Se davvero lo ami correrai da lui

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Chiara's POV

"Tutto sommato è andata bene"
"Spero tu stia scherzando" rispondo infilandomi sotto le coperte accanto a lui, "forse non te ne sei accorto, ma tua madre ha nominato di proposito Marta almeno un milione di volte"
"È normale, erano legatissime" cerca di spiegare.

Era stato un disastro.
Da quando eravamo arrivati a casa dei suoi genitori, sua madre Carmen non aveva fatto altro che paragonarmi alla ex moglie, ed immancabilmente perdevo il confronto.

"Non credo di piacerle"
"Tempo al tempo"
Sospiro e spegno la luce della piccola abat-jour posta sul comodino di legno.

**

Bussano alla porta della camera.

"È permesso?" in punta di piedi entra nella stanza svegliandoci, "buongiorno, avete dormito bene?"
"Ciao mamma"
"Buongiorno signora. Direi di si, è comodissimo questo letto" rispondo portandomi la mano alla bocca per coprire lo sbadiglio improvviso.
"Anche Marta lo adorava. Ti ricordi Michele, quando restava a dormire nel weekend? Sgattaiolavi qui dentro nel cuore della notte, credendo che io non me ne accorgessi" racconta sghignazzando.
Alzo gli occhi al cielo, non ce la posso fare.

Lascio Michele e sua madre in balia dei loro ricordi e vado in bagno a prepararmi.
Accendo il telefono ed intanto che completa il caricamento, lo appoggio sul ripiano per potermi lavare i denti.
Avevo tolto ogni singolo social network. Ero stufa delle ragazzine che mi insultavano ed incolpavano di aver rovinato la storia d'amore del loro stupido rapper.

L'iPhone trema e cade nel lavabo dove io, accorgendomi tardi, sputo il dentifricio sporcando completamente lo schermo.
Cazzo!
Afferro un pezzo di carta igienica e pregando che funzionasse ancora, pulisco il display dalla saliva. Appare l'icona verde di WhatsApp ed accanto il nome Fedez.
Tuffo al cuore, erano giorni che non lo sentivo.

Federico
Eppure mi hai cambiato la vita.

Rileggo il messaggio. Una semplice frase ma che era riuscita a scombussolarmi dentro.

Resto con il cellulare in mano indecisa se rispondere o no a quel messaggio, quando Michele bussa alla porta facendomi sobbalzare.
"Tutto okay? È da un ora che sei lì dentro"
"Ho finito, sto uscendo" rispondo mettendo l'iPhone nella tasca dei jeans.

**

"Quindi avete intenzione di sposarvi?" domanda suo padre Giulio a pranzo.
"Esattamente, ma non si sa ancora quando" risponde Michele prendendomi per mano, "si vedrà" conclude sorridendo.
"E Nicole? E Marta?" sua madre è in allarme.
"Se mi permette, non vedo dove sia il problema. Nicole potrà venire a stare da noi quando vuole mentre Marta, fondamentalmente non credo sia una scelta che riguarda anche lei"
Carmen mi fulmina con lo sguardo ed io, ritorno a concentrarmi sulla pasta che avevo nel piatto.

Finalmente ero riuscita a togliermi un sassolino nella scarpa.

"E da quanto tempo vi conoscete?"
Sto per rispondere quando la vibrazione del cellulare mi distrae facendomi il solletico alla coscia. Federico.
Ma che cosa vuole?
Cerco di ignorarlo e di concentrarmi sul pranzo, ma la vibrazione si fa insistente.
Una, due, tre, continua a chiamarmi ininterrottamente.
"Scusatemi" dico scattando in piedi e dirigendomi verso il bagno di servizio.
Chiudo la porta e porto il telefono all'orecchio.

- che vuoi?
Rispondo con rabbia senza alzare il volume delle voce, non volevo che gli altri mi sentissero. Lo sento sospirare.
- Fede? Che è successo?
- Giulia mi ha lasciato.
Mi prende in contro piede.
- mi dispiace
Un altro sospiro.
- e come stai?
Chiedo non sapendo cosa altro dire.
- ho bisogno di vederti.
- non posso, sono via.
- Lo so dove sei, intendevo appena torni. Promettimi che ci vedremo. Ho bisogno di parlare con qualcuno, con un'amica, con te.
- okay.
- ora devo andare, ti voglio bene.

Riaggancia. Ti voglio bene?
Dov'era finito il ti amo che ultimamente mi ripeteva con entusiasmo?

Resto a fissare il cellulare incredula.
È davvero finito tutto?
È davvero finita la magia?
Sento il cuore farsi pesante senza un valido motivo. In fin dei conti aveva fatto quello che gli avevo chiesto, si era finalmente allontanano da me, ma non credevo che tornare ad essere un'amica qualunque potesse fare così male.

Esco dal bagno leggermente turbata e ritorno a sedermi al tavolo fingendo che non fosse successo niente.

**

Michele era stato così bravo con la campagna pubblicitaria Sisley che al nostro ritorno in ufficio, il lunedì successivo, era stato chiamato e confermato per altri servizi fotografici di grandi marche.

"Sono così emozionato!" esclama preparando la valigia, doveva spostarsi a Roma per qualche giorno.
"Sei sicura di non voler venire?"
"Sicurissima. È il tuo sogno, non il mio" rispondo baciandolo teneramente sulla guancia.
Michele sorride, "bene amore, ci vediamo tra tre giorni" dice poi ricambiando il mio bacio prima di uscire di casa.
Finalmente sola.

**

È giovedì e come ogni settimana vado a casa di Gio per guardare X Factor.
"È partito?" chiede Denny versandomi dell'aranciata nel bicchiere. Annuisco.
"Sicura di non voler venire da me per qualche giorno? Non hai paura a stare a casa da sola?"
"No, tranquilla Gio! Sopravviverò"
Il campanello suona, ci guardiamo stupiti di chi potesse essere e Denny va ad aprire.
"Sí certo, te le chiamo! GIORGIA, CHIARA È CAMILLA!"
Mettiamo in pausa e li raggiungiamo sul pianerottolo.

"Che succede?" domando indicando le enormi valige accanto a lei.
"Sapevo che vi avrei trovato insieme" dice con un sorriso, "ragazze vi volevo salutare. Sto partendo"
La guardiamo, è impazzita?
"Partendo? Per dove?"
"Quando torni?"
Iniziamo a sparare a raffica una marea di domande.
"Non torno" taglia corto lei abbracciandoci.
"Che significa?"
"Cosa stai dicendo?"
"Ragazze, sono incinta!" esclama portandosi le mani sul viso per coprirsi dall'imbarazzo.

Io, Denny e Gio rimaniamo di sasso a fissarla per qualche secondo prima di congratularci per la splendida notizia.
"Oddio, ma di quanto?" domanda Gio accarezzandole la pancia ancora piatta.
"Cinque settimane"
"E da quanto lo sai?"
"Una. Il fatto è che voglio conoscere la famiglia di Rafael, quindi andrò a stare da lui per qualche mese" spiega trattenendo le lacrime di gioia.
"¿estás lista?" Rafael afferra le valigie.
"llego" risponde lei mentre Denny lo aiuta a fare i due piani di scale.
Li guardiamo mentre insieme chiudono le valige nel baule della piccola automobile.
"Manteniamoci in contatto"
Camilla cerca di trattenere le lacrime mentre ci abbraccia, "non ho mai avuto delle vicine di casa speciali come voi due" dice poi mollando la presa.
Sorridiamo imbarazzate e mentre Gio la saluta io torno in casa a frugare tra i cassetti della mia stanza.

"Ecco, questo è per te" dico porgendole un semplice braccialetto, "così non ti dimenticherai di noi"
"Non potrei comunque farlo" risponde Camilla.
Ignoro le lacrime che mi rigano il volto e la stringo a me.
"Promettimi una cosa" sussurra lei asciugandomi le lacrime, "che lotterai per ottenere ciò che ami. Promettimi che se davvero lo ami correrai da lui"

Annuisco e la guardo mentre felice raggiunge Rafael.

Si volta e facendoci un veloce gesto con la mano, prende posto in auto accanto al suo compagno.

Gli uomini mentono ma gli occhi raccontano ||FEDEZ fanfiction||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora