Matt's POV
Quando mi trovo davanti ad una tela bianca e non so come darle colore, prendo foglio, matita e tre colori e me ne vado in giro per la città a cercare ispirazione.
Sarà vero che l'ispirazione viene da sé, ma io credo che sia necessario creare le condizioni adatte perché arrivi.
Nel mio caso, non posso sperare che arrivi fissando il vetro incolore della finestra di camera mia.
Così, metto gli occhiali da sole e prendo il blocco da disegno sottobraccio.
Le mie scarpe ticchettano sul marciapiede lucido in un suono familiare.
Adoro tutti i piccoli rumori di sottofondo che nessuno nota mai, ma che rappresentano i dettagli che fanno la differenza: le scarpe che ticchettano, il vento che soffia, gli abiti che frusciano, il contatto dei piccoli oggetti fra loro.
In un certo senso, adoro il lato poetico del mondo che mi circonda.
Prendo la svolta per una stradina che porta alla riva del Tamigi da questa parte della città.
Dalla mia sinistra giunge il profumo di fiori che il fioraio ha in vendita.
E proprio mentre volto la testa, i miei occhi catturano la figura di una ragazza seduta sulla panca davanti alla riva.
Capelli color cioccolato, ondulati lungo la schiena, pelle candida anche in piena estate, aria tranquilla e serena.
L'inconfondibile Joyce.
Devo proprio ringraziare il cugino di Bryan per averla portata qui a Londra: non solo è bella e solare, ma sa anche ridere alle battute e non è stupida come le solite ragazze che Bryan porta alle feste.
Ha qualcosa che mi incuriosisce tantissimo.
Sembra molto semplice, ma misteriosa allo stesso tempo. È come il quadro di un fiore stilizzato: rimane pur sempre un fiore, ma nasconde mille segreti dietro l'esecuzione e l'idea del progetto.
Sfortunatamente, mi cade la matita e il rumore attira la sua attenzione.
Si gira e mi riconosce.
- Matt! Cosa ci fai qui? - domanda, con tono gentile.
È sorpresa di vedermi? È contenta di vedermi? È infastidita dalla mia improvvisa apparizione?
Non riesco a capire.
Raccolgo la matita e vado a sedermi vicino a lei.
- Stavo cercando l'ispirazione per un nuovo disegno. - spiego.
Mi guarda con i suoi occhi scuri e brillanti.
- Posso vedere il tuo blocco? Sono curiosa.
Scuoto la testa.
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Confident
Teen FictionJoyce non capisce niente di matematica, salta gli allenamenti in palestra appena può ed è cotta del suo amico Ben dall'inizio del liceo. Christopher è il figlio del nuovo sceriffo, nato per giocare a football e per risolvere problemi di matematica c...