34 - Love all of you

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È giovedì e Christopher ha mantenuto la promessa di farmi ripetizioni di matematica.

Siamo in salotto e mi sta spiegando qualcosa che forse c'entra con i numeri.

Ho così poca voglia di fare matematica...

E lui è così bello!

- Joyce? Mi stai seguendo?

Ceeerto.

- No. - ammetto sorridendo.

- Perché?

Alzo le spalle.

- Che vuol dire? Devi concentrarti, matematica non si fa con la testa per aria.

- Ma io ho fame. -mi lamento come una bambina.

Chris dà un'occhiata all'orologio e poi mi guarda.

Sbuffa.

- Mezz'ora di pausa, non un minuto di più. - stabilisce.

- Sicuramente prof. - ridacchio.

Mi alzo e vado in cucina, facendogli segno di seguirmi.

Ha nevicato parecchio in questi giorni e il candore della neve si riflette sull'ampia cucina, inondandola di luce.

C'è qualcosa di magico nell'atmosfera.

Christopher si appoggia al bordo del piano di lavoro con le braccia conserte, l'espressione seria in volto.

- Qualcosa non va? - gli domando, aprendo il pacco di popcorn a fatica.

Li verso in una ciotola rossa e poi prendo la bottiglia di Coca-Cola dal frigo.

Cavolo, ma chi ha chiuso il tappo così forte?

- Dammi che te la apro io.

Gli passo la bottiglia.

- Stavo pensando... è un mese che ci scervelliamo per scoprire chi ha ucciso Margot, ma non abbiamo mai veramente riflettuto sul motivo. Perché lei? Da dove è partito tutto? Ci sarà pur un punto da cui possiamo iniziare. Non è scientificamente possibile essere nel buio più totale.

Purtroppo io sono una di quelle persone che se pensano forzatamente alla risposta per una domanda, non la trovano.

Ricordo quando ricevo uno stimolo, che sia visivo, uditivo, etc.

E qui è la stessa cosa: non posso arrivare al ragionamento di chi ha ucciso Margot, come non posso sapere il nome di questa persona.

Potrebbe essere chiunque, per un milione di ragioni.

Margot aveva una vita socialmente iperattiva, era invidiata da tanti e manipolava i suoi creditori senza scrupoli.

Eppure per commettere un'azione grave come l'omicidio è necessario un motivo in grado di reggere. E nessuna di queste persone, che lei nemmeno considerava, corrisponde a tale logica.

Ding. Lampadina accesa.

- C'è una persona con cui non abbiamo parlato... - sussurro, prendendo dei popcorn.

- Una persona che sa sempre tutto di tutti. - continua lui, annuendo.

Afferro il telefono per chiamarla, ma esce la segreteria.

Ovviamente.

- Vabbe, non può scappare, prima o poi ci dirà tutto. - dice Chris.

- Sempre che non abbia qualche strano trattamento estetico da fare e non sia barricata in casa. - commento.

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