52.Festeggiamo.

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I coach lo fecero ballare, una coreografia dopo l'altra, ma a lui non importava tanto. Non lo avevo mai visto ballare così, con la voglia di far vedere chi era e di cosa era capace.
Appena lo fecero tornare al posto e andò ad abbracciare ad Arianna, posizionata affianco al suo posto, mi venne la voglia di stringerlo tra le mie braccia. Per fortuna subito dopo, Maria diede la pubblicità così scansando tutte le persone che lo avevano accerchiato andai ad abbracciarlo.
«Sono fiero di te fratello!» sussurrai al suo orecchio, mentre lui con gli occhi lucidi mi ringraziava.
Poi due braccia strinsero la mia schiena e quella di Gab, la nostra fragolina.
Fu un abbraccio veloce dato che il conto alla rovescia per tornare in puntata ci fece tornare ai nostri posti.
Il prossimo a scendere davanti alla commissione fu Sergio che ottenne tutti i 'si' dei professori tranne quello di Rudy e dopo aver cantato sotto richiesta dei coach tornò a posto.
Nek chiese di vedere Andreas e dopo averlo fatto ballare Maria fece scendere Nick davanti alla commissione.
Tutti i professori erano convinti sul 'no' ma venne salvato da Maccarini, dopodiché cantò una canzone e tornò su.
Emma voleva vedere Alessio e Nek dopo fece il mio nome ed io scesi.
Mi chiese di cantare 'Love me like you do' al piano mentre tutto il pubblico la cantava con me mi sentivo più al sicuro.
«Volete chiedere altro?» chiese Maria.
«Si, io vorrei sentire 'Diamante'» disse Elisa ed io saltai dalla gioia.
«Perché questa reazione?» domandò subito Maria.
«Volevo chiederlo anche io» ridacchiò Elisa.
Mi portai la mano dietro la testa leggermente imbarazzato.
«Sono molto legato a questo pezzo per ragioni personali» spiegai semplicemente.
Non era proprio questo il modo in cui volevo dirglielo.

Respirerò
L'odore dei granai
E pace per chi ci sarà
E per i fornai
Pioggia sarò
E pioggia tu sarai
I miei occhi si chiariranno
E fioriranno i nevai
Impareremo a camminare
Per mano insieme, a camminare
Domenica..

Insieme, Elodie, io e te, qualunque cosa accada andremo avanti. Io cadrò e tu cadrai ma insieme ci rialzeremo e sempre insieme continueremo a camminare, mano nella mano.

«Vorrei dire per onestà che mi è piaciuto tantissimo quello che hai fatto, mi ha emozionato tantissimo e mi è arrivato moltissimo» mi disse Elisa ed io quasi svenni «Complimenti» sorrise infine.
Mi inchinai sorridendo, felice.
Che gran soddisfazione era quella! Avevo appena cantato una canzone molto intima esponendo i miei sentimenti e i miei pensieri a tutti e lei, Elisa, si era accorta della mia anima.
Potevo chiedere di più? Per ora no.
«Preferiamo ascoltarvi tutti per prendere una decisione» disse poi ed io annuì.
«Lasciando stare la chitarra, a me hai trasmesso comunque» spiega Nek «Io aspetto però, abbiamo voglia di viverti» sorride ed io ricambio valutando l'idea di trovarmi in un sogno.
«Bravo Lele!» esulta poi J-Ax ed io rido ripensando ai nostri vecchi momenti.
«Io e Lele è come se avessimo iniziato una storia d'amore alle medie e adesso ci siamo trovati all'università» ridacchia «Bravo! Però anche io voglio aspettare» conclude ed io torno al posto sorridente come non mai.
Subito dopo Maria chiude la puntata e noi torniamo in sala relax.

«E per Gabriele lalalalalala» continuavamo ad urlare nella discoteca dove di solito andavamo il sabato.
Quest'oggi non avevamo resistito e dopo esserci preparati eravamo andati a festeggiare l'entrata al serale di Gabri.
«E per Gabriele lalalalala» l'avevamo preso in braccio e tutti insieme lo tenevamo in alto facendolo saltare, lui non smetteva di ridere.
«Ce l'abbiamo solo noi, Gabri, Gabri!» urlavamo mentre tutti ci guardavano come se fossimo pazzi.
La serata non proseguì bene, di più.
Ci divertimmo come non mai, se non fosse stato per il coprifuoco saremo rimasti per tutta la notte a festeggiare.
Il giorno dopo, infatti, ne pagammo le conseguenze.
Mi risvegliai con la testa sulla pancia piatta di Elodie, un suo braccio attorno al mio collo e le mie stringevano le sue gambe, al mio fianco Gabriele era addormentato con Chiara sopra il petto.
Mi alzai lentamente per vedere se c'era qualcun altro ma per fortuna eravamo solo noi, andai in bagno e mi sciacquai il viso, tornai in camera e tutti ancora dormivano.
Presi il cellulare ed erano le due e mezza del pomeriggio! Avevamo decisamente esagerato ieri!
«Elo» cercai di svegliarla ma con scarsi risultati.
«Amore» provai, accarezzando la sua guancia.
Gli lasciai un bacio sulle labbra e si svegliò subito.
«Buongiorno» farfugliò cercando di aprire gli occhi.
«È tardi» sussurrai «Aiutami a svegliare questi due» dissi indicandoli. Si voltò ridacchiando per la posizione dei nostri compagni di stanza, con la sua solita delicatezza diede un colpo alla spalla di Gabriele che lo fece sussultare all'improvviso.
«Cosa è successo?» scattò subito, alzando la testa bloccato dal corpo di Chiara.
«Niente, sono le due e mezza del pomeriggio» spiegai mentre lui si portò la mano sul viso.
«Chiara» sussurrò poi, cercando di svegliarla.
Passo una mano sui suoi capelli e le lasciò un bacio sulla guancia.
«Buongiorno» sussurrò lei stiracchiandosi, si guardò attorno e si alzò velocemente dopo aver visto dove era coricata. Gabriele ridacchiò e andò in bagno.

«Gabri vai ad aprire, stanno bussando» chiese Elodie sdraiata sulle mie gambe.
«Il principe e la principessa non possono andare?» sbuffò alzandosi.
«No, piccoletto» gli rispose lei ridendo.
«Non si può nemmeno passare, sembriamo zingari» si lamentò dando un calcio alla scatola vuota di sushi che avevamo ordinato per pranzo.
Il resto della serata lo avevamo passato a stare sul letto a chiacchierare e ridere, Chiara era da Federico quindi eravamo solo noi tre.
Gabri rientrò in camera subito dopo seguito da Ale.
«Scusa il casino» disse la mia ragazza in imbarazzo per le condizioni della sua stanza.
«Tranquilla» sorrise per poi tornare serio «Sono venuto a chiedervi se avete visto i ragazzi della 302» chiese agitato.
«No perché?» rispose Gab risedendosi sul letto.
«Sono usciti verso le sei e non son ancora tornati» spiegò.
Guardai l'orario sul telefono di Elodie: le 21:20.
«Li hai chiamati?» chiesi poi.
«Si, tutti e tre e non rispondono» disse.
«Vuoi che ti accompagniamo per cercarli?» propose Gab alzandosi.
«Se non vi disturba»
«Ma che ce disturba» disse Elo preoccupata alzandosi, ci cambiammo velocemente ed uscimmo dall'albergo.
«Dove andiamo?» chiese Gab mentre si stringeva nel suo cappotto.
«Il bar qui vicino» consigliò la mia ragazza.
Entrammo e di loro nessuna traccia, stessa cosa per altri due bar.
«Raga andiamo a mangiare dai» dissi guardando l'orologio, erano le dieci passate ormai.
«Passeranno casini» sbottò Ale bevendo un sorso di Coca cola.
«Anche secondo me» lo seguì Gab.
«Chissà dove si sono cacciati» continuò Elo.
«Dove li cerchiamo poi?» domandai.
«Facciamo qualche giro ai bar, in discoteca è impossibile, è troppo presto» disse Ale ormai nervoso.

«Elodieee!» sentimmo urlare «Dove vuolete scapparci?» abbracciò la mia ragazza, ubriaco fradicio.

Ecco un altro capitolo, ogni tanto succedono cose strane ahah almeno la storia si movimenta un po' e non rimane banalee, beene ci vediamo al prossimo, un baaciio

A love disaster./Lelodie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora