28.Racconti.

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Sembravamo una di quelle coppiette che non si rivedrà per chissà quanto tempo mentre stavamo a baciarci in una panchina della stazione.
Ero realmente consapevole dei grandissimi sbagli che continuavo a fare giorno dopo giorno, forse la cosa migliore era continuare così, a vivere senza pensare a nulla e fidarsi solo del cuore.
Da un mese a questa parte l'unica cosa che mi guidava era proprio il cuore anche se ero cosciente del fatto che prima o poi avrei dovuto ragionare e scegliere come dovrebbe fare una persona matura.
Sono sempre stata una con la testa sulle spalle, insomma diciamo che le cazzate le facevo cosciente. Ma questa volta era diverso, non sapevo veramente se quello che stavo facendo fosse o no una cazzata, lo facevo e basta ed era questo il problema che si stava creando.
Quando ero con lui non pensavo a niente se non a noi due, niente sembrava turbarmi o spaventarmi però, quando lui andava via affioravano le milioni di domande, le paranoie e quindi i problemi.
Lo guardai, quegli occhi mi fottevano la testa e mi mandavano completamente in tilt.
«Eccolo» disse amareggiato alla vista del treno.
«Allora ci vediamo» mi allontano per dirigermi verso il treno.
Mi guardava come se stesse aspettando qualcosa così mi avvicinai per baciarlo e capì che stava aspettando solo quello.
Lo guardavo dal finestrino, i suoi occhi puntati sui miei e la voglia matta di rimanere con lui continuava a tormentarmi. Aprii il finestrino e gli feci cenno di avvicinarsi, mi sporsi e le lasciai un ultimo bacio.
«Mi mancherai» confessai timidamente.
«Anche tu, Didì» sorrise.

«Ti aspetto in stazione» dissi chiudendo la chiamata con Sergio e sedendomi lì fuori.
Avremo passato la serata in amicizia e anche il Natale poi sarei tornata a Roma.
Sergio arrivò poco dopo, giusto il tempo di una doccia veloce che subito l'appartamento si affollò di persone. Corsi subito ad abbracciare le due mie amiche più strette che non vedevo ormai da quasi due mesi.
Una serata tra amici era proprio ciò che mi ci voleva poi però arrivò la parte più brutta della serata: le domande.
Tutti sapevano ormai che i miei occhi non potevano mentire e che quindi mi toccava dire sempre la verità, anche se, qualche volta provavo ad ingannare la gente sperando di farle bere qualche bufala.
«Come ti trovi con gli altri concorrenti?» chiesero a Sergio e subito pensai che quella domanda era anche per me.
«Io benissimo, voglio già molto bene a tutti» rispose lui tranquillamente.
«E tu Elo?» come non detto, non potevano risparmiarsi un'opportunità simile.
«Molto bene anche io» dissi.
«Vi guardiamo spesso in tv, Sergio tu e Chiara siete adorabili» commentò Silvia con una faccia da cucciola. Per mia fortuna non continuò quel discorso straziante ma qualcosa mi diceva che ad Alessia, che ormai mi conosceva da parecchi anni, non era sfuggito niente e stava solo aspettando il momento giusto per parlarmi.
Andai a fumare una sigaretta in terrazzo e dopo pochi secondi la ragazza mi raggiunse.
«Tesò» disse accarezzando il mio braccio posizionandosi affianco a me sul divanetto in plastica.
Risposi con un sorriso mentre aspiravo il fumo in silenzio.
«Ti ho visto strana prima» iniziò.
«È successo qualcosa nella scuola?» chiese.
«No niente» risposi buttando fuori il fumo.
«E con Andrea come va?» chiese ancora, questa era la domanda trabocchetto, classica.
«Normale» risposi di nuovo con lo stesso tono di pochi secondi fa.
«Dai Elo, sei poco credibile.. Mi dici che ti succede? Pensavo che il tempo in cui non dicevi le tue cose a nessuno fosse passato, ci conosciamo da una vita!» disse tutto d'un fiato guardandomi mentre io continuavo a far finta di niente cercando di deviare l'argomento ma con scarsi, scarsissimi risultati.
«C'è qualcun altro?» chiese poi dopo aver ricevuto solo risposte secche e a monosillabi.
«No» fu la mia risposta.
Sbuffò rumorosamente così decisi di raccontarle tutto, in fondo era una persona di cui potevo fidarmi e mi avrebbe aiutato a fare la scelta giusta in qualche modo.
«L'ho conosciuto lì ad amici, all'inizio lo odiavo più di qualsiasi altra persona lì dentro poi un mio amico mi disse di provare a parlarci e da lì è iniziata la nostra amicizia. In realtà la nostra non è mai stata un'amicizia, il nostro è sempre stato un rapporto molto strano, non eravamo amici né tantomeno fidanzati ma il legame che ci univa era qualcosa di forte, forse anche troppo. Più i giorni passavano più mi affezionavo a lui nonostante nella mia vita ci fosse Andrea, non credo che la fine del mio amore verso di lui sia dovuta a Lele» svelai il suo nome per la prima volta e continuai «certo ha contribuito ma già da prima che arrivasse lui nella mia vita, Andrea non era più la persona che amavo, mi era quasi indifferente. Ed ora dopo esser tornata a Lecce e averlo incontrato ho la certezza che io per lui non provo più niente e credo che nemmeno a lui interessa più di me anche se continua a dire il contrario. La sua è solo un ossessione, niente di più e niente di meno» fui interrotta dalla mia amica.
«Elo lascialo allora» disse non dando cura a tutto quello che avevo appena detto.
«Troverò il momento giusto» dissi velocemente.
«Riguardo a Lele» disse guardandomi negli occhi prima di riprendere la frase «provi qualcosa davvero?» chiese.
«Io.. Non lo so» dissi consapevolmente. In realtà non ero consapevole di niente, che le cose tra me e Andrea non andassero per il verso giusto era ovvio ma Lele cosa era per me? Questa era la domanda che non aveva alcuna risposta, passava dall'essere tutto all'essere l'essere umano più odioso del mondo.
«Quanti anni ha?» chiese poi all'improvviso e il mio cuore iniziò a battere più veloce dall'agitazione.
«19, oggi» dissi a bassa voce.
Era certo che la polemica per la sua età sarebbe iniziata subito e ciò non avrebbe fatto altro che alimentare i miei dubbi, le mie insicurezze e tutto ciò che di negativo mi passava per la testa, era l'inizio di una catastrofe per i miei pensieri.

Come sempre vi chiedo un vostro parere che mi fa sempre sorridere, al prossimo capitolo e grazie di cuore😍
Ps. Oggi ho incontrato Elodie, è fantastica!

A love disaster./Lelodie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora