Anna

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Kian aveva gli occhi più scuri che gli avessi mai visto, non che di solito non lo fossero, ma in quel momento erano come l'oblio: opachi e senza fine. Freddi.

-Dark Shade

"Austin è inutile che ci provi, non dormiremo stanotte" gli dico dopo la millesima volta che si rigira nel letto.

Sbuffa e si mette seduto come me.

"Sono preoccupato" mi dice.

"Dillo a me" gli rispondo "chissà dove saranno tutti e quattro" scuoto la testa e lui mi abbraccia.

"Le passerà, la conosci" mi sorride e io mi stringo a lui

"Lo so, ho solo paura che faccia qualche cazzata, ha solo 15 anni e la testa calda di Kian" gli rispondo.

"È intelligente, tranquilla, proviamo a dormire mh?"

La mattina dopo ancora nessuna notizia dei ragazzi, solo Kelly è tornata a casa, ma so dove sono: è sabato mattina.

"Sei sicura che non vuoi andare a vedere li?" Mi chiede Austin.

"Si sarebbe inutile, sai com'è, se non vuole tornare a casa non lo farà"

"Vorrei solo capire dove sono stati questa notte" mi dice mentre beve il secondo caffè.

"Dal loro nuovo amico forse" faccio spallucce.

Io e Austin rimaniamo con un peso sul cuore fino a tarda mattinata, Aj si è fatta viva anche, ora è da Cameron mentre Danny è tornato a casa anche se Ashley mi ha detto che hanno litigato, ce l'aveva a morte con lei, piangeva a dirotto. Non me la sento di dire che non ha torto, ce l'ha, tutti noi abbiamo fatto qualcosa o mentito. Ma so benissimo che Danny è quello più difficile da gestire di loro quattro, Kelly è un amore, Aj fa tutta la cattiva ma è debole anche lei, Luna non si sbilancia tanto da scoppiare come ha fatto Danny invece.

"È da Kian" arrivo a questa conclusione.

"Lo so" mi risponde Austin lasciandomi sbalordita.

"Lo sapevi?" Gli chiedo.

"No, voglio dire che è già un po' che lo penso, può essere solo da lui, sono tornati tutti e manca solo lei" mi spiega.

Improvvisamente il peso che portavo si raddoppia. Starà parlando con Kian, non so quanto fidarmi, non so cosa potrebbe dirle.

Mezz'ora dopo circa suona il campanello e mi precipito ad aprire.

"Dio Luna" la abbraccio ma lei non ricambia. Ha tutti i capelli arruffati e gli stessi vestiti di ieri sera.

"Non fare mai più una cosa del genere" provo a rimproverarla ma sto solo morendo di paura.

Lei nemmeno mi risponde ed entra in casa, lascia le sue cose all'entrata. Austin si alza e le va incontro, l'abbraccia e sta volta ricambia. Lui mi guarda dispiaciuto e io incrocio le braccia.

"Stai bene?" Le chiede e lei scuote la testa.

"Dove sei stata?" Le chiedo io.

"Stanotte in spiaggia, finora da Kian" i nostri pensieri si sono ritenuti giusti.

"Avete parlato quindi?" Lei annuisce.

"Scusate ma vorrei farmi una doccia e dormire un po', possiamo parlare dopo?" L'ha posta come domanda ma so che lo farà ad ogni modo.

Io crollo sul divano e Austin mi mette una mano sulla spalla.

"Mi odia" mi scappa una lacrima.

"Non dire così"

"Austin hai visto anche tu come mi guardava! Sa fare l'arrabbiata benissimo con me! Mi guardava con quegli occhi neri e io mi sentivo morire" mi asciugo le lacrime "si assomigliano così tanto, sa farmi del male proprio come lui"

"Hey dai, è tua figlia, la conosci, l'hai cresciuta tu, ha quindici anni e non può capire sempre tutto, per quanto intelligente sia. Su Anna questa questione è più grande del previsto, fatti forza"

"Austin sono sedici anni che mi faccio forza, non ce la faccio più" gli confesso.

"Senti perché non vai un po' da Ashley, magari parlare e stare insieme vi farà bene. Ci penso io a Luna"

"Va bene, ma per qualsiasi cosa chiamami ok?"

"Ok"

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