Felicità

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L'utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile.

Rispondi, cazzo!

Avevo cercato di chiamare Federico almeno un milione di volte, ma rispondeva sempre la sua segreteria telefonica.
"Sei pronta tesoro?" domanda Michele facendomi sobbalzare.
Nascondo il cellulare dietro la schiena, "certo amore, possiamo andare" rispondo riponendo l'iPhone in borsa. Ci riproverò più tardi.

Federico's POV
Guardo nervosamente l'orologio, dovrebbe arrivare a momenti.

Avevo fatto tutto alla perfezione, ordinato del sushi dal miglior ristorante giapponese di Milano, apparecchiato la tavola per due e messo della buona musica come sottofondo per creare un po' di atmosfera.
Era da tempo che non mi sentivo così. Nonostante le ragazze e tutte le fan che ero riuscito a portarmi a letto senza troppa difficoltà, avevo finalmente ritrovato quell'emozione, l'emozione di poter trascorrere una serata in compagnia di una persona che mi piace davvero.
Dopo Silvia non sono mai stato sicuro delle donne che avevo al mio fianco, fatta eccezione di Giulia, era abbastanza evidente che puntavano tutte al mio successo, ai miei soldi ed alla mia fama.

I minuti aumentano e con loro anche la mia tensione.

E se le fosse successo qualcosa?
Preoccupato afferro il cellulare e mi accorgo che la batteria è morta. Cazzo.
Lo collego al cavo ed attendo impaziente che il display si riaccenda.
Inizia a suonare all'impazzata, scorro velocemente i messaggi di mia madre, del mio avvocato e delle altre mille persone che quotidianamente mi scassano la minchia. Focalizzo la mia attenzione sulle sue chiamate perse, 25 per l'esattezza, ed il mio stomaco si chiude non appena leggo il suo ultimo messaggio.

Chiara
Si può sapere che fine hai fatto? Ho cercato di chiamarti tutto il giorno! Michele è tornato a casa prima, non riesco a venire. mi dispiace.

Rileggo quelle parole taglienti e senza riflettere premo la cornetta verde.
Il telefono squilla, ma nessuna risposta.
La richiamo.

- Non posso parlare!
Risponde velocemente.
- Ciao amore
- Fede, cazzo! non è un buon momento
- mi hai dato buca
Le faccio notare mentre sospira dall'altro capo del telefono.
- mi dispiace
- Hai intenzione di dirglielo?
- di cosa?
- di noi
Silenzio.
- Chiara?
- Si?
- rispondimi
- non lo so, ho paura.
- cosa significa non lo so? Devi dirglielo!
- Federico, non è un buon momento! E' appena tornato.
- E allora?
- E allora non posso farlo! Come posso dirgli che mi sono bastati due giorni per tradirlo?
- beh, ma è andata così.
Sospira.
- Diglielo e torna da me.
- Federico, ti prego. Basta.
- Non sto scherzando. È già abbastanza difficile sopportare che devi condividere con lui la stessa casa e lo stesso letto. Non aspetterò a lungo i tuoi comodi, non aspetterò che trovi il coraggio.
Sento il suo respiro, ma nessuna sua parola.
- Chiara?
- Allora non aspettarmi.
Dice prima di riagganciare.

Resto incredulo con il cellulare in mano a fissare il suo nome e la scritta Chiamata Terminata.

Era seria?
La rabbia prende il sopravvento, afferro la tovaglia e con uno strattone rovescio le stoviglie a terra, frantumandole in mille pezzi. Come il mio cuore.
Non posso sopportare ancora a lungo tutto questo, non riesco a sopportare l'idea di non averla al mio fianco.

Mi siedo sul divano, porto le mani alla testa per pensare e cercare di trattenere le lacrime e la rabbia.

Che senso ha tutto questo?
Quanto costa restare fedeli a una vita che non ci appartiene e che ci rende sempre più soli?
Quale peso deve sopportare l'animo umano?
Afferro un foglio bianco e scrivo velocemente la risposta: 21 Grammi

21 grammi di felicità
Per uso personale

Noi che non abbiamo dato il massimo
Noi che non abbiamo fatto il classico
Noi fotocopie tutte uguali
illuse di essere speciali
E non ci sono le stelle
Ma comunque stiamo svegli
Con più inchiostro sottopelle
Che sul libretto degli assegni
Noi che in mezzo a queste vipere
Ormai ci si può convivere

Ho consumato 21 grammi di felicità
Per Uso personale
Per andare via di qua
Senza più limiti
Senza più lividi
Un po' più liberi

Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare a occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c'era niente
ne bastava la metà
21 grammi di felicità

Loro con i paraocchi
Lei con i paradenti
E le lezioni di vita
Segnateci assenti
Ci hanno sciolto le certezze dentro al bicchiere
ora ho più ghiaccio nel cuore
che dentro al Jack Daniels
Cuori meccanici per noi sociopatici
Vite noiose, parchi monotematici
Amiamoci, perdiamoci, faranno delle indagini
Finché le nostre lacrime
non romperanno gli argini
Teniamoci stretti, lacci emostatici
Siamo letargici, siamo crisalidi
Siamo romantici , siamo dei sadici
Se il mondo è malato aspettiamo le analisi
Più fradici, più fragili
Prima che il sole spunti,
liberiamoci dal freddo
Copriamoci di insulti

Non ci sono le stelle
Ma comunque siamo svegli
Con più inchiostro sottopelle
Che sul libretto degli assegni
Noi che in mezzo a queste vipere
Ormai ci si può convivere

Ho consumato 21 grammi di felicità
Per Uso personale
Per andare via di qua
Senza più limiti
Senza più lividi
Un po' più liberi

Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare ad occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c'era niente
ne bastava la metà
21 grammi di felicità

Siamo l'effetto collaterale
Di una vita tagliata male
Guardo le ferite che ci hanno lasciato
per poi ricucirle
Con ago e filo spinato

Ho consumato 21 grammi di felicità
Per sognare ad occhi aperti come anni fa
Quando anche se non c'era niente
ne bastava la metà

21 grammi di felicità

In un solo istante riesco dare un senso a tutta la mia esistenza. La felicità non si nasconde dietro ad un bicchiere di Jack Daniel's o a dei party monotematici. Non dobbiamo essere l'effetto collaterale di una vita tagliata male.
La felicità è molto più di tutto questo.

Ognuno di noi deve trovare la sua e nel mio caso, la mia felicità è lei.

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora