30. Due curiosi.

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Si chiuse la porta alle spalle mentre con l'altra mano teneva la pochette brillantinata, le dita lunghe ed esili erano in perfetta eleganza con l'oggetto stretto tra esse. Il vestito nero luccicava di fronte a me sembrava fosse fatto apposta per il suo corpo, la schiena quasi completamente visibile mi stava mandando in tilt il cervello, per fortuna teneva sul braccio un cappotto che l'avrebbe riparata da occhi indiscreti.
«Andiamo?» chiese poi sorridendo ed in quel momento mi accorsi che poteva mettersi anche milioni di brillantini addosso ma assolutamente nulla brillava quanto i suoi occhi. La prima cosa che notai di lei furono gli occhi, quegli occhi cerulei, grandi e pieni di emozioni non possono di certo passare inosservati.
Misi una mano dietro la sua schiena, con fare protettivo, e ci dirigemmo verso l'ascensore. Nella hall mi sembrò che tutti gli occhi furono puntati su di lei, ma in fondo, come potevo biasimarli? Niente da togliere alle altre ragazze ma il fisico di Elodie faceva invidia anche a quello delle ballerine ed era praticamente impossibile non guardarla.
Un pullman ci portò al locale dove trovammo Moro, Braga, Stefano e Giuseppe a cacchierare nel giardino con la scusa di fumare una sigaretta.
«Buonasera» esclamò Braga vedendoci «Auguri a tutti di buon Natale ragazzi» aggiunse spegnendo la sigaretta e depositandola nel posacenere sul tavolino. Dopo aver salutato tutti e quattro entrammo dentro, c'erano proprio tutti! Era bello vederci tutti insieme in un ambito che non sia la scuola, per parlare di tutto ciò che ci circonda e per conoscerci meglio in generale, eravamo una grande famiglia. Ci sedemmo a tavola, eravamo un po' sparsi senza distinzioni di ruoli.
«Elena» disse Alessio all'improvviso facendo zittire parte delle persone che ci circondavano.
«Sei ancora più bella oggi» rise e tutti noi lo seguimmo prendendolo in giro.
«Ragazzi a parte gli scherzi» pronunciò Braga.
«Elodie stai benissimo stasera, complimenti» disse il nostro professore ed istintivamente misi una mano sulla sua gamba accarezzandola dolcemente.
«Concordo, non siamo dentro la scuola e possiamo fare apprezzamenti di ogni genere» esortò Fabrizio facendo ridere la mia Elo e tutti gli altri.
Lei era completamente in imbarazzo e si limitava a sorridere e a stringere la mia mano poggiata sulla coscia.
Poco dopo arrivarono gli antipasti e tra quelli di mare e quelli di pesce, parte del mio stomaco fu riempito. La serata procedeva davvero alla grande, noi ragazzi scoprimmo con gran piacere l'immensa simpatia dei nostri professori. Persino la Celentano, fuori dalla scuola, era una persona adorabile e simpatica.
«Chi fuma?» chiese Moro alzandosi in piedi dopo aver mangiato l'antipasto. Prima di ricevere il primo avremmo aspettato almeno mezz'ora.
Accompagnai Elo fuori a fumare, qualcuno stava in piedi mentre io mi sedetti sul divanetto lì fuori. La prima a raggiungermi fu Elodie che si posizionò sulle mie gambe accendendo successivamente una sigaretta.
«State insieme?» chiese Di Francesco incuriosito.
Lasciai campo libero ad Elodie di rispondere e feci finta di non aver percepito la domanda.
«No..» disse voltandosi leggermente verso di me guardandomi con la coda dell'occhio «Siamo amici» precisò. Sembrò che Carlo non aveva altri sospetti al contrario di Moro e Braga che guardavano me Elodie con uno sguardo piuttosto strano.
«Lele» mi richiamò Moro.
«Vieni un attimo» continuò Braga assecondando il suo collega. Feci alzare Elo dalle mie gambe e seguii i due professori che si erano leggermente spostati dal gruppetto che avevamo creato poco prima.
«Aspetta» disse Braga mettendo una mano sulla mia spalla prima di chiamare Elodie che ci raggiunse subito dopo.
Guardai Elodie notando in lei il mio stesso sguardo, avevamo entrambi paura di essere stati scoperti e che ciò ci avrebbe portato dei problemi all'interno della scuola. Aspettavamo entrambi quello che volevano dirci mentre l'ansia mi divorava all'interno.
«Raga» iniziò Fabrizio. Devo ammettere che tra i professori era quello che preferivo, le sue lezioni erano sempre state molto significative e mi era sempre stato d'aiuto per qualsiasi cosa.
Era una persona d'oro, non solo come cantante, aveva un carattere splendido a parer mio.
Vidi entrambi in imbarazzo, non sapevano da dove iniziare e continuavano a scambiarsi sguardi di fronte a noi.
«Dai Alex!» si lamentò Moro dando una pacca sulla spalla al suo collega.
Dopo averlo fulminato con lo sguardo si decise a parlare «Voi due state insieme» disse velocemente.
«Cosa? No! Non è vero!» esclamò la ragazza al mio fianco gesticolando con agitazione.
«Non era una domanda, era un'affermazione» rise Braga lasciando Elodie allibita e senza parole.
«Non stiamo insieme» risposi io.
La mia, oltre che una risposta, era un ragionamento.
Io e lei non stavamo insieme ed in quella frase non c'era niente di sbagliato perché era semplicemente la verità. Non so cosa eravamo, ma non di certo fidanzati. Non che a me dispiacesse quell'idea ma, non era ancora possibile data la situazione che lei aveva con Andrea.
«Oh avanti!» si intromise Moro «Li abbiamo visti i vostri sguardi!» disse con tono ovvio.
Io ed Elo ci girammo di scatto contemporaneamente guardandoci negli occhi sentendo in sottofondo la risata di Braga accompagnata da quella di Fabrizio.
«Ora dovete solo ammetterlo a noi» sbeffeggiò Braga.
«Non c'è nulla da ammettere» rispose lei infastidita.
«Non ci credo che non sia successo niente tra voi» commento Fabrizio indicandoci.
«Beh..» vidi Elodie addolcirsi nel guardarmi, le sorrisi e parlai per lei «Magari qualcosa è successo» dissi scatenando un sorriso di Moro e un incitamento di Braga. «Qualcosa?» disse compiaciuto.
Dopo vari sguardi che significavano un consenso sia da parte mia che da quella di Elo, decidemmo di raccontare, in parte, ciò che ci stava succedendo. Ovviamente non riuscii a frenare il desiderio di raccontare la fantastica sorpresa che Elodie mi aveva fatto per il compleanno che lasciò sorpreso il professor Braga.
«Wow Elodie, non ti facevo così romantica» la prese in giro lui.
«Ed io non pensavo che lei fosse così simpatico» rispose lei sarcasticamente.
«Non darmi del lei» sorrise «Vai Lele continua» mi incitò a raccontare. Dopo aver finito di raccontare quella vicenda con un sorriso, Elodie sembrava particolarmente giù di morale.
«Che c'hai?» le chiese Moro avvicinandosi a lei.
«Potete tenere questo segreto?» chiese ad entrambi.
«Ma certo!» rispose Fab sorridendo sollevato.
«Il nostro intento non era quello di mettervi in imbarazzo o crearvi problemi eravamo curiosi come delle fangirl!» disse Braga scatenando una risata collettiva.
«Un ultimo favore» disse poi alzando l'indice.
Annuimmo.
Diede uno sguardo a Fabrizio ed insieme urlacchiarono «Bacio!» sembravano veramente due fangirl impazzite e la cosa gli stava leggermente sfuggendo di mano. Scoppiai in una risata a quella scena che mai mi sarei aspettato di vedere e senza pensarci due volte misi le mani sulle guance di Elo stampandole un bacio.
«Ragazzi fatevi dire che siete davvero una bella coppia» confermò Fabrizio stringendoci in un abbraccio.

Ho postato più presto del solito, amatemi. Scusate l'orario ma avevo l'ispirazione 😂 Come potete notare la foto di questo capitolo è stata creata da me in base ai vestiti di Elodie e Lele, almeno avete chiara l'idea dei loro outfit di questa giornata! Spero vi piaccia e come al solito vi chiedo di farmelo sapere attraverso un commento

A love disaster./Lelodie.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora