26 - You can do it better

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La scoppiettante atmosfera natalizia ha travestito tutta la città di luci e colori, decorazioni luminose e allegria.

Sembra il quadro perfetto dove inserire Christopher.

Lui è così: luci, colori, allegria.

Girovago per il centro commerciale in cerca dei regali per i miei amici e finora sono a metà missione.

Ho comprato una sciarpa verde per Ben, che risalterà il colore dei suoi occhi, una piccola trousse per Ruth perché è l'unica cosa che so che userà e per Sean un portachiavi con una nostra foto.

Non ho idea di cosa regalare a Christopher né a Nicole.

Entro in un negozio che vende qualunque cosa serva in casa e mi metto a curiosare.

Sotto lo sguardo indagatore della commessa, prendo in mano candele, mestoli, cucchiai e altri accessori vari.

Passo all'ala dove sono esposte lenzuola, trapunte e cuscini.

Proprio un cuscino cattura la mia attenzione. È grande quanto la larghezza del mio petto ed è a forma di cuore, rosso acceso, con la scritta "Je t'aime".

Non sarà azzardato?

Lo prendo tra le mani e lo rigiro, fissando a lungo la scritta.

Però è carino... E non ho trovato niente di meglio come regalo per Christopher.

Infine decido di prenderlo.

Per Nicole invece acquisto un braccialetto con il ciondolo a forma di ancora. È carino perché l'ancora è strisce blu e rosse intervallate di bianco. Quasi quasi lo vorrei per me!

Non appena esco dal negozio di gioielli, vedo Nicole osservare le vetrine con Christopher, lontani da me.

Prima che io abbia deciso se rientrare o meno nel negozio di prima per non farmi vedere e poterli spiare, Christopher mi ha già notata.

Lo vedo scambiare due parole con Nicole, poi entrambi mi vengono incontro, uno con la faccia più felice del mondo e l'altra con lo scazzo addosso.

Chris mi sorride e posa un piccolo bacio all'angolo della mia bocca.

- Ci vediamo più tardi, okay? Devo passare per qualche negozio da ragazze e voi non potete assistere.

Annuisco, un po' meno contenta.

- Voi... Beh, socializzate no? - ridacchia e se ne va, con un bacio sulla guancia per Nicole.

Lei mi guarda con i suoi potenti occhi azzurri cerchiati di nero, l'espressione annoiata in faccia.

Prima di iniziare il nostro mini-pomeriggio di shopping da sconosciute appiccicate con la colla per volere di Christopher, voglio mettere in chiaro un paio di cose.

- Ehi, potresti smetterla di guardarmi come se fossi un pezzo di cacca incastrato sotto la suola della tua scarpa, per favore?

Si limita a fissarmi.

- Bene. E sappi che voglio tanto bene a Chris, ma non ti sopporterò in eterno per volontà sua. Non ho motivo di elemosinare la tua buona volontà nei miei confronti.

- Nemmeno io sono costretta a socializzare con te e il tuo gruppo di amichetti innamorati di te. Mi date la nausea. - sputa fuori.

Aggrotto la fronte, irritata e a corto di risposte.

- Datti una svegliata, non puoi stare con Christopher e fare l'amica con me se tieni sulle spine quei due e permetti a Miss Friendzonata Dalla Nascita di condividere il tuo stesso ossigeno. Tu... puoi fare meglio di così. - espira.

Mi ha lasciata un po' spiazzata sinceramente, non mi aspettavo questa risposta. In realtà pensavo che non avrebbe risposto affatto.

Si volta ed entra in un negozio pieno di capi bianchi, neri e grigi, mescolati in tutti i modi.

È uno di quei negozi in cui anche mezzo pantalone vale cento dollari perché può essere portato in modo figo.

Lancio un'occhiata a Nicole e osservo che effettivamente il suo abbigliamento è basato su questi colori.

Io adoro il nero, niente da dire, ma mi piace anche vestire cose colorate o un po' diverse dal solito.

Nicole prende in mano una felpa nera lunga e anonima. Mi avvicino.

- Posso chiederti un favore?

Lei mi guarda sospettosa.

- Vieni con me, voglio vederti con uno stile completamente diverso addosso. Per curiosità. - le faccio l'occhiolino.

La trascino fuori dal negozio e riesco a farla entrare in un altro negozio, che vende principalmente cose carine e di classe.

Scelgo per lei una gonna corta e ampia di un colore che fonde rosso e cioccolato, una maglia aderente color prugna e una collana argentata che descrive il colletto della maglia.

Lei, anche se un po' scettica, va in camerino.

Nel frattempo impilo un vestito turchese non troppo acceso, aderente sul busto, maglioncini color pastello e gonne più scure che potrebbero abbinarsi.

Quando esce dal camerino, sorrido istintivamente. L'outfit sta benissimo su di lei che ha i capelli così scuri e la pelle chiara, abbraccia le sue forme e la valorizza molto più dei soliti vestiti che indossa.

- Stai benissimo! - esclamo, battendo le mani.

Lei fissa il riflesso allo specchio.

- Non mi convince... Io non mi vestirei mai così! - si lamenta.

- Proprio per questo sei una favola. - le sorrido.

Nasconde un mezzo sorriso voltandosi per tornare in camerino.

Se penso che seriamente ho fatto sorridere Nicole Rotary... Oh mio Dio, ma che fenomeno sono? Quella ragazza non ricordava nemmeno più cosa fosse un sorriso, probabilmente.
Ammetto che questo mi rattrista un po'.

Mi piacerebbe sapere qualcosa di più di lei e di come ha vissuto la morte di Lane Thomas. Lo amava veramente come sembrava?

In fondo a quegli occhi glaciali potrebbe esserci una ragazza molto dolce bloccata nel dolore, chi può saperlo?

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Buongiorno 💖

Bel tipetto Nicole, eh?

Nel prossimo capitolo sapremo perché Christopher aveva mentito alcuni capitoli fa (avete indovinato praticamente tutte ahahha).

Domani verifica di fisica. Interrogazione di letteratura italiana. Interrogazione di biologia. Martedì latino. PERCHÉ.
Ho deciso che ripudio la fisica, è l'unica materia che mi riesce una volta sì e venti no. Gesù.

Anime pie dello scientifico, preparate riserve industriali di caffè, conservate i nervi e iniziate ad assumere un fisico vero e proprio per farvi ripetizioni. Non c'è altro modo per spuntarla 😭

Già mi vedo l'anno prossimo nella reincarnazione di cucchiaia per maledire la filosofia e gli esami.

COMUNQUE BUONA DOMENICA 💖💖

ConfidentDove le storie prendono vita. Scoprilo ora