•Capitolo ventidue•

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Dal capitolo precedente...

Ci siamo appena seduti a tavola. Alla mia sinistra c'è Barbara, mentre a destra Ignazio e Gianluca. Mi trovo in una situazione imbarazzante perché c'è Fiamma che continua a fissarmi e provocarmi mordendosi le labbra; accanto a lei siede Sofia che ad un certo punto si alza e viene a chiederci un autografo

Piero: ehi ciao cara
Sofia: tutto bene?
Piero: si grazie e tu?
Sofia: bene bene
Piero: autografo?
Sofia: ehm.. si

Mi mette davanti un quadernino ed io lo firmo

Piero: ecco fatto
Sofia: grazie mille
Piero: bacio?

Inclino la testa in un lato e lei mi da un bacio

Sofia: grazie mille Piero
Piero: figurati, per così poco?

Prosegue con Ignazio e Gianluca chiedendo l'autografo anche a loro. Nel frattempo prendo il cellulare e sul display vedo una chiamata in entrata da parte della mia ragazza, quindi mi alzo per andare a rispondere e mi allontano verso i bagni

Al telefono: 📱

Piero: amore!
Alessia: ehi
Piero: tutto bene?
Alessia: si
Piero: non è vero
Alessia: non mi va di parlarne scusa
Piero: allora qualcosa devi avere
Alessia: si ma nulla di importante, sono sciocchezze
Piero: amore sai che a me puoi dire tutto
Alessia: lo so
Piero: appena torno ne parliamo
Alessia: appena torni non mi trovi più
Piero: cosa? perché?
Alessia: scusami, però domani ho un colloquio di lavoro, non posso lasciarmi scappare quest'occasione perché mi servono soldi per l'università
Piero: perché non me lo hai detto prima?
Alessia: non potevo chiamarti, avevi l'intervista
Piero: si ma un messaggio almeno...
Alessia: lo so ma ho preferito chiamarti adesso
Piero: non mi interessa, potevi scrivermi lo stesso
Alessia: eh scusa
Piero: vabbè pazienza... comunque amore non c'è bisogno che vai a lavorare per pagarti l'università, lo sai benissimo che posso aiutarti io
Alessia: si però non voglio sfruttare i tuoi soldi, non mi sembra giusto
Piero: sei o non sei la mia ragazza?
Alessia: si però io preferisco guadagnarmeli con il sudore della mia fronte e non con i tuoi sacrifici
Piero: si ma...
Alessia: niente ma
Piero: non insisto
Alessia: mi dispiace che sono andata via così
Piero: mi manchi amore
Alessia: ci vedremo presto
Piero: va bene, poi fammi sapere domani per il colloquio
Alessia: sarà fatto
Piero: ah amore ma la tessera dell'hotel?
Alessia: te l'ho lasciata in camera dentro il cassetto del comodino accanto al letto
Piero: ah va bene, grazie
Alessia: grazie a te amore
Piero: ma adesso dove sei?
Alessia: a casa mia
Piero: ah ma a che ora sei andata via da Milano?
Alessia: poco dopo che ci siamo visti
Piero: ah capito, mi dispiace non averti salutato come si deve
Alessia: tranquillo amore, ricupereremo tutto appena tornerai
Piero: va bene
Alessia: amore, ora vado perché sono stanca e poi domani mattina devo alzarmi alle 6
Piero: buonanotte piccola mia
Alessia: anche a te per dopo
Piero: sognami
Alessia: anche tu
Piero: notte

Non mi risponde e quando guardo il telefono noto che ha messo giù. Questa storia del colloquio non mi convince, va bene tutto ma non sono scemo. Già che mi trovo in bagno mi do una specchiata per controllare il succhiotto e fortunatamente noto che con il correttore si vede pochissimo. Mentre esco dal bagno, prendo il telefono per controllare l'ora però quando arrivo sul ciglio della porta vado a sbattere contro qualcuno; alzo lo sguardo e incrocio quello di Fiamma

Piero: oh scusa
Fiamma: tranquillo, tutto apposto

Mi chino per raccoglierli la pochette che gli ho fatto cadere e anche lei fa lo stesso, quindi ancora chinati sulle nostre gambe ci guardiamo sorridendo

Piero: scusami, stavo guardando il telefono e non ti ho vista
Fiamma: tranquillo, non è successo niente

Prende la sua pochette e torniamo entrambi in posizione eretta

Rosso BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora