avevo aspettato da tanto tempo che arrivasse questo momento ed ora mi sembra surreale."Ripetilo" ordino.
"Sono innamorato di te" obbedisce mostrandomi il suo sorriso perfetto.
Chiudo gli occhi, ascolto il mio cuore battere veloce e cerco di concentrarmi su ogni sensazione, ogni pensiero, ogni odore ed ogni dettaglio del momento per poterlo immagazzinare nella memoria."Hey, tutto bene?"
"Mai stata meglio" rispondo con un sorriso. Federico porta il braccio intorno al mio collo ed io mi lascio coccolare appoggiando pesantemente la testa sulla sua spalla.
"Ami Michele?"
"Perché?" chiedo impreparata.
"Semplice curiosità"
"Credo di sì. Lo amo anche se non è te"
Sorride compiaciuto della risposta.
"Ora tocca a me, perché ami Giulia? Siete così diversi"
"Ti sei appena risposta. La amo perché è l'esatto opposto di me, la mia metà mancante. Mi da sicurezza. Se dovessi fallire, se la mia carriera dovesse finire domani, io sono certo che lei non mi abbandonerebbe mai"Resto in silenzio a riflettere sulle belle parole spese sul suo conto ed un pizzico di gelosia si fa largo nel mio stomaco.
"E allora perché mi ami? Hai già accanto la donna perfetta, non ha senso"
Federico sorride ed avvicinandosi al mio orecchio sussurra teneramente, "ti amo perché non posso farne a meno"
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Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||
Fanfiction"ho sempre pensato che fosse un bel ragazzo ma ero anche dell'opinione che in televisione non si è mai come dal vivo. Lo ascolto parlare, ha una voce sensuale, profonda ed un modo di fare gentile e socievole. Lo ammetto, è bello. Continuo a fissarlo...