Luna

639 69 20
                                    

Mi chiudo in camera perché sa che ce l'ho con lei ultimamente.

Ok, Kian mi sta simpatico ma non è papà e in più con la storia della comitiva mia mamma ha sempre una scusa per riprendermi. Mi sono scocciata.

"Kian è uscito proprio ora, quindi credo che fra pochi minuti tua mamma sarà via" mi dice Kelly al telefono.

"Va bene, allora che ne dici se venite qui tu e gli altri e ci facciamo una pizza?" propongo e lei chiude per prepararsi e venire.

"Casa libera? Perché non stiamo dando una festa?" mi chiede mio cugino sedendosi sul divano assieme al suo amico Brad. Io alzo gli occhi al cielo.

"Perché ancora non siamo così popolari Danny" tolgo le sue vans dal divano.

"Comunque era carino il video che hai postato oggi Brad" dico al ragazzo per essere gentile, è la prima volta che lo vediamo al di fuori di scuola e ci serve davvero e noi serviamo a lui, stiamo provando a fare amicizia.

"Grazie Luna" mi dice contento e poi arrivano Aj e Kelly.

"Finalmente, morivo di fame" si lagna Danny.

"Non è colpa mia! Non sta volta" Aj alza le mani.

"Per strada abbiamo incontrato Kian, ci ha fatto l'interrogatorio" mi spiega Kelly.

"Cosa voleva?" chiedo io.

"Solite cose che ci dicono anche i nostri vecchi, davvero ne sento abbastanza da papà per sorbirmi anche lui. Ovviamente ci ha consigliato di non andarcene in giro a quest'ora ecc" Aj scuote la testa e poi iniziamo a mangiare.

"Quel ragazzo nasconde più cose di quel che mostra, mia madre centra qualcosa e io sono intenzionata a scoprire perché stasera sono usciti per 'parlare'" mimo le virgolette con le dita.

Mi manca papà.

----------------------------

"Buongiorno Luna" mi saluta la mia migliore amica quando entro a scuola.

"Un corno" dico io buttando lo zaino sul banco e lo skate a terra.

"Che succede?" mi chiede Aj preoccupata.

"Ieri quando siete andati via ho aspettato che mia mamma tornasse, le ho chiesto cosa si sono detti e lei non ha voluto dirmi niente, così ho insistito e abbiamo finito per litigare. Non ho dormito molto stanotte e stamattina sono uscita presto per non vederla. Mi sono fatta un giro con lo skate" dico una volta seduta.

"Quindi non sei riuscita a scoprire niente?" mi chiede Kelly sta volta.

"In effetti una cosa me l'ha detta..." mi mordo un labbro e loro aspettano che io parli.

"Kian era il suo ragazzo quando aveva 16 anni, prima di papà, ho paura le piaccia, so che è stupido ma cosa dovrei pensare?" mi appoggio con la testa sulle braccia e prima che le mie amiche possano dirmi una parola di conforto entra il famoso prof che mi odia e decide che deve chiamarmi all'interrogazione.

"Prof oggi proprio non è giornata" sinceramente l'ultima cosa a cui penso è il francese.

"Brooks, sono proprio stanco di questo tuo atteggiamento, sei proprio come quei due mascalzoni dei tuoi zii" dice stanco e io non lo sopporto più.

"Prof mi spiega che motivo ha di parlare male della mia famiglia ogni volta?" ribatto io, mollando un pugno al banco.

"Brooks stai calma, e se non ne hai intenzione il preside ti farà rinfrescare le idee"

Il bastardo francese indica la porta, così prendo lo zaino e lo skate con rabbia e poi esco dalla classe sbattendo la porta sotto lo sguardo giudicatore dei miei odiosi compagni.

"Fanculo lui e il francese! E anche quei coglioni dei miei compagni!" mi aggiusto il beanie in testa e mi dirigo verso la presidenza. Apro la porta e la segretaria mi dice di sedermi e aspettare perché è occupato.

Un altro ragazzo è seduto per aspettare di entrare. Scott Grier. Il che mi sorprende perché pensavo fosse un bravo ragazzo, insomma non lo vedevo tipo da presidenza come la sottoscritta che ormai è di casa.

"Sei Luna Brooks vero?" mi chiede appena mi siedo alla sua sinistra, solo una sedia di plastica ci divide.

"Si" rispondo secca, sono ancora incazzata anche se lui non centra.

"Scott Grier" mi porge la mano.

"So chi sei" gliela stringo e torno a giocare con le ruote del mio skate.

"Voi meticci che intenzioni avete?" mi chiede subito dopo.

"Che vuoi?" non credo di capire.

"Sai che Joe ci tiene a questa storia e io ci tengo al canale di YouTube, insomma non vorrete fare dispetti a vicenda o cose così?" mi chiede. Non avrà mica paura di me?

"Fino a prova contraria è il tuo amico Caniff che ci vuole emarginare" gli rispondo con aria scocciata.

"Lui è fatto così, gli piace fare il bulletto, ma non al resto della comitiva" mi guarda con i suoi occhi incredibilmente azzurri.

"A me sembra che se la tirano abbastanza invece" gli rispondo alzando le sopracciglia.

"Dammi retta, dovremmo fare squadra comune contro Rich e i suoi, gli O2L, sono loro quelli assurdi" fa spallucce, poi si alza perché deve entrare nell'ufficio.

"Scusa ma sto bene così, in mezzo a quelli come me" lo liquido cattiva forse, ma non mi sembra sincero, non mi fido della sua faccia pulita. Tanto meno di Caniff.

Grier ci mette due minuti dal preside, poi tocca a me. Non era la prima volta che ci andavo e sapeva anche quale professore mi ci aveva mandato. Il preside ha fatto una battuta però perché era prima ora e avevo battuto il record.

Poi la segretaria apre la porta e ci interrompe: "scusi preside ma Brooks deve andar via appena finite, sono venuti a prenderla"

Il preside mi dà il solito pomeriggio di punizione che sconterò domani ed esco. Strano che mamma sia venuta a prendermi visto che abbiamo litigato ieri ma dev'essere successo qualcosa a questo punto.

Quando arrivo nell'atrio, cerco mamma ma non la trovo. Piuttosto trovo mio padre.

Lo skate e lo zaino finiscono a terra e io corro verso di lui. Mi prende in braccio nonostante non abbia più otto anni e lo tengo stretto a me, mi era mancato così tanto.

"Ciao piccolina" mi accarezza i capelli e io mi lascio scappare una lacrima. E' stato via proprio nel periodo più difficile.

In macchina parliamo di tante cose, anche lui è preoccupato per la storia dei Meticci ma ci passa sopra perché siamo contenti. E' già stato a casa perché non vedo valige quindi lui e mamma si sono già visti. Chissà se sa che Kian è in città e che ieri lui e mamma sono usciti.

"Si Luna, lo sapevo, io e mamma abbiamo parlato"

Surfers ParadiseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora