Cody

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Mi fa strano suonare il campanello della mia stessa casa, aspettare nervosamente che qualcuno ne esca, massacrandomi le mani già massacrate dalle corde della chitarra che non ho smesso di suonare in questi giorni.

"Ciao papà" Aj apre la porta, pronta per uscire.

E' impressionante quanto mi ricordi Alli quand'era più piccola, bella come lei, con la purezza degli occhi verdi di Mandy.

"Ciao tesoro, sei pronta?" inutile le chieda se Mandy sia in casa o meno. Ad ogni modo non mi vorrà vedere.

"Si, andiamo" Aj prende la borsetta e le chiavi ed esce.

"Vieni facciamo una passeggiata" le faccio cenno con la testa di seguirmi sul marciapiede e lei mi affianca. Mi era mancata la mia bambina.

"Sono contento abbia deciso di incontrarci" le confesso.

"Sono ancora arrabbiata ma ho deciso di provare a darti una seconda possibilità. Questo ovviamente vale solo per me. Mamma ancora non è pronta" cammina con la testa bassa sulle sua scarpe lucide.

"Lo so, ma mi va bene così per ora. Ci tengo più di quanto tu creda, so di aver deluso anche te" le metto un braccio intorno e lei appoggia la testa sulla mia spalla.

"Allora, dove mi porti di bello?" sorride curiosa.

"Stavo pensando a quel ristorante che tanto ti piace" metto la mano in tasca per prendere le chiavi della macchina.

"Adoro!" salta su e ci dirigiamo verso il ristorante.

Ci sediamo ad un tavolo vicino alla vetrata che da su mare, Aj rimane incantata a guardare il riflesso di decine di luci sullo specchio d'acqua.

"Sai cosa mi è mancato tanto papà in questi giorni?"

"Cosa?" le chiedo alzando la testa dal menù.

"La tua voce, tu che canti, la tua chitarra, la voce di mamma che ti viene dietro e soprattutto il fatto di addormentarmi con le tue note a volte la sera. Casa è molto più silenziosa da quando sei andato via"

"Beh, prova a chiederlo a Justin" ridacchio, abbiamo dormito poco nelle ultime notti.

"E' vero che hai preso in considerazione il fatto di partire con Austin?" lei diventa più seria e di conseguenza anche io.

"Si" le ammetto "ma niente di certo" alzo le spalle e poi la guardo negli occhi.

"Aj ho provato a fare di tutto con te e tua mamma, cominciavo a perdere le speranze. Voi due siete il mio tutto, la mia famiglia, se non mi volete parlare più io non ho molto da fare qui a Gold Coast. Se non mi volete più nella vostra vita devo pure ricominciare in qualche modo. Stando qui non risolverei nulla"

"Papà io non voglio che te ne vai. Ho visto com'è stata Luna negli scorsi mesi, non voglio che tu vada a Londra" ha gli occhi lucidi.

"Tranquilla tesoro, se sei tu a chiedermelo, non me ne andrò mai" le stringo una mano e lei mi sorride. E' incredibile quanto sia cresciuta Aj nelle ultime settimane, è così matura adesso.

Finito di cenare, decidiamo di fare una passeggiata in spiaggia, sembrava esserci movimento. E' la stessa spiaggia dove ci organizzano le gare di surf, le stesse a cui partecipavo anche io all'età di mia figlia.

"Fuochi d'artificio?" le brillano gli occhi. Li adora proprio come Mandy.

"Vieni, sediamoci" ci mettiamo seduti alla fine di una pedana di legno che dà sul mare in attesa che lo spettacolo pirotecnico inizi.

"I'll take you to the south of the France, watch the fireworks tonight" le sento canticchiare, volendosi far sentire da me.

"Che fai, mi rubi le canzoni?" le lancio un'occhiata giocosa e lei ride.

"Ma no, è la canzone dei miei genitori" appoggia la testa al palo affianco a lei e guarda i piedi penzolare sul blu del mare.

"Ma alla fine l'hai portata mamma in Francia a vedere i fuochi d'artificio?" mi chiede.

"Veramente no" ammetto.

"Dovreste" mi sorride.

"Alli la fai così facile" alzo le sopracciglia e sorrido.

"Papà..." lei mi guarda come se sapesse tutto "Fammi il favore, voi siete Cody e Mandy, tornerete insieme, vi amate troppo. State messi uno peggio dell'altro"

Stavo per dire qualcosa ma il primo botto dei fuochi mi ha preceduto. Così ce ne stiamo per dieci minuti a guardare il cielo colorato e poi riaccompagno Aj a casa.

"Allora buonanotte piccola" le lascio un bacio in fronte.

"Perché non entri?" mi chiede ingenuamente "Lo vuoi un tè? Justin non mi sembra tipo che compra quelle cose" scherza facendomi sorridere.

"Ehm, ok... Ma non vorrei disturbare tua madre"

"Sarà a letto ormai, ha avuto una giornata lunga" la ragazzina mi apre la porta invitandomi dentro la mia stessa casa.

Entriamo in cucina e ci facciamo un tè, ci sediamo alla penisola e ci mettiamo a parlare di cose banali tipo la scuola e cosa faccio a lavoro e con Justin. Poi il cuore inizia a battermi più forte quando sentiamo dei passi scendere sulle scale.

"Cody?" Mandy è sotto la porta della cucina, che ci guarda sorpresa, dev'essersi svegliata all'improvviso.

"Ciao Mandy"

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