Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||

È tutto finito

Nico raggiunge Giorgia in pista, le sussurra qualcosa all'orecchio ed iniziano a ballare insieme.

"Non mi piace, non mi piace per niente questa storia"
"Nemmeno a me" rispondo a Rebecca indicandole l'ingresso.
Giulia è arrivata insieme a Fedez e Denny.

"Oh cazzo!"
Cerchiamo di avvisare Gio del suo arrivo, ma è troppo occupata per accorgersene.
"Ci penso io!" Rebecca corre, accelera il passo spingendosi tra la folla ma arriva comunque troppo tardi. Nico le sta addosso, allunga le mani sul sedere della mia amica proprio nel momento in cui Dennis si accorge di loro.
Merda.
Nonostante la reazione di Gio che cerca invano di allontanare Nico e di fargli tenere la mani al loro posto, vedo l'espressione di Denny cambiare e passare ad uno stato di incredulità e rabbia.
Scende in pista ed afferra Giorgia per un braccio, "chi cazzo è sto stronzo?"
"Denny! Che ci fai qui?"
"Tu cosa ci fai!"
"Sono qui con le ragazze" risponde indicando tutte noi che in silenzio osserviamo la scena.
"Non mi sembra che lui sia una ragazza!"
"Direi di no. Si può sapere tu chi cazzo sei?" si intromette Nico con aria da spaccone.
"Evidentemente il suo ex ragazzo" risponde Denny prima di uscire dal locale visibilmente alterato.

Giorgia si volta, i suoi occhi spenti mi cercano tra la folla. Ricambio il suo sguardo dispiaciuto, ma sappiamo entrambe che questa volta la colpa è solo sua.

"Dai tesoro, vieni a ballare!" Nico la prende per mano e la trascina con forza verso la pista.
"Lasciami!" esclama cercando di divincolarsi dalla sua presa, "lasciami ho detto!"
"Non fare la preziosa! Fino ad un secondo fa non ti dispiaceva sentire il mio enorme cazzo sul tuo culo"
"Come scusa? Io non ho sentito proprio niente" risponde lei sminuendo di proposito il suo orgoglio maschile.
"Che puttana"
"Ci sono problemi?"
Sopre è arrivato insieme a due enormi buttafuori.
"No, nessuno" risponde Nico prima di dileguarsi e sparire tra la folla.
"Se avete bisogno chiamateci"
Sopre ringrazia i due ragazzoni della security prima di concentrare tutta la sua attenzione su Giorgia, "Stai bene?"
"Ora si, grazie" lo abbraccia piagnucolando.

Nonostante l'orribile inizio decidiamo di rimanere nella discoteca, ovviamente in compagnia dei ragazzi. Non credo che organizzeremo più una serata di sole donne.
Federico aveva preso un tavolo e noi tutte ci sediamo ancora visibilmente sconvolte.
"Ma che è successo?"
"Niente Giulia, sono solo tre coglioni"
"Ma ti hanno toccato?"
"Fortunatamente no. Sopreman è intervenuto in tempo" racconta Gio guardando con ammirazione Mattia intento a coccolare Rebecca.
"E Denny?" chiedo all'improvviso.
Giulia fa spallucce, "non lo so" risponde tristemente, "Giorgia, sta volta hai fatto una cazzata"
"Mi ha chiesto semplicemente un ballo ed io non ci ho visto nulla di male" cerca di spiegare.
"Non è comunque una scusa!"
"No, non lo è. Ma vorrei ricordare a tutte voi che è stato Denny a lasciarmi"
E come darle torto?
In fin dei conti aveva ragione.

Decidiamo di non abbatterci ed ordiniamo fiumi di alcool. Dopo circa un'ora le ragazze, non sono più in grado di reggersi in piedi ed io, Sopreman e Fedez siamo costretti a correre dietro a tutte loro per impedire che si facessero male.
Si stavano divertendo. Ballavano senza controllo, senza prestare attenzione alle continue figuracce.
"Amore, scendi da lì" Sopre implora Rebecca, intenta a scatenarsi sul cubo.
Mi guardo attorno, Fede corre dietro a Giulia che oltre ad essere diventata logorroica, ride come una pazza per ogni singola cosa.
A me erano state affidate le ultime due. Tengo d'occhio Vivian, ma la mia principale attenzione è per Giorgia, aveva tentato più volte di togliersi il lungo vestito con la scusa "fa troppo caldo"

Riusciamo a metterle tutte e quattro sedute al tavolo e mentre loro ridono per qualcosa che francamente a noi è incomprensibile, ci prendiamo una pausa, esausti.
"Direi che possiamo anche andarcene" propone Sopreman.
"Credo sia una buona idea! Sarà dura metterle a letto tutte e quattro"
"Va bene ragazzi, datemi il tempo di andare in bagno. Mi scappa la pipì"
Mi alzo dal tavolo e raggiungo a fatica la toilette.

Guardo il mio riflesso allo specchio mentre mi lavo le mani. Sono un disastro.
I capelli spettinati ed appiccicati al viso, il trucco sbavato e per completare l'opera sono completamente sudata.
In poche parole faccio schifo.

Esco dal bagno e mi dirigo verso il nostro tavolo, ma un braccio impedisce il mio passaggio. Nico.
"Dove stai andando?"
"Dai, fammi passare" dico abbassandomi per oltrepassarlo.
I suoi due amici ridono mentre lui mi afferra per i capelli, "la tua amica è una stronza"
"Okay. Riferisco" rispondo dimenandomi.
Non mi lascia andare, stringe sempre di più la sua mano ed io inizio ad avere paura.
Con uno scatto riesco a sfuggire, ignoro il dolore alla testa mentre lascio un'abbondante ciocca castana nella sua mano.
Corro in direzione del tavolo ma una mano mi blocca nuovamente, "dove credi di andare?"
"Portala qui Steven" ordina Nico.

Usciamo da una porta secondaria e ci ritroviamo nel retro della discoteca.
La musica assordante copre le mie urla.
Steven e quell'altro, di cui non conosco ancora il nome, mi tengono stretta contro il muro di mattoni ben nascosta dietro a due enormi cassonetti per l'immondizia.
"Sai, sei molto carina"
Nico si avvicina pericolosamente e sposta dietro all'orecchio l'unica ciocca che copriva il mio viso terrorizzato.
"Non toccarmi"
"Perché sennò che mi fai?" domanda divertito mentre gli altri due ridono compiaciuti.
Gli sputo in faccia.
"Lurida schifosa!" si pulisce con l'orlo della maglia scoprendo sopra ai suoi addominali scolpiti, un enorme serpente tatuato.
"Non ti faremo del male" dice per rassicurarmi, "vogliamo solo giocare"

A quel punto le loro prese si stringono ulteriormente e Nico si avvicina lentamente per aprire i bottoni della mia camicetta. Mi dimeno, urlo e lo colpisco sugli stinchi come posso, scalciando senza sosta.
"TENETELA FERMA!" ordina. Ed al suo comando i due mi fanno sdraiare, mi si gettano sopra di peso mentre le mani di Nico si fanno largo tra le mie gambe nude salendo fin sotto la gonna.
"Vi prego no, vi supplico" imploro tra un singhiozzo e l'altro.

Uccidetemi. Voglio morire.
Urlo con tutta l'aria nei polmoni, urlo così forte da non aver più fiato.

Steven mi tappa immediatamente la bocca.
"AAAAAAAH" urla, "MI HA MORSO!" guardo la sua mano rossa ed assaporo il suo sangue nella mia bocca.
A causa del dolore Steven, non si accorge dell'enorme bodyguard alle sue spalle che lo afferra e lo getta con forza contro il muro, lo stesso muro dove cinque minuti prima mi teneva ferma.
L'altro ragazzo se la da a gambe e subito dietro di lui un'altro della security lo insegue.
E Nico?
Mi alzo a fatica, ma comunque in tempo per riconoscere Federico intento a colpirlo ripetutamente in faccia con rabbia.

Sento le sirene in lontananza. È tutto finito.