•Capitolo cinquantaquattro•

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Nel capitolo precedente...

Appena raggiungiamo il salotto, vedo Alessia uscire da una camera con il letto sfatto, con solo la biancheria intima addosso. Che diamine sta succedendo?

Piero: Marco perché la mia ragazza è appena uscita da quella camera mezza nuda?

Domando mettendomi a braccia conserte in attesa di una sua risposta

Ignazio: auguri Marco...

Interviene Ignazio con un ghigno battendogli tre volte la mano sulla spalla

Marco: no Piero, non è assolutamente come pensi tu
Piero: vedo che la storia del finto fidanzamento vi è un pochino sfuggita di mano
Marco: ma no Piero, io Alessia non l'ho sfiorata nemmeno con un dito... apparte qualche abbraccio e bacio sulla guancia per consolarla, ma nulla di più
Piero: sicuro?
Marco: si Piero, io le ragazze degli amici non le tocco
Piero: allora perché sei con l'asciugamano addosso? lo avete fatto?

Domando alternandomi un po'

Marco: innanzitutto ti calmi, e poi smettila di rivolgerti a me con questo tono perché sei ridicolo dopo quello che gli fai
Piero: minchia stai zitto

Sbarro gli occhi guardando dietro di lui per vedere se c'è Alessia

Marco: paura eh?
Piero: adesso mi provochi anche tu come Ignazio?
Marco: senti Piero, Alessia sta malissimo quindi perfavore, chiarisci con lei
Piero: ma io sono venuto qui apposta
Marco: ecco, bravo e miraccomando, basta con Fiamma
Piero: ancora? ma ti cuci quella bocca?
Marco: promettilo
Gianluca: Marco è inutile, il lupo perde il pelo ma non il vizio

Interviene mentre si siede sul divano

Marco: Piero prima che sia troppo tardi... pensa ad Alessia, lei ti ama veramente tanto
Piero: lo so Marcolino, lo so che mi ama, però adesso basta parlare

Dico dopo aver sentito il rumore della porta del bagno

Marco: vai da lei, noi intanto stiamo
qui in salotto
Piero: scusa per come ti ho trattato prima
Marco: tranquillo amico

Sorrido, e dopo averlo abbracciato raggiungo Alessia in camera. La porta è socchiusa, quindi entro senza bussare

Piero: è permesso?
Alessia: oddio non si bussa?

Domanda acida girandosi di colpo per non farsi vedere nuda

Piero: scusa, io pensavo che...
Alessia: e io pensavo che non eri tu

Mi interrompe mentre si gira tranquillamente verso di me dopo essersi agganciata il reggiseno

Piero: giusto, peró prima non hai sentito quando sono arrivato?
Alessia: si, ho sentito la tua voce però adesso mi hai colto all'improvviso
Piero: comunque devo parlarti

Dico mentre mi avvicino a lei che si sta mettendo i jeans

Alessia: aspetta che finisco di vestirmi
Piero: ok

Prende la maglia appoggiata alla sedia, e dopo essersela messa, si siede sul bordo del letto

Alessia: siediti

La guardo e dopo essermi seduto accanto a lei, mi avvicino di più al suo corpo prendendogli subito la mano

Piero: io.... mi dispiace per l'altra sera

Sospiro tenendo lo sguardo rivolto alle nostre mani intrecciate

Alessia: a me invece dispiace che dopo un anno che stiamo insieme, ancora non ti fidi di me
Piero: lo so, hai perfettamente ragione però io quando ti ho vista abbracciata ad Ignazio non ho più capito nulla

Rosso BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora