Luna
"Tesoro ti riaccompagna Jc quando avrete finito, non andartene in giro da sola" mi raccomanda mia mamma prima di andarsene, sembra strana...
"Ok" le rispondo semplicemente.
"Che ha?" mi chiede Kelly.
"Non so" dico io "Dai entriamo altrimenti non studiamo più" ci alziamo e rientriamo.
In soggiorno c'erano Jc e Lia e l'uomo che ho incontrato dopo scuola da Starbucks.
"Hey..." diciamo io e la mia amica imbarazzate.
"Oh ciao" i tre ci prestano subito attenzione.
"Ma tu non sei..." indico il tipo che ho incontrato, seduto accanto al padre di Kelly.
"si sono io" si alza e viene verso di noi "mi chiamo Kian" stringe la mano a me e a lei "Sono un amico di Lia e Jc" ci spiega.
"E perché io non ti conoscevo...?" chiede Kelly.
"Kelly!" la riprende sua madre.
"Oh, io in realtà sono di qui ma ho vissuto per un bel po' a Sydney" ci sorride e io lo guardo meglio, è proprio alto, più di me che già sono alta, e abbastanza magro, molti tatuaggi e un bel sorriso.
"A proposito Kelly, starà da noi finché non troverà una sistemazione migliore" la avvisa suo padre.
"Come ai vecchi tempi..." Kian ride e anche Jc "Sai, io e tuo padre vivevamo insieme, e anche insieme ad altri ragazzi"
Mi si accende una lampadina, ma certo! Kian! E' lui il ragazzo di cui Mandy non voleva parlare a Aj, è lui quello che ha lasciato gli O2L, il migliore amico di Jc, quello che era amico anche delle altre comitive.
"Ok, allora noi andremo a studiare" dice Kelly e con la scusa ci chiudiamo in camera sua.
"Oh mio Dio, non ci credo è il tipo di Starbucks!" dice sorpresa la mia amica portandosi una mano sul viso.
"Kelly ma non ci arrivi? Non solo è il tipo di prima, ma è anche il tipo di cui Aj non ricordava il nome, quello che ci stanno nascondendo, la parte del racconto mancante!" dico io elettrizzata.
"E noi lo abbiamo trovato ancora prima di sapere chi fosse" ridiamo e poi ci stendiamo a pancia in su sul letto.
"Cavolo!" poi mi viene in mente un'altra cosa.
"Che c'è?" mi chiede lei agitata.
"Credi che sia colpa sua se mia madre stava così prima?" le chiedo.
"Oddio, non so, può essere tutto, non sappiamo praticamente niente di lui" mi fa notare lei ma mia madre la conosco, non è una che si turba facilmente.
Anna
E' una mezz'ora buona che cammino su e giù per la cucina di casa mia col telefono in mano e Ashley che anche mi sopporta dopo tutto questo tempo e non mi dice che sono una svitata.
"Porca miseria Ash, devi vederlo, mi ha mandato a puttane! E' rimasto come sedici anni fa, mi ha fatto passare l'arrabbiatura con un sorriso, esattamente come quando avevo 16 anni e stavo di sotto per lui" impreco mentalmente contro di lui mentre Ashley sorride, mi conosce bene e lo sa.
"Quindi sai cosa fare con Luna?" mi chiede.
"Assolutamente no, da una parte avete ragione tu e Beau ma hanno anche ragione Jc e Kian, deve saperlo" mi torturo le mani dopo aver lasciato il telefono sul tavolo.
"Beh, questo secondo me sta a te, più che darti un consiglio non posso fare altro, tanto meno Jc, è tua figlia" mi dice bloccandomi le mani e sorridendomi, gli anelli d'argento sono cambiati ma ci sono sempre, freddi sulle mani altrettanto fredde.
"Chiamo Austin allora" decido poi e compongo il numero che so a memoria, per tre squilli il mio cuore rischia di cedere ma poi risponde.
"Hey Anna" sembra anche allarmato, forse crede sia successo qualcosa, mentre a me basta la sua voce per calmarmi, ha sempre avuto l'effetto opposto rispetto a Kian.
"Ciao Austin" sorrido come una stupida ragazzina innamorata.
"Anna come stai?" possibile che abbia già capito? Ma si che lo sa...
"Male Austin" scoppio a piangere.
"Hey amore no, non piangere, mi dispiace sono un coglione, dovrei starti accanto" inizia a stare male per me.
"Austin mi manchi da morire, quando torni?" chiedo io.
"Fra una settimana" mi risponde dispiaciuto "ora dimmi cosa succede, si?" mi chiede dolcemente.
"Austin Luna e le comitive, tutti che si chiedono perché lei abbia gli occhi neri, e adesso..." non riesco a dirglielo, si arrabbierà.
"Adesso cosa Anna?" chiede preoccupato.
"Lui è tornato a Gold Coast" non riesco nemmeno a pronunciare il suo nome ma ha capito.
"Non ci voleva..." sospira e me lo immagino portarsi una mano sulla fronte.
"Sta da Jc, la vuole conoscere, non so che fare, non so se dirglielo o no, le cadrà il mondo addosso Austin" gli dico ancora con le lacrime agli occhi, Ash mi tiene una mano per conforto.
"Senti, dobbiamo dirglielo prima o poi, magari vuoi aspettare che torni? Così ti starò accanto..."
"Si forse sarà meglio, per lei sei tu suo padre" gli dico. Sia io che lei lo consideriamo tale.
A malincuore chiudiamo subito la chiamata ma mi promette di richiamarmi in serata.
"Credo di non conoscere nessuno con un cuore così puro Ashley, forse solo te, sono così fortunata ad avervi" l'abbraccio e lei mi stringe forte.
"Anna su dai, ne abbiamo passate così tante, ce la faremo anche questa volta" mi mette le mani sulle spalle e mi sorride, prova sempre a incoraggiarmi.
"Si ma questa volta è della vita di Luna che parliamo"
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Surfers Paradise
FanfictionVi ricordate di Gold Coast, delle comitive, dello skate park, dei litigi, della spiaggia, delle canzoni, della storia dal profumo estivo? Se avete letto Summer Shade e Dark Shade e vi siete affezionati alla popolazione di Gold Coast, beh eccovi un...