Quando chiudo la chiamata di Skype con Lia mi metto sul letto ma sento frastuono di sotto, Kian sta alzando la voce, non ditemi che sta davvero litigando di nuovo con Connor per dei stupidi biscotti.
Decido di scendere di sotto perché mi piacerebbe dormire un po' ma invece dei soliti amici casinari trovo solo Anna e Kian, capisco che mi sono messo in mezzo ad una brutta situazione, le ho viste un milione di volte le loro litigate e Anna non è mai stata così abbattuta e Kian mai così cadaverico.
"Oh, scusatemi, non sapevo fossi qui Anna, vi lascio soli" provo a riparare visto che li avevo interrotti.
"Guarda Jc lascia stare me ne sto andando io" la ragazza si alza dal divano su cui era seduta e fa per andare verso la porta.
"Anna non fare così, perché devi sempre fraintendere quello che ti dico?" Kian le va dietro, la segue anche fuori a dire il vero.
I due finiscono in giardino, Anna sta piangendo di brutto, mi fa male il cuore per lei, cosa sarà potuto succedere? Kian non sta facendo il distaccato come sempre quando litigano, non ha fatto lo stronzo ultimamente lo so, dev'essere successo qualcosa di davvero serio.
Dalla finestra della cucina si vedono solo loro due che gesticolano e hanno facce orribili ma non sento assolutamente niente. Anna alla fine non dice più niente, guarda Kian ferita, si mette sul suo skateboard e va via. Kian rimane una manciata di secondi sul vialetto di casa, con le mani fra i capelli, si gratta la nuca e si gira, mi guarda da fuori con lo sguardo distrutto e fa rientro.
"Jc" dice il mio nome e nient'altro. Ha lo sguardo perso e io nemmeno so che dire, mi dirà quello che è successo se vuole.
Si siede sul ripiano della cucina, con le gambe che penzolano e guarda il pavimento. No, non è come quando litigano di solito, gli dico che ha torto di solito, lui alza gli occhi al cielo e dice che Anna è testarda ma no, non va così oggi.
"Non so come fare Jc" mi dice guardandomi.
"Vorrei poterti aiutare se è possibile sempre, solo che non so di cosa parli" gli dico mettendomi di fronte.
Kian si passa le mani sul viso, sembra indeciso se dirmelo o no, indeciso sul come dirmelo forse, comincio a preoccuparmi seriamente.
"Anna ha un ritardo di 10 giorni circa, dice di aver fatto un test e che è positivo" sospira "Anna è incinta Jc"
Spalanco gli occhi non appena lo dice, non posso crederci. Non so davvero cosa dirgli, cosa si dice in certi momenti? Io e Kian ci siamo sempre stati affianco in ogni problema ma ora come ora non posso che starmi zitto.
"E perché è successo quello che è appena successo Kian?" gli chiedo, voglio vivamente sperare che non abbia fatto il coglione.
"Perché ovviamente è una notizia che mi ha a dir poco sconvolto, non sapevo cosa fare, non so se essere terrorizzato o arrabbiato, di più la prima visto che la cazzata l'abbiamo fatta in due" mi confessa.
"Vi ho sentiti gridare, perché?" sottolineo.
"Perché crede che sia arrabbiato con lei ma ho solo una paura fottuta ok? Insomma io sono solo un ragazzo che pensa ancora alle cazzate fra amici e YouTube e lei ha solo 16 anni, mettiti nei miei panni Jc"
"E tu mettiti nei suoi Kian, proprio perché ha 16 anni, proprio perché si aspetta che magari tu la protegga, perché è solo una ragazzina, perché i suoi genitori saranno così delusi, e i suoi fratelli sai che la tengono sotto una campana di vetro..." provo a farlo ragionare.
"Lo so" dice semplicemente "Dobbiamo parlare come persone mature, ora deve solo sbollire lei e assorbire la notizia io" finisce per girare le spalle e andare verso il piano di sopra.
"Piuttosto è una cosa sicura?" gli chiedo e lui si gira confuso "voglio dire, non sarebbe più sicura una visita da un medico o che so io..." propongo.
"Ovviamente ma Anna è minorenne, non può mica andarci senza un genitore" mi fa riflettere.
"Giusto" dico poi.
"Io andrei a riposare" mi saluta e si chiude nella sua stanza, fa sempre così quando deve ragionare e soprattutto non vuole mostrare quello che gli succede dentro.
"Che gran casino" dico muovendomi i capelli.
"Hey tu!" Sam entra dentro casa, è appena tornato.
"Ciao"
"Cos'è quella faccia?" mi chiede con un cipiglio.
"Sono preoccupato per Kian" confesso.
"Che ha?" domanda il ragazzo prendendosi da bere.
"Cosa può avere? Anna" gli rispondo.
"Oh, hanno litigato?" Sam sembra stanco, da quando è tornato si è subito tanti di quei litigi fatti fra i due.
"Peggio, credo che Kian avrebbe bisogno di parlarti di persona però" consiglio.
"E va bene...." Sam va in camera di Kian e mi lascia solo in cucina.
Poveri noi, quando Kian è di questo umore è tutto più difficile perché ce lo fa pesare e questa volta è davvero preoccupante. Non può cavarsela con poco, lui e Anna devono mettere il loro orgoglio, la testardaggine e quant'altro da parte perché non possono prenderla alla leggera. Parliamo di una vita ed è anche loro, spero sapranno gestire la situazione.
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Surfers Paradise
FanfictionVi ricordate di Gold Coast, delle comitive, dello skate park, dei litigi, della spiaggia, delle canzoni, della storia dal profumo estivo? Se avete letto Summer Shade e Dark Shade e vi siete affezionati alla popolazione di Gold Coast, beh eccovi un...