10.Lui.

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Elodie.
Mi sveglio con un braccio di Lele sulla vita e le nostre mani che si stringono dolcemente, lo guardo dormire e sembra un piccolo panda indifeso.
Lascio la sua mano e mi siedo sul letto dandole le spalle mentre cerco di guardare fuori dalla finestra di fronte a me. Metto i gomiti sulle gambe e abbandono la testa fra le mie mani massaggiandomi i capelli mentre il continuo mal di testa continua a pulsare.
Ho ricordi abbastanza vaghi di ieri sera, scende di me e Lele insieme su un taxi e in ascensore passano nella mia mente mentre ricordo quasi perfettamente il momento in cui mi sono svegliata con la testa su Lele e Gabriele che rideva come un pazzo probabilmente molto più ubriaco di me.
Poi nella mia testa passa la scena di me e Lele sul letto mentre con la mano mi faceva i grattini sul fianco, ripensandoci sento ancora la sua mano calda sulla mia pelle e un brivido mi percorre la schiena.
Mi alzo dal letto e vado alla finestra guardando il panorama di Roma per qualche minuto come se quel paesaggio mi stesse parlando.
Vado a lavarmi la faccia al bagno e guardandomi allo specchio mi spavento da sola! Trucco sbavato e occhiaie stratosferiche, mi lavo la faccia e cerco di togliere il trucco rimasto il più in fretta possibile utilizzando il sapone data la mancanza di struccante in una stanza di soli maschi.
Torno ai letti e vedo Lele sdraiato con le mani dietro la testa e le gambe incrociate.
«Pensavo fossi andata via» ha la voce assonnata e rauca.
«No sono ancora qua» accenno un sorriso e lui rimane sul letto indicandomi di andare vicino a lui. Mi sdraio affianco a lui mentre lui si sposta mettendosi in modo orizzontale e poggiando la sua testa sulle mie gambe.
«Buongiorno comunque» dice guardandomi.
«Buongiorno» dico portando le mie mani sui suoi capelli e giocandoci un po'.
«Hai dormito bene?» chiedo guardandolo.
«Molto» porta la mano sul mio braccio accarezzandolo.
«Hai voglia di fare colazione?» domanda.
«Si ma non ho voglia di scendere giù, tanto meno così» dico indicando la maglietta di Lele che è ormai diventata il mio pigiama.
«Dai vado io» dice alzandosi e mettendosi le scarpe. Esce dalla stanza e dopo circa cinque minuti si riapre.
«Già fatto?» dico ancora sdraiata sul letto mentre una figura che non è Lele entra in stanza.
«Buongiorno» dice Gab massaggiandosi la testa.
«Buongiorno» rispondo e lui si siede accanto a me.
«Dov'è Lele?» chiede girandosi intorno «Oh no hai picchiato e lanciato dal terrazzo il mio conpagno di stanza» replica urlando e io scoppio a ridere.
«Si, qualcosa del genere» dico con aria minacciosa.
«Tu mi fai paura» mi punta il dito contro e io non riesco a smettere di ridere «Lele!» urla.
«Gab sono le 9 del mattino la smetti di urlare?» continuo a ridere mentre parlo.
«Lele amore ti salverò!» urla e la porta si apre mostrandoci un Lele sorridente con il vassoio in mano.
«Gabri che cazzo te urli» dice entrando e mettendo il vassoio sul comodino.
«Oddio Lele! Mio amato compagno di stanza» dice abbracciandolo.
«Ma che sei diventato gay? Non ci vediamo da qualche ora e già ti mancavo così tanto?» ride e non posso fare a meno di notare la sua fossetta.
«Pensavo che Elodie ti avesse ucciso ed invece sei ancora qui tra noi» dice alzando le mani al cielo ed io e Lele ci guardiamo per poi scoppiare a ridere.
«Questi sono gli effetti post sbornia» dice mettendole una mano sulla spalla per confortarlo.
«Okay Elo è arrivato il momento di andare via Gessica e Chiara ti aspettano» mi dice Gabriele con un sorriso.
«Quanto sei stupido!» mi alzo dal letto «Tu non devi andare dai tuoi?» chiedo.
«Siamo qui da poco andrò dalla settimana prossima» si lancia sul letto.
«A dopo allora» dico uscendo.

Lele.
«Quindi avete dormito insieme?» mi chiede ancora Gabriele.
«Si Gab» dico lasciando cadere la testa sul cuscino.
«Solo dormito?» chiede con una faccia maliziosa.
«Si Gab» continuo.
«Si Gab» dice prendendomi in giro.
«Cosa facciamo oggi?» chiedo.
«Non lo so" risponde entrando in bagno per una doccia.
.. «Muoviti» dico fuori dalla nostra stanza mentre Elodie e Gessica ci aspettano in fondo al corridoio per andare a fare un giro in centro.
«Eccomi» dice mettendosi una cuffietta in testa e chiudendo la porta alle sue spalle mentre ci dirigiamo verso le ragazze.
«Chiara?» chiede Gab.
«È con il ragazzo» dice Gessica chiamando l'ascensore.
Arrivati in centro entriamo in un bar e dopo aver vietato a Gabriele di ordinare altro alcool finalmente arrivarono le nostre bevande.
«Sta arrivando» dice Elodie tornando a sedersi vicino a me sul divanetto dopo una telefonata.
«Chi?» chiese Gab.
«Andrea» disse lei.
Mi pare che Andrea sia il nome del suo ragazzo, ma vorrei capire: cosa ci fa con noi?
Dopo qualche minuto arriva un ragazzo con gli occhiali da sole e il cappellino in testa.
«Ciao» dice avvicinandosi al nostro tavolo.
«Ciao amore» dice poi per lasciare un bacio sulle labbra della ragazza affianco a me mentre io cerco di spostarmi verso Gabriele lui si siede affianco ad Elodie dall'altra parte.
«Piacere Andrea, il ragazzo di Elodie» dice facendo un sorrisetto.
«Lo avevo capito» dico acido mentre Elodie mi guarda storto «Sono Lele» stringo la sua mano e appoggio la schiena sul divanetto mentre mangiucchio la cannuccia della mia coca cola.
«Ma che hai?» mi chiede Gab vedendomi camminare con le mani in tasca e lo sguardo puntato sulle persone che camminano davanti a me ovvero Elodie e Andrea.
«Sono stanco, torno in albergo» dico in modo da farmi sentire solo da lui mentre mi giro per andarmene.
Arrivo nella hall e c'è qualche ragazzo della scuola così decido di fermarmi a parlare con loro.
«Tu Lé?» mi chiede Yvonne per l'ennesima volta mentre io sento solo voci lontane immerso nei miei pensieri.
«Cosa?» chiedo.
«Che pezzi ti piacerebbe fare questa settimana?»
«Non lo so, salgo in camera, sono stanco» dico alzandomi e dirigendomi all'ascensore.
Salgo in stanza e mi lascio andare sul letto mentre faccio un giro sui social.
«Lele» una voce calma continua a chiamarmi mentre sento una mano che mi accarezza la guancia.
Apro gli occhi pian piano vedendo la figura di Elodie seduta sul mio letto mentre aspettava il mio risveglio.
«Che c'è?» chiedo con voce assonnata ma risulta più arrabbiata che altro.
«Dobbiamo scendere a cenare» dice come se l'avessi insultata.
«Okay» mi siedo sul letto e lei sta ancora affianco a me.
«Dai andiamo» mi dice ed io annuisco.
«Ma che hai?» continua a fissarmi e non vedo l'ora che questo ascensore si fermi.
«Ho solo sonno» dico.
«Sarà» dice lei in modo poco convinto mentre esce dall'ascensore.
«C'è qualcuno che ti aspetta» alzo la voce indicando il suo ragazzo alla hall.
«Vieni con me» dice tirandomi il braccio.

Cosa succederà ora che c'è anche il ragazzo di Elodie? Posterò probabilmente il prossimo capitolo lunedì perché oggi ho una festa e torno domani mattina a casa e dormirò tutto il giorno, a presto😘

A love disaster./Lelodie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora