[spazio vogliounchristopherporcatroia 😇]
Infilo le chiavi di casa in tasca e prendo il telefono, poi chiudo la porta e faccio un sorriso a Christopher sperando che serva come scuse per la pessima accoglienza.
Cammina affianco a me in silenzio, senza mettermi in imbarazzo e senza dare credito a quello che potrebbe aver sentito dire da mio padre.
Non che non ci siamo mai baciati, poi.- Chris, volevo... chiarire. Ecco, io penso... non... - balbetto.
I suoi occhi chiari mi studiano, tentando di sembrare indifferenti, ma in realtà sono molto interessati.
Sarebbe sciocco da parte mia rovinare il rapporto con Christopher solo per quel piccolo disaccordo. Okay, si è offeso, ma può capitare, no?
Questo non mi sembra un motivo per allontanarci. È un ragazzo fantastico e me lo voglio tenere stretto.
Faccio un respiro profondo.
- Ti chiedo scusa. Per come mi sono comportata. Non avrei dovuto dire quello che ho detto. - dico tutto d'un fiato.
- Intendi dire che vorresti fidarti di più di me e della mia opinione?
Annuisco, seria.
Sento che di Christopher mi posso fidare, anche se non lo conosco da molto. Forse è prematuro fidarsi, ma noi siamo un treno in corsa in tutto e per tutto.
Se dovessi rendermi conto di aver sbagliato a fidarmi, potrò ritenermi una stupida vera e propria. Fino ad allora... Beh, non voglio pensarci.
- Mmh... Sappi che non ce l'ho con te. In fondo ci conosciamo da poco. Però sì, mi ha dato un po' fastidio, perché io di te mi fido. Spero di non venire smentito, piccola Joy. - mi prende le mani tra le sue e piazza un rapido bacio sulle mie labbra.
Sta prendendo troppa confidenza. Almeno potrebbe chiedermi di fidanzarci o che ne so...
Scaccio il pensiero per il momento.
- Sono contenta che abbiamo chiarito. Ora possiamo andare? Oltretutto fa un freddo non indifferente. - mi lamento.
- Anch'io ne sono contento. Sali in macchina, partiamo subito. - mi sorride dolcemente.
Un brivido caldo parte dal mio cuore e si propaga lentamente in tutto il corpo, dandomi una sensazione di calore decisamente piacevole.
Posso sposarlo anche prima dei diciotto anni?
Stupida cretina, state già correndo così tanto! Cosa pensi al matrimonio!
Sospiro, combattuta tra il sorriso al pensiero di un matrimonio con lui e gli occhi alzati al cielo per la disapprovazione, fusi in un insieme di incoerenza e sogni d'amore.
In macchina regnano le note dolci e romantiche di Just A Little Bit Of Your Heart, una canzone che non solo adoro, ma che ascolto quando sono tanto calma o mi sento sognatrice. Mi trasmette la sensazione di essere fra le nuvole, di poterci restare e di amare qualcuno che mi ami allo stesso modo.
Mi sono addormentata innumerevoli volte con questa melodia nelle orecchie, pensando a Ben.
Però non è vero che mi sarebbe bastato un piccolo frammento del suo cuore, io lo volevo tutto.Canticchio a volume bassissimo il ritornello e seguo la melodia mormorando piano, completamente rilassata.
Verso la fine dondolo appena la testa con gli occhi chiusi.
La macchina accosta e si ferma.
Apro gli occhi e guardo Christopher interrogativa.
- Shh, continua a seguire la musica con gli occhi chiusi. Voglio farti una foto.
Sto per obiettare, ma i suoi occhi mi implorano.
- Per favore. Sei dolcissima così. - sussurra.
Obbedisco, leggermente a disagio.
Se proprio qualcuno deve farmi foto, esigo che siano almeno decenti. E ora non ho questa sicurezza, quindi mi prende l'ansia.
- Fatto, piccola Joy. - mi lascia un bacio sulla guancia come ringraziamento.
Gli sorrido e poi guardo la strada, mentre lui rimette in moto.
C'è qualcosa, nel movimento deciso e naturale del suo braccio che muove il cambio e maneggia il volante, di fortemente mascolino ed estremamente attraente.
Ha proprio delle belle mani.
Osservo il suo profilo alla luce del lampione e i miei occhi percorrono ogni singola linea, così decisa ma arrotondata allo stesso tempo... Non mi ero soffermata a notare la mascella squadrata: è in perfetto accordo con la fisionomia del naso e il volume delle labbra, in un certo senso. L'impressione è di guardare dei lineamenti proporzionali fra loro. E non posso fare altro che adorare.
In un angolino piccolo e subdolo della mia mente compare il volto di Ben, con la conseguenza di un confronto.
La forma degli occhi di Ben è più stretta, il naso più sottile e le labbra più piccole. La curva della mascella è più morbida, i capelli più scuri. Nel complesso sembra più asciutto.
Ma in Chris c'è qualcosa di più semplice, quasi felice, che mi fa sentire meglio.
La macchina si ferma di fronte alla pizzeria dove abbiamo deciso di mangiare e fuori ci sono solo Sean e Ben.
Se la troia è accidentalmente morta tornando a casa dalla tangenziale potrei esserne solo contenta.
Come raggiungo Christopher, la sua mano racchiude la mia.
Devo interpretarlo come un marcamento del territorio o come un semplice e naturale gesto di romanticismo?
Qualcosa nelle facce dei miei amici mi suggerisce la prima.
Ben è perfetto nel suo cappotto blu con i bottoni neri a dente di squalo, i jeans chiari e gli scarponcini color cannella. I capelli formano un bel ciuffo alto, come se dieci parrucchieri gli fossero rimasti attorno a curare i dettagli per mezz'ora.
Sean indossa un caldo piumino grigio, pantaloni blu petrolio e scarpe nere.
Ah, i ragazzi non hanno mai problemi sul come vestirsi. Per loro jeans e maglione o felpa e va sempre tutto bene. Mica perdono ore con trucco e parrucco, mica fissano le tonnellate di vestiti nell'armadio senza trovare un abbinamento che soddisfi tempo atmosferico, umore del momento, aspettative in base all'evento e relativa comodità. Ma soprattutto umore del momento.
- Ruttina? - domando.
Mi copro immediatamente la bocca con le mani e guardo in tutte le direzioni per accertarmi che non sia nelle vicinanze.
Dio, l'ho detto sul serio? Ma perché non sono dotata di un filtro decente tra cervello e lingua?
Fatto sta che si mettono tutti a ridere.
Tossicchio per non ridere anch'io e guardo per aria sperando che il momento passi in fretta.
- Non viene, ha fatto non so quale trattamento con l'estetista per non so quale ragione e per cinque giorni non può uscire di casa. - spiega Ben, ancora con l'ombra di un sorriso divertito.
Ah ma allora le gioie esistono.
__________
No, Joyce, le gioie non esistono.
Per iniziare meravigliosamente, sono stata interrogata subito di storia e la prof ha fatto la zoccola, naturale. La prossima volta le mando un prostituto a casa così la mattina dopo otto automatico.
Inoltre, si sono aggiunte due interrogazioni per la settimana prossima e ho scoperto che sabato c'è la verifica di disegno tecnico e che il preparatorio va fatto a casa.
Oltre a questo, devo finire di studiare biologia e aprire il libro di fisica 😂
#JoyceregalamiChris #vogliounagioiaancheioRaccontatemi com'è andato il vostro rientro a scuola 🙈😙
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...