1.Casting.

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Lele.
«Sarai inserito nei provini speciali» mi comunicò un ragazzo non appena mi presentai agli studi probabilmente in ritardo.
«D'accordo» risposi semplicemente un po' amareggiato. Non volevo prendere la strada più semplice, volevo fare il percorso come tutti gli altri e guadagnarmi davvero quella maglia.
«Dovrai tornare tra 3 giorni, ma se vuoi domani iniziano i provini di quelli che potranno essere i tuoi nuovi compagni, puoi comunque venire a vederli da dietro alle quinte, potrebbero inserirti all'ultimo, dovrebbero iniziare per le 8» mi sorrise.
«Grazie mille» risposi sempre serio per poi dirigermi fuori da quello studio.
Misi gli occhiali da sole e decisi di prendere una stanza in un bad and breackfast almeno per quella notte, poi avrei deciso cosa fare per i giorni seguenti. Di solito sono sempre stato uno che aveva sempre tutto organizzato e perfetto, spesso infatti, venivo identificato come il 'precisino' della situazione.
Tra i miei pensieri mi ritrovai a camminare senza una meta alle 9 del mattino in una città che a malapena conoscevo. Io ero Napoletano, sono venuto qui a Roma solo per fare i provini che a quanto pare sono già iniziati male. Presi le cuffiette e mi sedetti in una panchina abbastanza isolata, rimasi lì per qualche ora, l'unica cosa che amavo davvero era la musica. L'amavo veramente, amavo inventare e sperimentare e amavo ancor di più ascoltare i capolavori dei più grandi artisti, in genere ascolto tutta la musica e adoro informarmi sulle origini delle canzoni, i loro significati e tutti gli stati d'animo che contengono. Il mio sogno era quello di comunicare alle persone attraverso la mia passione, la musica.
Andai a pranzo e poi andai a fare un giro per la città durante la sera, la giornata passò abbastanza in fretta e intorno alle 7 andai nell'albergo che avevo prenotato, cenai lì e poi mi ritanai in stanza.
Il giorno seguente mi svegliai abbastanza presto e scesi a fare colazione, mi lavai e successivamente mi vestii.
Per le 8 ero pronto, sarei arrivato un po' in ritardo per vedere i provini ma alla fine non mi cambiava più di tanto.
Arrivai agli studi ancora con le cuffiette alle orecchie che sfilai non appena vidi il ragazzo di ieri all'ingresso.
«Hei sei tornato allora» sorrise.
«Si» risposi velocemente accennando un sorriso.
«Comunque io sono Marcello» mi porse la mano che strinsi subito sussurrando successivamente il mio nome.
«Sono uno dei supporter, vi aiuterò nel vostro cammino e se avete bisogno» continuò.
Annuì e mi feci guidare verso il palco.
«Puoi rimanere qui» disse «hanno appena iniziato» mi sorrise per poi sparire nel corridoio.
Entrarono diversi ragazzi tra cui una ragazza che mi colpì particolarmente già da subito.
«Come ti chiami?» le domandò Rudy.
«Chiara» rispose la piccola ragazza.
Iniziò a cantare e le aspettative che avevo su di lei non erano sbagliate, era davvero brava.
Rimasi a guardare i casting per un'altra ora quando decisi di andare via.
Presi le cuffiette e andai verso l'uscita quando qualcuno mi venne addosso.
Tolsi le cuffiette per capire cosa stava succedendo e trovai una ragazza con i capelli grigi che mi urlava contro. Era abbastanza magra, un corpo slanciato, degli occhioni grandi e quei capelli cortissimi, più dei miei.
Indossava un giacchetto nero, una sciarpa grigia e dei leggins neri, ai piedi aveva delle semplici scarpe da tennis anch'esse nere.
«Guardi dove metti i piedi? O sei cieco percaso?» rimasi incantato a guardarla mentre lei scuoteva una mano davanti alla mia faccia.
«Scusa, non ti avevo visto» dissi a bassa voce.
«Sai dove posso chiedere per i casting?» mi chiese cambiando discorso.
«Hanno già iniziato, sei un po' in ritardo» risposi con aria autoritaria.
«Quindi non mi prenderanno nemmeno?» sbuffò rumorosamente.
«Cerca un ragazzo con gli occhi azzurri, ti aiuterà lui» spiegai.
«Okai, ciao!» disse acida.
Feci un cenno con la testa e rimisi le cuffiette, certo che le persone qui erano proprio strane.
Passai il resto del giorno a pensare, pensare alla mia musica, ai casting.. Poi la mia mente vagó sulla situazione che era successa quella mattina. Quella ragazza era strana ma straordinariamente interessante. Non sapevo nemmeno il suo nome e già mi incuriosiva, non sapevo niente di lei eppure mi aveva lasciato un segno.
Non mi restava che aspettare, magari un giorno avremo fatto amicizia anche se, dal suo comportamento non mi sembrava tanto disposta.
I due giorni successivi passarono abbastanza veloci, fino a quando non arrivò il venerdì tanto atteso, quello delle mie audizioni per il banco di amici.
Diciamo che ero abbastanza preoccupato, c'era qualcosa che mi metteva ansia in quello studio.
«Tra 2 minuti tocca a te» dice la voce di Marcello alla mia destra mentre io più teso che mai annuisco velocemente.
«Vai» mi dice appena tutto è pronto. Prendo la mia chitarra ed entro.
«Ciao» dicono i professori appena entro.
«Ciao» rispondo sorridendo.
«Mi chiamo Raffaele Esposito ho 18 anni e vengo da Pomigliano D'Arco in provincia di Napoli» inizio.
Decido di cantare 'Love me now' il mio inedito.
Appena finisco riprendo subito a parlare.
«Ho iniziato a cantare.. In realtà non prestissimo, mi è sempre piaciuto cantare poi arrivati ad un certo punto sono stato zitto perché ero stonato come una campana» dico sorridendo e gesticolando. I prof annuiscono ed io continuo «Poi a 12 anni ho iniziato a scrivere le mie canzoni e da lì mano a mano..» prendo un respiro.
«Cosa scrivi di solito?» mi chiede Carlo.
«Io scrivo in inglese, in italiano.. Ascolto tanta tanta musica, veramente tanta» dico.
«Cosa è per te la musica?» mi domanda la Di Michele.
«La musica me la porto avanti non come un peso ma è una parte di me, scrivo le canzoni per esigenza ma perché senza non avrei un senso emh.. Scusate il gioco di parole.. Diciamo che ho l'esigenza di farla ascoltare agli altri» dico le ultime frasi con un filo di imbarazzo e insicurezza «e quando qualcosa nasce da un bisogno è più forte» dico infine.
«Bene Lele, dato che sei ormai l'ultimo e che questa per te è un'audizione speciale siamo felici di dirti che potrai presentarti domani per l'assegnazione dei banchi, complimenti e in bocca al lupo» mi raccomanda Rudy ed io non posso fare altro che sorridere.
«A domani e grazie» dico infine uscendo.
Il primo passo era fatto, ora mancava solo entrare nella scuola.

Elodie.
«Sono qui perché mi hanno chiamata, non so di cosa si tratta per questo lo chiedo a te» dissi ormai scocciata di questa situazione a quel ragazzo dagli occhi azzurri.
L'avevo trovato quasi subito dopo che quel ragazzino che mi era venuto addosso poco fa mi aveva detto che solo lui poteva aiutarmi.
«Ora chiedo e ti faccio sapere» mi rispose entrando in quel palco. Lo vidi parlare con Rudy Zerbi mentre cercava di spiegargli la situazione. Dopo qualche minuto si stava riavvicinando a me.
«Vieni con me in sala relax, vorrei spiegarti la situazione» disse ed io lo seguii.
«Comunque io sono Marcello e sarò uno dei vostri supporter in questo cammino» parlava mentre camminava.
«Elodie» dissi allungando la mano che lui strinse successivamente.
Arrivammo nella sala relax dove nel divano al centro ci stava seduto un ragazzo con la maglietta bianca, mi sedetti affianco a lui mentre Marcello si mise di fronte a noi.
«Allora, vi abbiamo fatto richiamare perché voi siete stati ritenuti i più bravi in queste continue selezioni che ci sono parallelamente ad amici casting, quindi cercate di dare il vostro massimo, siate carichi per far vedere chi siete realmente.. Tra pochi minuti tocca a voi» finì.
Io mi guardavo intorno e sorridevo, sono sempre stata una ragazza estroversa ma se qualcosa non andava bastava guardarmi negli occhi, molte persome mi criticavano per il mio carattere sfacciato ma era così, se non mi piaci si nota subito senza giri di parole.
«Spero vada tutto bene» ora a rompere il silenzio è il ragazzo alla mia sinistra.
«Il mio obbiettivo è essere serena» aggiungo io.
«Venite qui» ci fa segno Marcello ad andare vicino a lui.
«Mani al centro e.. merda, merda, merda!» urliamo tutte e 3 insieme con un sorriso spontaneo.
Rimaniamo qualche minuto soli io e quel ragazzo così entrambi ne approfittiamo per conoscerci.
«Come ti chiami?» chiedo.
«Alessio La Padula» risponde lui.
«Io sono Elodie, Elodie Di Patrizi» dico quando una voce dalla tv di fronte a noi mi dice di andare sul palco per iniziare il mio casting.
«Ciao Elodie» dice qualcuno appena entro «parlaci un po' di te» continua la voce di Zerbi.
«Sono romana ma vivo a Lecce da 5 anni» dico con le mani dietro la schiena in segno di imbarazzo.
«Ti diamo la possibilità di scegliere un pezzo che possa essere un po' il tuo biglietto da visita» è sempre il pelato a parlarmi.
«Feeling good di Nina Simone» dico tranquilla per poi iniziare a cantare.
Appena finisco mi dicono di parlare ancora un po' di me.
«Ho fatto tanti lavori, anche se mi piaceva la musica e il canto non ero abbastanza coraggiosa, fino a che mi sono licenziata dal lavoro che facevo e mi son detta vabbè tanto vale provare» sorrido «e quindi mi mantengo così da un po'» dico e continuo a sorridere.
«Avevi paura di essere giudicata?» mi chiede sempre lui.
«Si» rispondo semplicemente.
«Sei nel posto giusto allora!» ride il professor Di Francesco.
«Beh crescere è anche questo» sorrido anche io e qualcosa mi fa commuovere.
«Ti sei emozionata?» parla sempre Rudy.
«Tutto bene» dico muovendo le braccia nervosamente mentre rido e piango allo stesso tempo, loro sorridono.
«Come mai ti sei commossa?»
«Non lo so, sto bene e mi fa piacere che stia bene» dico e mi accorgo di aver detto una frase insensata.
«In italiano canti oppure canti solo in inglese?» mi domanda Di Francesco.
«Preferisco cantare in inglese però la musica italiana è bella quindi la canto» sorrido.
«Facci sentire qualcosa» risponde e così faccio, mi sento i loro occhi addosso e questo mi fa piacere.
«Cosa rappresenta per te la musica?» mi chiede Carlo appena finisco.
«C'è sempre» rispondo «come un'angelo custode, qualsiasi cosa succeda non sarai mai solo» finisco e loro escono per decidere il verdetto.
«Onestamente puoi fare molto di più ma quello che hai fatto a noi ci da delle buone speranze» mi dice la Di Michele.
«Brava, sei ufficialmente candidata al banco di amici» dice infine Rudy ed il mio cuore fa un salto di gioia, finalmente ce l'ho fatta.
Esco e vado dietro le quinte dove trovo Marcello, mi abbraccia ed io ricambio.
«Complimenti» mi dice staccandosi.
«Grazie» dico e sorrido.

Ed ecco il primo capitolo!
Per qualsiasi cosa che sia una critica o un consiglio potete dirmelo tranquillamente❤ Premetto che per quanto riguarda i casting di entrambi non so se è andata veramente così ma la maggior parte delle parole sono quelle perché ho scritto questo capitolo con i video dei loro casting davanti quindi oltre qualche modifica l'altro è tutto vero!
Spero che la storia vi piaccia e vi faccia emozionare, per ora che ne dite? Scrivetemi quello che pensate😘

A love disaster./Lelodie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora