•Capitolo ventiquattro•

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Dal capitolo precedente...

Giorno dopo...

Mi sveglio di soprassalto, prendo gli occhiali sul comodino e li indosso mentre corro ad aprire alla porta

Piero: Gianluca!

Mi spinge ed entra in camera chiudendo la porta con violenza

Gianluca: dov'è?
Piero: chi?
Gianluca: dove l'hai nascosta!
Piero: Gianluca calmati e spiegati meglio
Gianluca: sei un bastardo!

Mi spinge, però riesco a rimanere in equilibrio

Piero: mi spieghi che cosa minchia ti prende?
Gianluca: lo hai fatto ancora, ti sei liberato di Alessia per scoparti Fiamma
Piero: cosa?

Sbarro gli occhi

Gianluca: hai capito bene, non fare quello con le orecchie da mercante
Piero: non è successo nulla Gianluca, sono solo, Fiamma non c'è
Gianluca: perché non mi hai detto che Alessia è tornata in Sicilia? cosa credevi di fare ieri sera eh?

Mi spinge ancora e questa volta riesce a farmi cadere a terra

Gianluca: mi fai schifo, come puoi fare questo ad Alessia eh? mi hai anche chiesto aiuto ieri

Mi alzo e mi difendo ricambiando lo spintone

Piero: calmati cazzo!
Gianluca: con me hai chiuso
Piero: aspetta

Sta per aprire la porta e andarsene, però lo fermo prendendolo per il polso

Gianluca: cosa vuoi?
Piero: come hai fatto a sapere che Alessia è tornata a casa?
Gianluca: ha chiamato a Ignazio perché era tutta preoccupata per te che non gli rispondevi alle telefonate

Corro a prendere il mio telefono e noto dieci chiamate senza risposta da parte della mia ragazza

Piero: stavo dormendo Gianluca
Gianluca: si, come no...
Piero: ma è verooo, stanotte sono rimasto da solo in camera
Gianluca: e allora perché ieri sera non hai detto niente a me e Ignazio che Alessia era ritornata a casa? volevi ingannarci così potevi avere via libera con Fiamma eh
Piero: non è così Gianluca, non è come credi tu
Gianluca: bugiardo
Piero: vabbè... pensa quello che vuoi
Gianluca: non sono nato ieri
Piero: vattene!

Allungo il braccio indicandogli la porta

Gianluca: ok, però non mi rivolgere più la parola per il resto della vita, d'ora in poi l'unica volta che voglio sentirti parlare è durante un nostro concerto
Piero: stai esagerando
Gianluca: esagerando? esagerandoooo?

Alza il tono di voce

Piero: aspetta aspetta, vieni qua...

Dico appena sta per uscire

Gianluca: sbrigati che ho di meglio da fare
Piero: non è che sotto sotto ti piace la mia ragazza?
Gianluca: ma che stai dicendo? non capisci che sono furioso perché continui a prendermi per il culo?
Piero: io non ti sto prendendo per il culo
Gianluca: allora, facciamo una cosa...
Piero: ti prego basta

Mi metto le mani nei capelli ormai in preda dalla disperazione

Gianluca: se mi dici che intenzioni avevi stanotte, allora io esco da questa stanza facendo finta che tra noi non c'è stata nessuna discussione
Piero: quindi mi perdoni?
Gianluca: allora ho ragione...
Piero: si Gianluca e me ne vergogno tantissimo

Abbasso lo sguardo pentito di avergli mentito ancora

Gianluca: perché devi fare così, perché!

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