65.Rialzarsi.

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«Quanto mi dispiace solo Dio lo sa!» constatò stringendo il mio braccio e posando la sua testa alla mia spalla mentre camminavamo verso l'hotel.
Ci avevano fatto andare via, avevano sospeso tutte le lezioni. Tutti i professori erano dispiaciuti per l'accaduto, chi più e chi meno, proprio come noi.
Andreas lo abbiamo visto per qualche minuto, il viso solcato dalle lacrime completamente rosso dalla rabbia, dalla delusione, dalla tristezza.
Aveva un tutore al braccio che lo teneva immobilizzato, non c'era niente da fare: doveva abbandonare la scuola. Doveva abbandonare il suo sogno. La vita delle volte era proprio ingiusta, per una sciocchezza come un salto andato male ne avrebbe pagato le conseguenze per i prossimi mesi. Avrebbe lasciato il suo posto senza poter fare nulla, senza nemmeno controbattere.
Questo era quello che più innervosiva la mia ragazza, era molto legata ad Andreas e vedevo che i suoi occhi stavano per scoppiare da un momento all'altro.
Strisciava i piedi sull'asfalto, come se non avesse nemmeno la forza di alzarli da terra, il suo viso aderiva con la mia spalla e non le importava se durante i passi poteva sbattere in continuazione.
Teneva il mio braccio come se fosse la sua ancora.
'Poteva succedere di peggio' aveva detto Alessio Gaudino in sala relax, ma per tutti noi il peggio era già questo. Qui dentro eravamo come una grande famiglia e questo fatto ci aveva scombussolato completamente.
«Mi fa così male questa cosa» sussurrò.
«Anche a me, veramente tanto» rispose Gabriele al mio fianco.
«Non ci voleva» ammisi.
«Lo aspettiamo qui?» chiese Gabriele a voce alta.
Tutti annuirono con un cenno della testa, nessuno in grado di dire qualcosa che potesse essere all'altezza della situazione.
Ci sistemammo tutti nella hall, uno sopra l'altro per il poco spazio. Trascinai, come d'abitudine, Elodie sulle mie gambe. La strinsi forte a me e circondai la sua vita con le mie braccia, lei si lasciò andare all'indietro appoggiandosi per essere più comoda.
«Andrà via già da oggi?» chiese Ale attirando l'attenzione di tutti.
«Si, stasera viene a salutarci e dopo cena va via» spiegò Alessio, molto più informato di tutti noi.
L'atmosfera si era fatta molto pesante, i singhiozzi di Michele erano l'unica cosa che sentivamo da ormai svariati minuti e non riuscivamo più a reggere la situazione. Poco dopo si alzò e a passo svelto si avviò verso il bagno principale, Elodie vedendolo lo seguì ed io a mia volta seguii lei. Afferrai il suo polso prima che entrasse in bagno e lei voltandosi abbozzò un sorriso.
Senza dire una parola entrò e strinse immediatamente Michele tra le sue braccia.
«Non è successo niente Michi» sussurrò accarezzando la sua testa e tirando leggermente le punte dei capelli.
«Lo so» rispose lui a singhiozzi.
«Tutto andrà meglio, lui guarirà e continuerà a ballare come ha sempre fatto» gli sorrise guardandolo negli occhi e lui l'abbracciò, di nuovo.
A vedere la scena mi commossi leggermente, mi avvicinai ai loro corpi e li strinsi in un abbraccio triplo, lasciando poi un bacio sulla fronte della mia ragazza.
La prima a staccarsi fu Elo che prese un pezzo di carta igienica per asciugare delicatamente gli occhi di Michi.
«Dai andiamo» sorrise mettendo un braccio sulla sua schiena.
«Eccolo» esordì Michele.
Ci avviammo velocemente alla hall dove i ragazzi avevano appena accolto Andreas avvinghiato alla Peparini.
Era così sconfortante vederlo ancora piangere, più i ragazzi parlavano con lui, più lui piangeva.
«Andree» esclamò la mia ragazza buttandogli le braccia al collo. Lui si staccò dalla Peparini e l'abbracciò con il braccio che aveva libero.
«Mi raccomando Andre spacca sempre tutto, ti voglio tanto bene e ci vediamo fuori» sussurrò lei.
«Ti voglio bene anche io fragolina» rispose lui.

«Che hai amò?» chiesi. Era ormai qualche minuto che non parlava e appena mi voltai per guardarla mi accorsi che si era incantata a guardare il vuoto nel bel mezzo della cena.
«Pensavo» ammise.
«A cosa?»
«A quanto sia strana la vita, un giorno hai tutto e il giorno dopo non hai più niente» disse sinceramente. Mi limitai ad annuire per la troppa tensione.
«Hei Michi tutto okay?» domandai poi al ragazzo accanto a me.
«Mh» disse facendo un cenno con la testa.
«Forza Michi!» lo spronai e lui mi accennò un sorriso.
«Sai che mi ha detto prima di andare via?»
«Cosa?» chiesi curioso.
«Di prendermi il suo posto e non far rimpiangere a nessuno il fatto che lui sia andato via» sorrise «Ora mi sento più motivato, come se al serale devo arrivarci per due» sorrise di nuovo ed io con lui.
«Inoltre mi ha detto che la Peparini gli ha promesso che l'anno prossimo potrà rifare i casting» sospirò «Tutto andrà come deve andare» sorrisi e lo abbracciai.

Ansia.
L'ansia era l'unica cosa che sentivo.
Sentivo l'ansia non tanto per me ma per lei.
A differenza mia però, lei sembrava molto tranquilla.
Eravamo seduti sul muretto dietro le quinte, stavamo aspettando che la redazione ci facesse entrare per iniziare la prima puntata che avremo registrato quel venerdì.
Posai una mano sulla sua coscia e lei si voltò di scatto sorridendomi.
«C'ho un'ansia» confessai.
«Ma va' amò, stai tranquillo che tutto andrà come deve andare» era buffo il fatto che lei tranquillizzasse me e non il contrario.
«Ti amo» sussurrai prima di lasciarle un bacio sulla fronte.
«Anche io» rispose mettendo una mano sulla mia guancia per lasciarci una dolce carezza.
«Forza piccioncini che da domani vivremo insieme!» si intrufolò Gab mettendo una mano sulla mia spalla e una su quella di Elo.
«Si spera» borbottai.
«Ma zitto, che ci porterai sfiga» rise lui seguito dalla mia ragazza.
«Ragazzi iniziamo» ci informò il ragazzo della redazione.
«A dopo amore mio» dissi andando con quelli già al serale.
«Ti amo» mimò con le labbra lei mandandomi un bacio volante.
La puntata era iniziata da circa venti secondi ed io ero già in panico. Nemmeno per la puntata quasi interamente dedicata a me ero così preoccupato. Stavo seduto nello scalino della squadra bianca con Gabriele affianco. La puntata era iniziata con un ricordo per il percorso di Andreas, Maria ha anche annunciato pubblicamente che lui potrà riprovarci l'anno che verrà. La presentazione delle tre giudici di quest'anno mi fece rimanere a bocca aperta. Vidi Elodie commuoversi non appena il video della Bertè passò nello schermo, l'ha sempre amata e averla così a stretto contatto la emozionava già, si poteva vedere dai suoi occhi. Subito dopo ci fu l'eliminazione di Benedetta ed il secondo video di presentazione dei giudici che rappresentava Anna Oxa. I La Rua cantarono, Michele ballò e poi la fecero scendere.
Intimidita fece le scale e si mise al centro dello studio mentre tutti urlavano il suo nome.
«Elodie sei davanti alla commissione» comunicò Maria.
Il mio sguardo incrociò il suo.
Era arrivato il momento di farle capire che io ero lì per lei. Con lo sguardo le avrei dato tutto ciò di cui aveva bisogno. Era arrivato il tuo momento piccola mia.
Nella mia mente solo due parole:
Ti amo.
Ti amo.
Ti amo.

A love disaster./Lelodie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora