Luna si sta fottendo il cervello dietro alle sue conquiste ma io non ho intenzione di perdere la testa dietro a dei ragazzini idioti come Caniff e Pottorff. All'inizio ero d'accordo e forse dovevo ascoltare i miei perché davvero nessuno di noi quattro si aspettava una cosa così grande.
Kelly non ha aperto bocca da quando abbiamo lasciato lo skate park a quando ci siamo salutate davanti casa sua. È stanca anche lei e non aveva mai avuto una discussione con la sua migliore amica, quindi con Danny.
Per quanto riguarda me non sono riuscita ad entrare in casa. Sono rimasta seduta sul marciapiede di fronte dieci minuti buoni per trovare il coraggio di affrontare mamma ma davvero non ce l'ho fatta.
Così ho preso l'autobus e sono andata all'ospedale da zia Alli per vedere come sta. Mi infilo nell'ascensore grigio e grande fino al nono piano fra tanta gente con borse e regali per i nuovi arrivati.
L'ascensore si blocca e mi tocca uscire, strano come un ospedale mi possa sembrare il posto più sicuro ora come ora. Entro poco certa nel corridoio lungo e stretto, ci sono decine di stanze e tanti parenti che fanno su e giù coi caffè.
Non so nemmeno come si chiamerà mio cugino o cugina che sia perché zia Alli non ha voluto sapere il sesso.
Poi vedo zio Cameron che sta parlando a telefono in corridoio e subito gli vado incontro.
"Si ti richiamo devo andare" chiude il telefono appena mi vede "dio Aj"
Mi fiondo fra le sue braccia e quasi mi viene da piangere perché l'ho desiderato tanto un abbraccio tutta la notte ma nessuno me l'ha dato. Zio Cam è così profumato e solare, mi fa bene.
"Ci hai fatto morire di paura piccoletta, tua mamma è nel panico" mi dice quando ci stacchiamo.
"Senti io non me la sento proprio di tornare a casa, tanto meno di parlare di loro, sono qui per voi" gli rispondo e lui scuote la testa e poi mi sorride.
"È una femmina, Charlotte" dice tutto contento, sembra avere gli occhi lucidi.
"Voglio vederle!" Dico entusiasta.
Prendiamoci un momento per immaginarci una creatura nata da questo splendore e CAMERON DALLAS.
Ok possiamo procedere.
"Piano però" entriamo nella stanza dove la zia mi fa un sorriso enorme. Possibile che sia così bella anche dopo aver partorito? Tiene in braccio la mia prima cugina che dorme con la manina aggrappata al suo dito.
"Oh Dio, è così minuscola e tenera" dico appena la vedo, sedendomi sul suo letto.
Passiamo qualche minuto a parlare del parto e della nuova arrivata, zio Cam mi dice anche che se voglio potrò andare a casa loro finché vorrò.
Ad un certo punto sentiamo bussare alla porta.
"Si può?" Papà chiede permesso.
Io rimango di pietra e zio Cam scatta in piedi.
"Che ci fai qui?" Gli chiede subito.
"Cam è sua nipote, l'ho chiamato io quando Mandy è andata via" zia si mette in mezzo. Quindi mamma è stata qui.
"Non lo voglio vedere" dice lui.
"Per favore Cameron non qui" lo riprende Alli. Ci sono altre donne ed è pieno di bambini.
"Vieni" dice duro a mio padre e io rimango seduta ai piedi del letto tenendoli d'occhio.
Papà sta provando a parlare con zio Cameron ma lui è incazzato nero e gesticola molto, le cose precipitano. Mi alzo e li raggiungo in corridoio. Prima che io mi possa mettere in mezzo zio Cam molla un pugno in pieno viso a papà e io mi spavento.
"Oh mio Dio" mi porto le mani al viso.
Quindi è questo? È questa la storia che ha dato inizio a tutto? Papà e zio Cam che si odiano, i vecchi Magcon che facevano a botte con le altre comitive, mio padre e i suoi amici che piacevano a tante ragazze. E io sto vivendo tutto quello che mi è sempre stato raccontato da Zia Alli come se fosse una favola. Anzi, una brutta storia.
"Tranquilla Aj sto bene" mi rassicura papà massaggiandosi lo zigomo.
"Si d'altronde ci sei abituato non è mica la prima volta che fai del male a Mandy, non è la prima volta che fai il coglione" gli risponde cattivo zio.
"Cameron hai una bella faccia tosta, come se tu fossi sempre stato un angelo, sapevo che non te ne fossi andato da Gold Coast per un periodo di riposo, sapevo che ti eri rimesso con Karen. E Mandy e Alli ti hanno coperto per tutto questo tempo..."
Quindi papà non lo sapeva?
"Sai che amo tua sorella è nostra figlia più di qualsiasi altra cosa al mondo Simpson. Anzi sai cosa? Forse io tengo anche di più ad Aj di quanto dovrei, mi comporto di più io da padre che tu" detto questo mio padre non replica.
"Cameron pensavo fossi cambiato dopo tutti questi anni, pensavo avessi accettato me e Mandy, pensavo che..."
"Penso troppo Cody, hai rovinato tutto"
Zio Cameron si allontana, viene verso di me.
"Vieni ti porto a casa, a casa mia" mi dice mettendomi un braccio intorno.
"Ti lascio vedere Charlotte perché Alli è pur sempre tua sorella ma per questo dovresti ringraziare lei" dice infine prima di uscire dal corridoio.
Quando ci chiudiamo nell'ascensore io ancora non ho parlato. Scoppiò a piangere e mi siedo nell'angolo. Lui ferma l'ascensore.
"Hey piccola no shh" mi accarezza i capelli mentre mi sfogo sulla sua maglietta.
Appena mi calmo andiamo fino al loro appartamento e mi faccio una doccia mettendomi delle cose della zia, poi vado in salotto dove lui si è addormentato sul divano.
"Hey zio Cam" lo sveglio dolcemente, dovrebbe mangiare qualcosa.
"Scusa, non ho chiuso occhio tutta la notte" mi spiega.
"Mi dispiace" mi scuso con lui, sono davvero dispiaciuta, so che fosse in pensiero per me e poi è anche nata la bambina, sarà stato un tornado di emozioni.
"Vieni dai, mangiamo qualcosa così ti racconto della mia prima assistenza ad un parto" ridiamo mentre ci dirigiamo in cucina.
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Surfers Paradise
FanfictionVi ricordate di Gold Coast, delle comitive, dello skate park, dei litigi, della spiaggia, delle canzoni, della storia dal profumo estivo? Se avete letto Summer Shade e Dark Shade e vi siete affezionati alla popolazione di Gold Coast, beh eccovi un...