61 - I still love you

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In macchina Chris accende la radio.

Io la spengo.

Lui la riaccende.

Io la spengo di nuovo.

- Abbiamo bisogno di parlare. - affermo.

Sbuffa. - Parliamo, allora.

- Ti sembra giusto quello che hai fatto a Ben?

- Ovviamente. Se lo meritava.

Resto a bocca aperta.

Pensavo che avesse qualche sano senso di colpa.

- Ma lo hai pestato a sangue! Un pugno ben piazzato bastava! - obietto.

Siamo fermi davanti al semaforo rosso.

È una legge che sia sempre rosso?

- Ho visto quello che ha fatto, Joyce. Tu forse no. Mi ha lanciato uno sguardo di sfida, ha sogghignato e poi ha incollato le sue schifose e luride labbra sulle tue. Era un chiaro gesto di sfida. - spiega, alterato.

Sto in silenzio per qualche istante, per dargli tempo di calmarsi.

- Era una provocazione. Non avresti dovuto reagire così.

- E come avrei dovuto reagire? Spiegamelo! Ti sta intorno come un cane ogni fottuto giorno e tu non hai idea di quanto sia difficile per me sopportare questa situazione! Che ti baci però no. Questo non lo posso accettare. - sbotta.

Non avevo mai pensato in questi termini il suo stato d'animo.

Sapevo che non era felice di come stavano le cose, ma non lo ero nemmeno io.

Se è una persona che desideri, le altre non potranno mai sostituirla, perché è unica al mondo. E tu ti sei innamorata di ogni singola parte di quella persona.

- Forse non sembra, ma è difficile anche per me. Essere l'ago della bilancia in un gruppo di persone che vogliono solo litigare e prendersi a cazzotti non è così semplice. - replico, fredda.

Lui percepisce il mio cambio d'umore e si volta a guardarmi, dolcemente.

I suoi occhi azzurri sono uno spettacolo di luci.

- Perdonami, Joyce, ma sono geloso. Lui può starti vicino. - confessa.

Sento le lacrime salire agli occhi.

Mi fa una tenerezza immensa.

- Giugno non è lontano, dobbiamo aspettare solo un po'. - mormoro, cercando di confortarlo.

Due mesi. Mancano due mesi. Paiono un'eternità.

Fa un piccolo sorriso.

- Sono contento che anche tu stai aspettando con ansia. Questa attesa mi uccide.

Annuisco, completamente d'accordo.

Segue qualche attimo di silenzio.

- Sai...

- Sì?

- Pensavo che... insomma, prima avevi questa cotta assurda per Ben e ora che siete così vicini... Temevo...

- No. - lo interrompo - Quello che gli ho detto mesi fa non è cambiato. Io sono innamorata di te e lui deve farsi da parte. Ha avuto la sua occasione.

Sorride.

- Ti amo, Joyce.

- Ti amo anch'io. - rispondo, con un sorriso sofferto.

Vorrei tanto baciarlo.

È un crimine osare?

Mi sporgo verso di lui e lo vedo trattenere il respiro.

ConfidentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora