•Capitolo ottantaquattro•

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Dal capitolo precedente...

Giorno seguente

Eccoci ancora qui, dopo lunghe e interminabili ore lontano dalla mia ragazza, finalmente di nuovo insieme. Non ho passato la notte in ospedale perché l'infermiere non ha acconsentito l'accesso a più di una persona, quindi ho preferito lasciarla insieme a sua mamma e tornare in hotel con i ragazzi. Mi si spezza il cuore vederla in questo stato; spero che si riprenderà il prima possibile

Ignazio: dannazione, perché ancora non si sveglia!

Esclama nervoso continuando a passeggiare avanti e dietro per la stanza

Piero: quello che mi chiedo anch'io..
Gianluca: tranquilli ragazzi, l'infermiere ci ha detto che è fuori pericolo

Guardo la mia ragazza e mi chino verso di lei per baciarla sulla fronte

Piero: oddio ma... scotta tantissimo

Ignazio si ferma e viene a verificare appoggiandogli una mano sulla fronte

Ignazio: minchia è bollente!

Ad un certo punto vediamo entrare l'infermiera con un sacchetto che contiene sangue. Ecco, casca a fagiolo

Infermiera: buongiorno ragazzi

Ci saluta sorridente

Piero: buongiorno, la mia ragazza scotta

L'infermiera mi guarda e si avvicina per toccargli la fronte

Infermiera: scotta un po', però è normale dopo un intervento 
Piero: un po'? è bollente cavolo!
Infermiera: è normale, non preoccupatevi ragazzi
Gianluca: non può darle la tachipirina?

Domanda premuroso

Infermiera: certo, però prima devo assolutamente cambiare il sacchetto della trasfusione

Sospiro e abbasso lo sguardo verso la mano della mia ragazza che continuo ad accarezzare

Piero: quante trasfusioni mancano ancora?
Infermiera: questa è l'ultima
Piero: e poi cosa succederà?
Infermiera: stia tranquillo, la ragazza è forte e si sveglierà presto
Piero: tra quanto più o meno?
Infermiera: è ancora debole perché ha perso molto sangue, però non preoccupatevi ragazzi, il peggio è passato, ci vuole solo un po' di pazienza

Sorride e viene dalla mia parte per controllare la flebo

Infermiera: ragazzi torno subito

Appena l'infermiera esce, stringo la mano della mia ragazza e mi chino per baciarla sulle labbra

Piero: amore, mi manchi tanto; mi mancano i tuoi occhi, i tuoi sorrisi, i tuoi baci, le tue carezze... ti prego svegliati presto, io ho bisogno di te, ho bisogno di guardarti negli occhi e dirti che nonostante tutto ci sarò sempre

Ad un certo punto il monitoraggio dei parametri vitali emette un suono continuo, quindi mentre Ignazio e Gianluca si precipitano a gridare aiuto, scoppio a piangere e resto accanto a lei
stringendogli la mano

Piero: no amore, non puoi lasciarmi proprio adesso, io ho bisogno di te, solo di te.
Ti prego, resisti...

Mi giro e vedo entrare l'infermiera di prima insieme a Ignazio e Gianluca che entrambi hanno l'aria sconvolta come la mia

Piero: che cosa sta succedendo?

Domando piangendo

Infermiera: niente panico ragazzi, è andata in tilt la macchina

Rosso BaroneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora