•Capitolo quarantaquattro•

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Dal capitolo precedente...

Non ci posso credere che mi sto abbassando a questi livelli ma qualsiasi cosa che mi chiede o fa Fiamma, mi eccita molto. In questo momento è difronte a me che continua a guardarmi negli occhi mentre si slega il laccetto dello short. Matri mia quanto mi piace quando mi guarda così

Piero: che sguardo da monella hai in questo momento

Dico mentre mi alzo in piedi per avventarmi sulle sue labbra

Fiamma: come corri Barone...

Mi sussurra non appena sente la mia mano infilarsi dentro gli short

Piero: ho troppa voglia di te Fiamma

La attiro di più al mio corpo premendo la mia natura vogliosa sul suo basso ventre

Fiamma: hai fretta di andare dai tuoi amichetti?

Mi domanda allontanandosi un po' da me per togliersi gli occhiali e appoggiarli sul comodino 

Piero: assolutamente no
Fiamma: allora lasciami fare...

Appoggia le mani sul mio petto e dopo avermi spintonato sul letto, si mette a cavalcioni su di me

Piero: oh sì Fiamma..

Appena si china su di me per leccarmi il collo con la punta della lingua, ansimo di piacere

Fiamma: ho fame di te Barone
Piero: allora mangiami tutto baby

Dopo aver detto questo, scende dal letto ed esce dalla camera per poi tornare con il barattolo di Nutella e la Panna spray in mano

Fiamma: con questi la tua pelle sarà più dolce
Piero: matri mia Fiamma!

Esclamo seguendola con lo sguardo mentre con agilità apre il barattolo di Nutella dopo aver lanciato sul letto il tubetto di Panna

Fiamma: quanto sei eccitante quando parli in Siciliano

Si china davanti al letto e dopo aver appoggiato il barattolo sul parquet accanto a lei, mette la mano sui miei pantaloni e inizia a percorrere tutta la lunghezza con disinvoltura. In tutto questo tempo resto a guardarla senza dire nulla. Appoggio le mani sul letto tenendo le braccia tese e poi chiudo gli occhi per godermi di ogni suo gesto. Trattengo il respiro quando sento la sua mano infilarsi dentro le mie mutande e impugnare la mia erezione; riapro gli occhi ed espiro serrando leggermente la bocca mentre la guardo sempre più eccitato. Mi alzo con il sedere per farmi sfilare i pantaloni e le mutande e quando poi mi libera anche dalla maglietta che stava diventando sempre più fastidiosa, si alza per andare a prendere la mascherina che si usa per dormire

Piero: ti piace farmi impazzire allora...
Fiamma: shhh, sennò ti punisco

Mi dice appoggiando i polpastrelli sulle mie labbra

Piero: mmh quanto sei monella Fiamma
Fiamma: shhhh...

Sorride e mi infila la mascherina

Piero: fai di me quello che vuoi Fiamma, mangiami tutto

Mi infila piano piano la mascherina, sistemandomi l'elastico sulla nuca

Fiamma: vedi qualcosa?
Piero: cieco come una talpa sono

Dico scandendo bene il mio accento

Fiamma: perfetto

Improvvisamente sento la sua bocca sul glande del mio arnese che continua a concentrarsi sullo stesso punto per succhiare via quel poco di Nutella che mi ha messo sopra.
Sono assordato dal mio stesso respiro, lieve e spezzato, che riflette la mia eccitazione

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