Anna

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"Allora?" Austin torna sconfitto dentro casa con gli altri e scuote la testa.

"Abbiamo girato tutto il quartiere e i dintorni in lungo e largo più di una volta, niente" mi dice.

"Usciamo tutti insieme, magari se siamo di più li troveremo." propone Cameron.

"Forse dovremmo chiamare la polizia" suggerisce Lia.

"Meglio di no, sappiamo che stanno combinando qualcosa e che non sono stati rapiti da un maniaco ok? Ci sono minorenni in mezzo, sbrighiamocela noi, sono i nostri figli" dico io.

"Dove possono essere?" Jc chiede più a se stesso che a me.

Poi a Jc squilla il cellulare e tutti ci prestiamo ad ascoltare.

"E' solo Kian" ci avvisa.

"Sentite io questa storia già l'ho vissuta" prendo in mano il cellulare di Jc e mi allontano per rispondere.

"Pronto Kian? Si, sono io. Luna è sparita"

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Siamo di nuovo usciti tutti per cercarli e stavolta ci siamo divisi.

"Anna tranquilla la troverò, a costo di cercarla tutta la notte" mi rassicura Kian mentre ci incamminiamo con Jc e Ashley verso lo skate park.

"Non è solo quello, è che ho paura possa esserle successo quello che è successo a me e Jc anni fa, è stato brutto Kian, mi è rimasto impresso" lui cambia espressione quando si ricorda della notte in cui io e Jc venimmo rapiti. Non posso immaginare Luna e i suoi amici nelle mie condizioni di quella notte.

"Mi dispiace così tanto" mi abbraccia e per un attimo io rimango immobile fra le sue braccia, non so quanto tempo che non mi sentivo così. Si, Ashley ha ragione, Kian mi è mancato da morire. Luna me lo ricorda ogni giorno di più. E tutta questa situazione non fa che riportarci tutti a quando avevamo la loro età. Per quanto riguarda lo skate park è tale e quale all'ultima volta che sono stata qui, pieno di graffiti e puzza di pietra al sole.

"Ho sentito Sam, Rich non è a casa da ore, ma dice che è normale, passa il venerdì sera sempre fuori fino a tardi" ci dice Jc.

"A me la cosa non piace comunque, per quanto ne sappiamo noi, possono essere anche con lui" gli dice Kian.

"Non dovevamo permetterli di fare i nostri stessi sbagli" dice Ashley "adesso siamo in un punto di non ritorno."

"I nostri stessi sbagli" ripete Kian.

"Cosa?" gli chiedo io.

"Stanno ricreando le nostre storie, anche se non lo sanno. Chi ci dice che non sono proprio nello stesso capannone in cui Tom e David portarono te e Jc" dice lui.

"Quindi andiamo li?" chiede Jc.

"Abbiamo controllato tutta Surfers Paradise, tentar non nuoce." saliamo in macchina e ci rechiamo nello stesso posto.

Jc mi lancia un sorriso triste, neanche lui se l'è dimenticato, fu brutto. Lo ricordavo bene l'edificio: grande, freddo, buio e terrificante.

Kian mi prende la mano perché nota che sono davvero agitata, sia per i miei ricordi sia per il pensiero di mia figlia. Nostra figlia.

Nello stanzone principale non c'è anima viva, c'è molto silenzio e comincio a pensare che non siano qui ma Jc insiste per controllare anche il piano superiore. Per fortuna. Apriamo diverse stanze e poi, per caso, trovo una stanza buia e i ragazzi dentro.

"Mamma!" Luna mi corre contro.

"Li ho trovati!" grido io e gli altri vengono nella stanza.

"Oh mio dio!" Ashley abbraccia Danny e Jc Kelly.

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