•Capitolo cento•

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Dal capitolo precedente...

Giorno dopo...

Ieri sera dopo aver ascoltato quell'assurda conversazione sono tornato in camera a prendere lo spazzolino e il dentifricio solo dopo essermi messo in pigiama. Per tutta la notte non ho fatto altro che immaginare Ignazio che scopa con Alessia. Ok che io e lei non stiamo più insieme, però la cosa che mi fa più schifo è che lui, ha aspettato il momento giusto per pugnalarmi alle spalle.
Non so cosa fare adesso, non so se stanno insieme, non so nulla... anzi, una cosa la so: non voglio rivedere la faccia di Ignazio per le prossime ventiquattro ore

Piero: buongiorno

Saluto il receptionist dietro il bancone

Receptionist: buongiorno, mi dica
Piero: vorrei prenotare una stanza per questa notte se è possibile
Receptionist: ok, aspetti che guardo le disponibilità
Piero: ok

Mi giro e mentre aspetto, resto ad osservare il via vai di gente nella hall

Receptionist: ecco, si, ce n'è una disponibile al piano terra
Piero: va benissimo
Receptionist: perfetto, mi fornisca allora un suo documento perfavore
Piero: subito

Infilo la mano in tasca, e dopo aver preso il portafoglio gli lascio la mia carta d'identità. Quando mi consegna il badge, vado subito in camera a posare la mia valigia e buttarmi sotto la doccia per calmare i nervi. Quando torno in camera sento il mio telefono squillare e quando lo prendo trovo due chiamate da parte di Gianluca e tre da Ignazio. Chiudo gli occhi e quando immagino Alessia sotto il corpo del mio amico, tiro un urlo e lancio in telefono contro la parete

Piero: cazzo, il telefono nuovo!

Corro subito a raccoglierlo, e quando lo guardo, noto lo schermo in mille pezzi.
Perfetto, non si accende... grazie Ignazio!

Ore 23:00

Finalmente dopo una lunga giornata passata sul letto a deprimermi, ho deciso di uscire dalla tana per distrarmi un po'. In questo momento sono al lido Atlantic, seduto in un angolino a bere il terzo drink. Si, basta fare il bravo ragazzo... ho bisogno di dimenticare tutto quello che è successo in questi mesi. Non ho mai bevuto queste robacce che fanno male allo stomaco, però stasera voglio osare e non mi interessa una beata minchia se poi starò male.
Finisco di sorseggiare l'ultimo goccio facendo rumore con la cannuccia, dopodiché mi alzo e vado a prenderne un altro. Quando entro nel bar, davanti al bancone vedo una bellissima ragazza che chiede un chupito. Solo quando si gira verso di me, mi rendo conto che è Fiamma. Matri mia che pezzo di gnocca...
Nella mia vita non ho mai visto una donna capace di trasmettere una tale carica erotica. Sento la mia erezione spingere sempre di più contro i pantaloni.
I miei occhi scorrono lungo il suo corpo. Indossa un vestito nero a tubino che le arriva appena sotto il sedere, con una profonda scollatura che lascia intravedere la sua terza abbondante. Le scarpe nere con il tacco altissimo le slanciano quelle gambe stupende che non vedo l'ora di avere intorno ai miei fianchi. Minchia, se la prendo domani cammina con i tutori alle gambe

Piero: ehi

Mi avvicino a lei e la osservo mentre beve tutto d'un fiato il contenuto dentro il bicchierino

Fiamma: ciao!

Risponde secca dirigendosi poi verso l'uscita. Quando scompare tra la folla, chiedo un altro drink, questa volta uno abbastanza forte. Appena il Barman finisce di prepararmelo, pago ed esco sorseggiando dalla cannuccia. Raggiungo il mio posto per bere tranquillo, però poi vengo distratto da Fiamma che si sta scatenando in un ballo. Quando prima mi è passata di fianco e mi ha guardato con il suo solito sguardo penetrante, non ci ho più capito nulla. Ogni volta che la incontro il mio ormone parte.
Ad un certo punto la vedo spostarsi verso un tavolino poco più distante dal mio, quindi decido di avvicinarmi

Rosso BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora