Luna

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Sabato mattina significa skate park.

In quale casa dovrei tornare? Nella stessa che ha ospitato quella che si riteneva una famiglia allegra con una figlia che più bastarda non si può?

Le mie vans distrutte ormai sanno la strada, non oso guardare la mia faccia piena di mascara sciolto visto che abbiamo dormito in spiaggia, sembriamo barboni ubriachi ma niente mi fermerà dal presentarmi a Magcon e O2L e fargli il culo.

"Luna aspetta" Aj mi prende il braccio.

"Che c'è?" le chiedo.

"Senti io non ce la faccio" mi dice quasi balbettando, non se la sente di entrare.

"Alli me ne fotto che non hai il make up che sfoggi gli altri giorni, sappiamo tutti quanti cos'è successo"

"Luna non fare la stupida sai che non è per quello, insomma ieri è esplosa una bomba fra i nostri genitori non so se te ne sei accorta. Stai pensando solo a questa stupida rivalità che c'è con gli altri ed è una cosa molto stupida, anzi da bambini" mi dice lei alzando la voce.

"E cosa dovrei fare eh?" incrocio le braccia e mi avvicino ad Aj "Fai quel che vuoi, torna a casa dai tuoi, da quella doppia faccia di tuo padre, io dai miei non ci torno, non adesso che so di tutta quella grande bugia" detto questo mi giro ed entro, so che Aj se ne andrà e non mi importa, gli altri possono fare quel che vogliono, io vado a prende a calci Pottorff.

Mi giro e Aj è davvero andata via e Kelly l'ha anche seguita. Da quand'è che vanno così d'accordo quelle due? Comunque Danny è al mio fianco.

"E tu? Non è che vuoi andare via? Questa cosa la posso anche sbrigare sola, come lo scherzo dei Magcon d'altronde" gli dico.

"No tranquilla, ho smesso di rimanere deluso, soprattutto dai genitori, ti dicono di comportarti bene per una vita e poi guarda di che schifo ci circondano" sentendolo parlare mi tornano davanti gli occhi di mamma mentre mi parlava ieri.

Quando arriviamo al centro del park non degniamo di uno sguardo i Magcon, andiamo dritti da Rich e i suoi.

"Ti sei infognato Pottorff" gli grida Danny da sotto la rampa.

"Oh, ma lo scherzo di ieri non è andato, non abbiamo materiale video quindi vale zero" si rivolge  a noi con quella faccia dispettosa.

"Vuoi scherzare?" mi avvicino a lui "ci hai fatti stare in quella cazzo di casa dell'orrore per un'ora a mangiarci la testa per cose che nemmeno sapevamo e adesso ci ridi su? Come se non fosse successo niente..."

"Esatto, non so se te l'hanno detto ma noi YouTube lo prendiamo sul serio Luna, siete proprio dei principianti" mi risponde.

"Vaffanculo Pottorff, per te non sarà niente ma per me conta e credimi, quando avrò finito con la mia vendetta, cambierai città" volto le spalle per andarmene mantenendo l'ultima parola.

"Come ha fatto tuo padre Luna?" mi grida dietro, tranquillamente seduto sul cemento colorato.

"Oh, aspetta, forse dovrei specificare quale padre" fa il finto dispiaciuto e io non ci vedo più.

Torno indietro e con cattiveria gli mollo un pugno, si sbilancia all'indietro. Tutti i suoi si avvicinano per vedere se sta bene e Danny mi tira per le spalle.

"Brutta figlia di puttana..." sibila tenendosi il viso.

"Sai Rich, potrai anche sapere i nostri segreti, trascinare Kelly dalla tua parte, ma Dio mi fulmini se non ti farò pagare ogni singola cosa"

Detto questo mi dileguo, con lo sguardo dei ragazzi dello skate park addosso.

"Luna!" Danny mi raggiunge.

"Danny lasciami stare" provo a seminarlo, non mi va di parlare con nessuno.

"Hey no! Mi hai tirato dentro a questa storia e adesso non puoi pretendere di fare tutto sola!" mi punta un dito contro e mi sbraita con gli occhi di una blu scuro oggi.

"Io volevo farlo perché pensavo che anche voi voleste giustizia, ma a quanto pare solo io ho voglia di mettere a posto quei coglioni" gli rispondo anche io gridando.

"Danny non è solo una questione di rispetto, comitive e quant'altro, lui ti porterà via Kelly" gli occhi di mio cugino cambiano, tornano chiari come piacciono a noi.

"Luna io non... Kelly non può essere davvero innamorata di me dai"

"E invece lo è, quindi vedi di non fare cazzate e sbrighiamocela noi con Pottorff"

"E ora dove vai?" mi chiede mentre cammino via.

"C'è una persona con cui devo parlare" gli rispondo.

Cammino per un bel pezzo perché sono anche senza skate. Arrivo davanti al grande palazzo e cerco sul campanello il cognome Lawley.

"Chi è?" che culo, è a casa.

"Luna" dico secca e lui apre subito.

"Sinceramente me l'aspettavo" dice appena apre la porta e mi vede.

Io non gli rispondo ed entro dentro, mi guardo intorno, una casa carina, molto luminosa e poco arredata, si vede che sta ancora sistemando le sue cose. Se ne sta in piedi sullo scalino che rialza l'entrata e il corridoio e mi guarda passeggiare fra i divani.

"Tanto per chiarire le cose..." comincio a parlare io "Uno, non mi fido di te, so a malapena chi sei ma questo poco importa, al momento non mi fido nemmeno di mia madre" alzo le sopracciglia e lui guarda il pavimento "Secondo sono qui solo perché non so dove andare e a quanto pare sono tua figlia, mi devi almeno questo e poi voglio che mi racconti tutto Kian, da quando è iniziata la storia delle comitive a quando te ne sei andato da qui. Da quanto ne ho sentito sei quello che sa le cose meglio di tutti"

Lui non mi risponde e mi sorride guardandomi.

"Che c'è?" gli chiedo.

"E' strano, tutti dicono che assomigli a me eppure io vedo tua madre, il modo che hai di essere arrabbiata, come parli, anche il fatto che non riesci ad avercela con me"

"Senti non voglio essere acida ma non siamo nelle condizioni di scherzare, mi dovete delle spiegazioni, dammele."

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